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giovedì, maggio 04, 2023

Io sono meglio di qualsiasi BUSINESSMAN

 Come scritto nel precedente post, per poter guadagnare e vivere di betting, è necessario farò un salto mentale, vedersi come dei veri professionisti di alto livello, come ad esempio dei grandi medici o avvocati.

Se continuate a vedervi come degli scommettitori da strapazzo di periferia col birra in mano e la maglietta zozza, perdete a ripetizione e soprattutto vivrete in un grande disagio non solo economico, ma anche psicologico e fisico.

Da quando ho fatto questo cambiamento mentale, atteggiandomi da grande esperto di business agli occhi di alcune persone intorno a me, pur non lavorando per grandi aziende, ecco che ho potuto portare questa 'aurea' di professionalità nei mercati sportivi.

Sì, purtroppo non dico a quasi nessuno che opero nelle piattaforme di betting exchange, non certo perché me ne vergogni, ma perché dovrei spiegare che non sono ludopatico, che non è azzardo, come funziona, bla bla bla. Anche no, grazie. Così parlo di business, marketing, investimenti, cose di cui tra l'altro mi interesso.

Poter ottenere risultati strepitosi nel bet. exc. è per me motivo di vanto, ma come detto non è una cosa che spiffero ai 4 venti, è un orgoglio personale, interiore, che mi fa stare in pace con me stesso perché mi ha consentito di trovare la mia dimensione e in futuro sempre più libertà.

Da tanti anni ormai adoro cercare numeretti relativi al calcio per creare dei pronostici, anche se in realtà negli ultimi 2 anni più che altro aspetto che si palesino le occasioni dinnanzi a me.

Però se dicessi che opero nel b.e. dovrei anche giustificare il mio tempo libero, questo perché le persone associano il betting al calcio che viene giocato soprattutto nei week-end.

In questo mondo di poveretti mentali, di poveracci economicamente che però lavorano tutto il giorno, e di schiavi, anche ricchissimi, del lavoro, non si può dire che si lavora per pochissime ore al giorno, altrimenti si viene visti come persone strane, magari anche pericolose perché chi non lavora cade nei vizi, si ubriaca, poi ruba o va in crisi nera e balle varie. 

Non è certo il mio caso in quanto io lavoro tutto il giorno, non sui mercati o altre cose, perché in effetti faccio 3 operazioni al sabato in 5 minuti e stop, ma lavoro perché scrivo, parlo, penso, rifletto su me stesso, penso alla beatitudine che posso accogliere in mente andando in certi posti più o meno naturali, penso a come nascono i conflitti tra persone e tra Stati, l'evoluzione della specie umana nel corso della Storia, ecc.  

Sono una persona molto profonda e complessa, e non si può certo dire che io non lavori.

Tutte cose che non potrei fare se lavorassi sudando ogni fucking giorno, perché quando mi capitò di lavorare proprio così, in maniera tradizionale, tornavo a casa stanchissimo anche nella mente e volevo soltanto annullarmi.

Il lavoro istiga il suicidio. Diciamolo a voce alta!  

Altro che i bulli. I bulli vanno combattuti a suon di ceffoni e denunce. Altro che le fidanzatine che ti lasciano. Ma chi se ne frega, sai quante altre ne trovi?

Avete notato?

Quando incontrate dei conoscenti, magari degli/delle ex prof, cosa vi chiedono nel caso voi siate dei giovincelli come me (uh, ormai...)?

"Cosa fai di bello?", intendendo con ciò che lavoro fai, oppure "E il lavoro?"

Non c'è mai nessuno che ti chieda: "Come vanno gli investimenti?", "Stai riuscendo a guadagnare?", "Quanti soldi sei riuscito a mettere da parte?"

Per non parlare di quelli che anziché badare ai sentimenti, sanno solo chiederti se ti sei sposato.

Io rispondo sempre che non sono pazzo, che non ci penso proprio, che neanche se mi pagassero mi sposerei!

Queste sarebbero ottime domande (ehm, quelle sui soldi, non sul matrimonio), oltre a tante altre più personali e filosofiche (che nessuno fa perché son tutti superficiali o hanno paura di mostrarsi sensibili). 

Eppure tutti si concentrano sul lavoro in sé che di per... sé non vuol dire nulla (anche il matrimonio non vuol dire nulla, ma se ti sposi è sinonimo di conformità alle regole, di rispetto delle convenzioni), perché è pieno di lavori del cavolo con paghe da fame.

Non è che se lavori tanto allora guadagni bene e sei felice o anche solo soddisfatto.

Questo la gente o non lo capisce o fa finta di non capirlo e non vede l'ora di trovare qualche altro fesso che lavori da schiavo come lei, così i 2 fessi si fanno compagnia e prima possono vantarsi di lavorare da veri adulti, e poi incacchiarsi col governo ladro e discutere sulle varie beghe all'interno dei partiti e dire "Aaaah bei tempi durante la Prima repubblica", come ho sentito dire a due vecchietti tempo fa passando davanti a un bar.

Eh sì, ai tempi di sicuro quei 2 erano ricchi sfondati, liberi e grandi trombatori :P 

Dicevo...

se dite ai vostri conoscenti che vi fermano per strada che guadagnate, che ne so, 5.000 euro con le scommesse, quelli vi guarderanno male, vi prenderanno per dei lazzaroni sfaccendati, dei bugiardi, ecc.

Invece se dite che lavorate in banca o in Borsa la cosa va bene, mentre le 'scommesse' non vanno bene. Eppure non mi pare che le banche siano viste molto bene dalla massa di risparmiatori. Ma se la banca propone un investimento, sono tutti lì a firmare, se invece noi exchanger proponiamo di speculare sui mercati sportivi... "Aiutoooo che paura, e se perdo tutti i soldi?"

Leggevo di una signora, esperta di investimenti, mi pare sia una consulenten finanziaria, il cui fondo pensione nel 2022 perse quasi il 10% (gli anni precedenti però guadagnò bene, poi versando lì parte dei suoi guadagni ppaga meno imposte, ecc., quindi anche qui bisogna amplicare la visione).

Ma io se perdessi il 10% con le mi speculazioni mi dispererei, o quanto meno smetterei. Mentre i vari trader che lavorano nei fondi e nelle banche accettano le perdite, così come i vari risparmiatori. Noi che invece operiamo per avere profitti sempre maggiori veniamo visti male.

Mistero!

Ma torniamo sulla quantità di ore impiegate per lavorare da dipendenti.

Come scritto da me qualche giorno/settimana fa, conosco il figlio di una conoscente che da 2 anni lavora come agente immobiliare. 

Questa persona, come tutti gli altri cosiddetti agenti, lavora tutto il giorno, dalle 8 alle 19, a volte anche alle 20, e anche il sabato.

Peccato che la media di immobili venduti si aggiri sempre tra 1 e 2 al mese.

Capite che la qualità e il guadagno non arrivano lavorando di più, ma lavorando meglio, ovvero sapendo cosa fare.

Se queste persone lavorassero 5 giorni anziché 6, per 8 ore anziché non so quante, ne venderebbero tra 0 e 1 al mese? 

Terribile!

Il mio cane farebbe sicuramente meglio, evitando tra l'altro tutti quei trucchetti e mezze truffe per ottenere gli incarichi che rendono gli ag. imm. delle persone davvero viscide e odiate da tutti.

Non solo: in certe agenzie, mi riferisco ai franchising, si è costretti a passare molti w.e. tutti insieme, in modo tale da riempirsi la testa con le balle sparate dai grandi capi e da eliminare ogni altro pensiero, attività ed aspirazione. Esiste solo quel lavoro e quel lavoro deve occupare tutta la giornata e la vita.

E c'è gente che si vanta di lavorare lì.

PAZZIA

Diventate sani di mente, diventate come me :)

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