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giovedì, febbraio 25, 2021

Ecco come avere successo nel Betting Exchange

Cari amici, benvenuti in questo nuovo post  molto importante per tutti quanti voi!

Vediamo come fare per avere successo nel betting exchange tralasciando gli aspetti tattici, tecnici e matematici.

Per riuscire a fare di questa passione un'attività profittevole è assolutamente necessario essere tranquilli e rilassati.

Se operate con la testa piena di altre preoccupazioni o se iniziate ad operare dopo una giornata faticosa, non andrete da nessuna parte!

La mente deve essere sgombra. Libera anche da recenti esperienze negative nel betting exchange. Dovete pensare soltanto a quello che ci sarà da fare da ora in avanti.

Il secondo punto consiste nel fissare dei paletti a proposito agli orari.

Operare 8 ore al giorno è controproducente e non ha assolutamente senso. 

Se per un dipendente ha senso lavorare 8 ore al giorno ed essere pagato in base all'orario anziché alla produttività, beh, è un problema suo e del sistema.
Noi invece dobbiamo slegare il concetto di gudagno dal tempo. Infatti, in 1 ora, possiamo guadagnare quello che una persona normale incassa in 8. Allo stesso tempo, possiamo ovviamente anche perdere soldi (sia tanti che pochi), ma questo è un altro punto.

Perciò vi invito ad operare 2 massimo 3 ore al giorno, stabilendo quando iniziare e quando finire.
Durante i giorni feriali, con molte partite che si disputano di sera, potrei stabilire di iniziare alle 19 e terminare alle 22.
Nei giorni festivi dalle 13:30 alle 16 e poi volendo dalle 20 alle 22:30.

Ma come ho scritto in un recente post, dobbiamo smitizzare il fine settimana: la grande quantità di partite rischia di farci rimanere incollati 10 ore davanti al monitor, compiendo alla fine azioni assurde e perdenti.

A proposito di perdite, per avere successo ed essere di successo, dobbiamo fregarcene.

A tutti capita di perdere dei soldi, nessuno è infallibile. Anzi, ci sono alcuni superPROtrader che perdono appositamente tante volte, ma non perché gli piaccia e siano masochisti, ma per il semplice fatto che il loro guadagno non dipende dal win-rate (tasso di vincita), perché puntano quote altissime.

Tralasciando questi casi, noi dobbiamo soltanto operare in maniera serena e sensata, badando ai dati e alle quote, stabilendo ad inizio stagione un profitto da raggiungere al suo termine. Normale che durante il 'cammino' ci siano degli inciampi. Ma il professionista continua ad operare andando oltre la singola giornata e, pur segnandosi tutti i dati magari divisi giorno per giorno, ecco che lavorerà sempre nella stessa maniera senza inseguire le perdite, perché sa che nel medio periodo le cose si riassesteranno.

L'ideale, per me, è lavorare senza badare alla cassa. Poi, certo, l'occhio ce lo butto spesso, ma devo sforzarmi di farlo il meno possibile, perché rischio di farmi condizionare: "Questo mese ho incassato 200 euro in meno, allora adesso devo fare più operazioni o aumentare stake". Assolutamente NO!

E sleghiamo il profitto stagionale dal profitto mensile:  

non essendo dei dipendenti non abbiamo lo stipendio mensile, per cui, pur andando bene segnarsi le operazioni giornaliere e i guadagni mensili, dobbiamo vedere quest'attività in un'altra ottica.
Ad esempio, io so che per raggiungere il mio obiettivo stagionale mi mancano circa 1.250 euro. Considerando che mancano poco più di 2 mesi e mezzo a metà maggio, so che devo incassare 500 euro ogni 30 giorni circa. Perciò ragiono in maniera diversa rispetto a chi dice: "Devo incassare almeno 1.000 al mese ogni mese".
Io, in questo modo, mi sento più rilassato, posso abbassare lo stake o fare meno operazioni, migliorando quindi la selezione, oppure con lo stake più basso posso sperimentare in campionati che prima non ero solito frequentare.

Un altro punto importante per avere successo nel Betting Exchange è quello legato alle emozioni:

una persona può essere molto preparata dal punto di vista tecnico, ma se è troppo ansiosa e se reagisce male dinnanzi a notizie e dati negativi, non avrà mai successo.
Prima di iniziare ad operare nel betting, è assolutamente necessario conoscere sé stessi.
Se io ad esempio so che quando perdo soldi mi arrabbio e li rivoglio indietro, ecco che dovrò per forza smettere, perché non funziona così!

Oppure se una persona è agitata perché di mezzo ci sono i propri soldi e non sa che 'tattica' utilizzare (erroneamente definita strategia... questa la si stabilisce ad inizio stagione e non centra nulla col punta x e banca y), quando entrare e quando uscire, ecc., il motivo è legato alla propria psiche, non al settore.

In questo settore basta badare a qualche numeretto, pazientare, selezionare, gestire bene la propria cassa et voilà il gioco è fatto. Ma finché non ragionate da azienda e da computer, non otterrete risultati e questo avviene perché, magari, non siete abituati a prendere decisioni in proprio e ad investire, quindi a rischiare i vostri soldi.

Fosse soltanto un lavoro di tipo tecnico sareste tutti vincenti. Invece così non è, perché non siete stati assunti da un ufficio tecnico!
Di mezzo ci sono emozioni, dobbiamo saperle gestire, controllarle e di mezzo c'è anche l'immaginazione: dobbiamo capire in che direzione può andare una partita, e per gestire le nostre emozioni legate al win rate e al profitto, dobbiamo stabilire quando uscire (e non c'è nessuno che ci dia anche qui una mano: o sappiamo accontentarci o no, dipende da noi, dalla nostra mente, dalla nostra esperienza), dobbiamo anche immaginarci già benestanti, ovvero persone che non hanno bisogno per forza di guadagnare tanto e subito per vivere.

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