Grande riflessione questa mattina all'interno della mia scatola cranica:
se negli ultimi tempi ho eliminato il termine 'rischio' e il relativo verbo 'rischiare', dal mio vocabolario sport-tradistico, per il semplice fatto che compio operazioni sensate relative a risultati che si ripetono con buona costanza nel tempo, non si capisce perché io debba essere così prudente da qualche anno a questa parte.
Ricordo quando, nell'estate 2019, quindi neanche tanto tempo fa, iniziai la stagione con un clamoroso uso del 10% del mio piccolo capitale iniziale.
Si trattava di una % molto alta, che non userei più e non userò mai, ma era anche vero che avevo pochi soldi e volevo moltiplicarli in fretta.
Ora le cose sono un po' diverse, ma dato che i miei risultati sono buoni, tranne che in certi periodi (non certo per colpa mia, in quanto i periodi con risultati a sorpresa capitano e non possiamo farci niente), pensavo che potrei allargarmi un po', passando prima o poi dall'1 al 2%, per poi magari un giorno toccare nuovamente il 5% come ai vecchi tempi.
Non sto invitando nessuno a rischiare troppo. Se voi state vivendo nel rischio perché non vi sentite bravi, rimanete allo 0,5 o all'1%, oppure non fate alcunché. Io invece devo pensare a come moltiplicare per bene i miei profitti, perché più questi aumentano, più mi avvicino alla libertà finanziaria, mmm come mi eccita l'idea!
Pensate: se io ora da agosto sono riuscito a moltiplicare per 2,3 il cap. iniz., usando il 5% ora sarei già a x11,5... roba pazzesca, ma è ovvio che si gode ugualmente con moltiplicazioni inferiori, tipo a metà strada, come un ottimo 6,9 (non 69 eh, porcellini), raggiungibile usando il 3%.
Ma sempre?
Ma va. Io mica uso sempre l'1%. Sono andato avanti per mesi usando lo 0,5% negli over 0.5 ht e forse anche meno nei bancaggi a quote molto basse e nelle puntate a quote molte alte negli ultimi minuti.
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