In questa fantastica stagione, che ahimé sta giungendo al termine, ho notato dei cambiamenti interiori, cioè avvenuti all'interno della mia persona.
Sono convinto che per poter operare con successo in un'attività come questa, in cui rischiamo di volta in volta una parte, seppur piccola, dei nostri piccoli risparmi (e che palle con sto piccolo di qua e di là, quand è che diventiamo ricchi? :P), sia necessario conoscere sé stessi:
come si reagisce quando le cose vanno bene e quando vanno male; cosa pensiamo e come viviamo ogni giorno, che tipo di pensieri e personalità abbiamo (io l'ho cambiata diverse volte, magari alla fine del post ne parlo), essere concentrati, non mollare mai, non avere paura di rischiare, non pensare alla sconfitta/perdita di denaro, non lamentarsi con calciatori, allenatori, squadre, allenatori e altre cose di questo tipo.
Anni fa, il mio focus era incentrato sul fare tanti pronostici per divertimento. Poi sul non perdere soldi.
Più tardi sul guadagnarne un po', ma giusto quel poco per sentirsi comunque superiori alla massa.
Ora basta, ora si fa sul serio.
Il mio focus è sul diventare "obeso di soldi" senza dover lavorare.
E molti ora penseranno: "Ma che cavolo dici? Bisogna sudare le 7 camicie, alzarsi presto, essere utili al mondo", ecc., come se diventando benestante col betting, e magari anche con altro, uno non possa essere utile facendo beneficenza o impiegando il proprio tempo libero per aiutare il prossimo.
Oppure: "Ma come si fa, ma come fai... io perdo sempre, brucio sempre le mie casse". Ognuno ha delle qualità intrinseche, la mia consiste nell'avere un'ottima visione terza, come se fossi un'entità astratta che guarda tutto e tutti dall'alto in basso e di tanto in tanto giudica ed emette sentenze (pronostici, non condanne ahah).
Il cambiamento avviene quando si è stufi e si sa che si può ambire a qualcosa di più.
E soprattutto quando la nostra mente è pronta a ciò.
Un professionista in alti settori sa che livelli e risultati può raggiungere e ottenere, perciò bada a questi e, capito cosa deve fare ogni giorno, ecco che quotidianamente esegue quelle operazioni sia sul campo che su sé stesso.
Quindi, ad esempio, evita di preoccuparsi, evita di lagnarsi, evita di tifare, evita di cagarsi addosso pensando che se 2 o 3 operazioni sono andate male, allora ciò è sintomo di una futura disfatta colossale. Oppure, in generale, evita di rimanere a letto quando ha stabilito un'orario a cui alzarsi, beve solo acqua e lascia stare l'alcol, cammina o corre per 5 km anziché usare l'auto, legge un libro di 200 o 300 pagine in una settimana anziché mollarlo alla 7^ pagina, ecc.
E, come ho scritto prima, un professionista come un dentista o un avvocato, non si lamenta/piange/dispera quando dinnanzi a lui compare un problema. Anzi, non vede l'ora di affrontarlo!
Nel betting, invece, molti vogliono la pappa pronta e abbondante. Vogliono che i guadagni siano facili, cospicui, sicuri e continui.
Pazzia totale. Bisogna essere bravi, continui, ovvero bisogna essere intelligenti (leggermente sopra la media), bisogna avere l'energia giusta per essere sempre sul pezzo e operare secondo una prestabilita routine, ricercando ad es. info e dati in determinati siti e riguardando il proprio storico. Quindi bisogna anche avere la voglia di crearselo...
Veniamo a me:
io, e non solo quest'anno, quando perdo qualche soldino, sono contento, perché ho così l'occasione di mettermi alla prova ancora una volta e di dimostrare, in primis a me stesso, che so come si fa, che so fa fruttare i miei soldi.
Ci vuole orgoglio e freddezza. Ma anche sogno e visione!
Sono diversi gli elementi fondamentali per avere un successo sempre maggiore. Per fortuna non conta soltanto la preparazione tecnico-tradistica di derivazione finanziaria che, anzi, io ritengo abbastanza inutile nel betting.
Se non si è curiosi, appassionati, svegli, furbi, determinati, continui, non si ottiene nulla.
E bisogna anche darsi delle regole, crearsi una propria strategia generale ad inizio stagione: capitale, loss (percentuale del capitale che sono davvero disposto a perdere), percentuali, campionati e squadre da seguire (e quali no), num. di operazioni mensili min e max, obiettivo stagionale, tipi di operazioni da eseguire, giorni e orari in cui ci si può concentrare solo sul betting (molti, tra lavoro, famiglia, hobby, sport, impegni vari, ecc., non hanno il tempo e l'energia per operare da pro, però ci provano lo stesso, ma perché?), ecc.
Sapete cosa vuol dire professionista?
Significa persona che professa un mestiere e si guadagna da vivere con questo. Ditemi voi come può un dipendente tradizionale che lavora 8 ore + altre 2 spese nel traffico + altre 2 spese a litigare con la moglie che lo tratta peggio di un bimbo scemo (sempre meglio della moglie che chiede gli alimenti lol), ecc. a diventare un professionista in qualsiasi campo. Non può. Se avete già un reddito godetevelo. Se volete diventare dei professionisti, dovete... fare solo betting, oppure lavorare pochissimo e nelle tante ore libere stare con la mente libera, riflettere, rilassarvi, per poi operare nel betting con la mente sgombra e il cervello fresco!
Se invece siete stanchi e incazzati non caverete un ragno dal buco.
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OK ORA PARLO DI ME:
da piccolo ero un bravo bimbo, ero timido ma avevo ugualmente tanto amici e anche amiche (mica come ora che mi scrivono solo brutti maschioni!)...
prendevo buoni voti a scuola ma senza mai raggiungere il podio (in pratica ero una specie di AS Roma, e questo per tutto il mio percorso di studi), e già da infante ero ateo, che per me è la condizione naturale delle persone, e infatti andavo a catechismo controvoglia e non prendevo nulla sul serio, non sono mica un vaso da riempire!
Pur nella mia timidezza, sono sempre stato orgoglioso e ho sempre guardato persone, cose e paesaggi con occhi terzi di cui prima. Mi chiedevo sempre che senso avesse questa e quella cosa. E dicevo ai miei genitori, avevo penso tra i 5 e gli 8 anni, che mi facevano pena ah ah ah quanto ero stronzo! Ma nessuno poteva dirmelo per via dei miei occhioni azzurri :P
Col tempo alternavo prestazioni da Roma con altre da Torino ma anche da Longobarda. Famose alcune mie impressionanti bocciature, avvenute non perché fossi scemo, ma perché semplicemente non mi importava nulla di studiare. O meglio, studiavo quando avevo voglia, d'altronde nessuno mi pagava, non avevo scelto io di andare a scuola (idem di nascere!) e non ho mai capito perché dovessi studiare come forsennati 1.000 materie sia simili che diverse tra loro.
NON HA SENSO
La società non ha senso se ci fate caso. Fermatevi un momento. Prendetevi qualche giorno di ferie o assentatevi volutamente senza dire niente a nessuno e ve ne renderete conto. Appena lo farete riceverete telefonate da parte di persone assillanti e arrabbiate. Ridete di essi. Sono dei poveri schiavi, dei mattoncini di un muro gigantesco che fa ombra su km di territorio.
Poi, che dire? Uhm, vediamo... alternavo momenti in cui ero molto socievole, simpatico, divertente, ad altri in cui erano tenebroso, pensieroso, svogliato. A volte mi capitava di soffrire di questi cambiamenti di umore più volte al giorno, tipo mattino assonnato e scontroso, pomeriggio pragmatico oppure incazzato, sera/notte allegro oppure tenebroso (tutto un po' a casaccio), per non parlare di lunghi periodi ricchi di apatia.
Ora sono moooolto più regolare e il mio pragmatismo dura un casino di tempo, perché ho obiettivo, sono concentrato, sono gasato, so cosa voglio fare. Diciamo che ora sono finalmente diventato una persona matura, senza essere vecchia! Non mi riferisco all'età: prima o poi anche io sarò un vecchiaccio, intendo di mente.
Quindi ecco che non essendomi mai troppo concentrati con gli studi, non ho mai capito cosa davvero volessi fare per lungo tempo, anche perché ho sempre provato repulsione verso gli impegni di lunga durata come fidanzamenti/matrimoni e impieghi/carriere lavorative. Sentirmi braccato dal prossimo mi ha sempre fatto orrore. Quindi non esiste fare il dipendente e meno che mai sposarmi (il 1° ancora-ancora ci può stare, alla fine c'è qualcuno che paga!).
Per quanto riguarda i gusti musicali ho sempre alternato l'ascolto di musica metal con musica house, per poi propendere col progressive rock e la synthwave, ecc. Diversi generi hanno... diverse cose da dirmi e li apprezzo anche perché sono capaci di creare atmosfere e mondi in cui mi piace entrare.
Idem l'abbigliamento: mi piace sia l'abbigliamento sportivo che formale, ma anche quello un po' da ribelle con jeans strappati e magliette senza maniche, cinture borchiate. Sono uno e trino :P
Si capisce quindi come sia poco incasellabile, controllabile e come sia difficile anche per me optare per un gruppo di persone determinato da frequentare o per una carriera ben precisa.
Quindi per me il betting è un ottimo modo per vivere da persona libera, non può esserci altra soluzione. Odio sentirmi dire cosa fare, dove andare, quanto tempo impiegare nel svolgere quel lavoro. Col betting decido tutto io, senza dover ordini a differenza di un imprenditore.
Per me è il MASSIMO!
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