Stamattina ho notato che nel mio quartiere, là dove c'era un negozietto di prodotti tipici chiuso (per fallimento? In effetti poteva scegliere un'altra via... la location è importante!), ora ne sta spuntando uno di giochi da tavolo.
COOOOOOOOOOOOOSA?
Proprio così, ma chi ci andrà?
Ne avevano aperto uno simile, mi pare concentrato soltanto sui giochi di carte, che aveva chiuso anch'esso (qualche ragazzo c'era, ma non penso spendessero chissà quanto per giocare, e non era super affollato come invece il centro scommesse ahahah), quindi appena ho visto questo nuovo mi son detto: "Di sicuro chiuderà nel giro di un annetto, quanti soldi sprecati, potevano darli a me" ahahah, volete che in un anno non sappia dargli almeno almeno un +30%?
Ora, invece, sto guardando un video di business dove vengono menzionate aziende che si sono espanse in tutto il mondo diventando sempre più ricche.
E ho subito pensato:
"Non ha senso investire i propri pochi risparmi per aprirsi un'attività, un baretto o altre cose simili già presenti in massa e per questo difficilmente distinguibili"
"Ha senso invece investire, senza lavorarci all'interno, ma passivamente o quasi, in grandi catene di hotel ad esempio".
Tendiamo a pensare che ciò che si può fare nel GRANDE, possiamo farlo anche noi nel PICCOLO, procedendo per gradi. Ma aprire un baretto dove ci sono già altri 10 baretti che si rivolgono a ceti medio-bassi non può portare a niente di buono. Mentre un hotel super curato e pieno di servizi è sempre utile ai viaggiatori internazionali.
Di piccole attività chiuse per crisi (per crisi o per via della tanta concorrenza o della propria invisibilità?) ne conosco tantissime, mentre non conosco catene di hotel in crisi (a parte durante il covid, ma lì c'era crisi per tutti).
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