Ma non è un lavoro

 Cari amici,

(inserisco questa immagine per portarvi a pensare in positivo, per riuscire a farvi sentire ad un altro livello, quello in cui si opera con grande tranquillità e decisione, quello in cui si sa benissimo cosa si sta facendo e si opera con grande successo)
 

tutti quanti sappiamo bene come sia difficile trovare un lavoro decente e ben pagato.

Tra concorrenza, crisi, problemi, tasse, tirchieria e sfruttamento, sempre più giovani sono demoralizzati, incazzati e in parte se ne vanno all'estero in cui c'è maggiore trasparenza, onestà, ecc., ecc.

Tanti dati ci parlano di stipendi bassi, di straordinari che non sono a volte tali in quanto avvengono ogni giorno (quindi non c'è nulla di straordinario ma è ordinario ahimé) e che non vengono pagati, ci parlano di disparità tra giovani e anziani e tra uomini e donne, ecc., ecc.

Mi pare quindi naturale che alcune persone vogliano fare altro, che non ne vogliano sapere di avere (?), anzi fare, un lavoro tradizionale.

Io in primis, che non ci penso minimamente ad alzarmi chessò alle 7 per sudare sia col freddo che col caldo, o per star dietro sempre agli stessi 'compitini', ai clienti, al capo e altre rotture di balle.

Per fortuna col betting chiunque può iniziare ad operare e guadagnare i primi soldini e, a patto non di usare subito i primi profitti, può far crescere alla grande la propria cassa.

Sono davvero contento di aver creduto sin dal primo istante in questo settore, in questa attività, perché non ci sono orari fissi, non ci sono clienti, capi, ma soprattutto non c'è il solito noioso e inutile stipendio fisso e anzi c'è la possibilità, grazie a passione ed intelligenza, di guadagnare sempre di più grazie al calcio!

Sinceramente non riesco a pensare a niente di meglio per me in questo momento.