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lunedì, ottobre 25, 2021

La sconcertante verità per il successo

 Ora che siamo giunti verso la fine di ottobre e che quindi sta per concludersi il 2° mese della nuova stagione calcistico-bettistica, devo per forza mettermi a fare per bene i conti.

Dato il buon successo di questi primi 2 mesi, ho deciso di continuare la stagione soltanto con i soldi guadagnati sino ad ora, perché al momento non posso permettermi il lusso di tenere da parte il mio piccolo capitale iniziale di 1.500 euro. 

Questi soldini li devo riprendere (in realtà non li ho mai messi su alcun conto legato al betting se non in minima parte per le prime operazioni) a causa di alcune spese che devo sostenere (anche se una parte di questi 1.500 vorrei investirli da altre parti, perché per ora col betting posso andare avanti senza), perciò il mio stake attuale non può salire, ma ciò non è affatto un problema, perché tra:

quantità e qualità, e potendo permettermi di alzare la % di rischio, posso ugualmente incrementare i miei profitti di mese in mese (potenzialmente... perché sono sicuro che ci sarà almeno 1 mese in cui guadagnerò poco o nulla, è fisiologico).

Le cose, perciò, non cambieranno molto, ma di certo non ci sarà una crescita impressionante, cosa che auspico arrivi comunque presto.

L'obiettivo numero 1 è quello entro 3 mesi di stabilizzarmi ad almeno 1.5k al mese come minimo per max 2 mesi e poi crescere ancora.

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Da questa nuova stagione ho imparato che soltanto con la continuità e la fiducia dettata da certe operazioni e dalle precedenti stagioni vincenti, fiducia che non ha niente a che fare con le illusioni o cose simili, è possibile ottenere risultati positivi. 

Non si può, secondo me, guadagnare bene se non si ha tempo, voglia, se si ha paura, se non si sa bene cosa fare, se si è confusi, se si pensa ad altro. 

Per diventare dei professionisti bisogna comportarsi e ragionare da professionisti. Un professionista non passa 10 ore al giorno facendo un altro lavoro per poi riuscire in mezz'ora a portare a casa risultati positivi per sé e i propri clienti. Alcuni possono riuscirci ma 8 se non 9 su 10 di sicuro no.

Vanno per forza fatte delle scelte.

L'ho già detto in altri post abbastanza recenti e lo ribadisco:

se hai un lavoro che ti soffoca, se hai un partner che ti rompe, se hai questo o quello, elimina, cancellalo, licenziati, separati e dacci dentro col betting (o ogni altra cosa che ti può far guadagnare bene in meno tempo e anche far godere, perché quando ne prendo 10 di fila godo alla grande).

Il problema di fondo è che le persone, appena trovano delle certezze, non le vogliono mollare anche se sotto-sotto, capiscono che sono soffocanti. 

Trovano una moglie? Dopo un po' non la sopportano? Beh, col cavolo che si separano, perché secondo loro e la massa non si può vivere da single.

Oppure hanno uno stipendio sicuro ma il capo e i colleghi gli stanno sulle scatole e lo stipendio è ridicolo e le ore di stress sono infinite? Beh, quel lavoro se lo tengono stretto, perché bisogna mettere il piatto in tavolo 2 volte al giorno. E continuano ad andare avanti così in questa RAT-RACE.

Sappiate che col betting professionistico è possibile uscire da questo CIRCOLO VIZIOSO, però bisogna IMPEGNARSI e DEDICARVI ANIMA, CORPO E TEMPO! Sì, anche il corpo, in quanto bisogna essere in buona forma psico-fisica per operare bene, non ci si può certo mettere dinnanzi al monitor in condizioni pietose. Bisogna essere dignitosi e sentirsi già professionisti.

Cosa fare, io ve l'ho detto. Ora sta a voi prendere le giuste decisioni.

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