Cari amici, secondo voi il winrate è importante o soltanto un po'?
Secondo me soltanto un po'.
E vi mostro un esempio molto semplice.
Il mio winrate della stagione 22/23, relativo ai segni over (non ht) è stato pari al 62.7%, mentre quello ai segni over ht al 67% (ma ho effettuato meno operazioni).
Un maniaco del winrate alto potrebbe sfottermi dicendo che si tratta di percentuali basse, da amatore.
Se anche così fosse, non ci vedrei nulla di male in quanto amo fare questa attività, quindi viva l'amatorialità alla... maniacalità tecnica di certe persone che mi fa venire l'orticaria.
Ma torniamo a noi:
con dei winrate simili è comunque possibile terminare una stagione, o qualsiasi altra cosa (w.e, mese, ecc.) con un bel successo economico, cioè con del profitto.
Infatti, andando nel sito gratuito StrikeRateCalculator, vi basterà inserire questi numeri per sapere quale quota dovete puntare per non andare in perdita.
Col mio 62,7% devo puntare una quota pari ad almeno 1.6.
Con l'altro mio 67% devo puntare almeno 1.5.
Considerando che la mia quota minima di ingresso è di 1.7 se non 1.8, e che in diverse situazioni entro a quota 2, ecco che io, mantenendo questi winrate medi, termino matematicamente la stagione in profitto.
Infatti, se puntassi sempre quota 1.8, ecco che il mio winrate, per non avere perdite, dovrà essere del 55%, ma non penso proprio di scendere così in basso, se non al massimo all'interno di un singolo giorno.
Perciò... chissenefrega del winrate!
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