Poco fa ho riacceso DAZN e ho sentito, mentre mi preparavo una tenera tisana in cui puchare dei biscottini al limone (che delicatezza... ma questa è solo apparenza perché non sapete cosa mangio di solito eheheh), un giocatore dire:
"Speriamo che l'allenatore rimanga"
Avevo la vista oscurata da una sedia e ci ero rimasto di stucco.
Poi mi son reso conto che quelle erano le parole dell'MVP della serata, quindi di un giocatore dell'Empoli, un provincialotto a caso di sicuro baciato dalla dea bendata per la 1^ e unica volta in vita sua (e giù commenti ahah).
La realtà in casa Juventus è invece diametralmente opposto:
tutti non vedono l'ora che Allegri se ne vada.
Massimo rispetto per chi ha vinto 5 scudetti di fila portando la squadra a 2 finali di Champions in 3 anni, però evidentemente dopo 2 anni sabbati la minestra riscaldata era diventata freddissima e sapeva di acido.
Ho anche sentito dire, proprio da acciughina, che chi lavora merita rispetto.
Non metto in dubbio che lui, il suo team e i giocatori lavorino (su Andreino Agnelli invece qualche dubbio ce l'ho, perché oltre a crearsi la Superlega su Fifa cosa faceva? ahah), infatti il problema è un altro:
come lavorano!
La società torinese, dopo questo risultato assurdo, uno dei più scandalosi e vergognosi della sua gloriosa storia, deve prendere delle drastiche decisioni, ovvero:
licenziare Allegri;
non rinnovare tanti contratti;
vendere i presunti top player;
quindi rifondare la squadra da 0 o quasi.
Eppure non pare essere possibile perché licenziare l'allenatore vorrebbe dire scucire un altro bel popò di soldi. Impossibile che Allegri si dimetta, sia perché rinuncerebbe ai futuri 2 anni di lucroso contratto, sia perché lui è orgoglioso e non può accettare di andarsene dopo questo risultato. Una persona normale ammetterebbe la dura e cruda realtà dei fatti: "Risultato clamoroso, prestazione penosa come sempre, non mi sento più in grado di allenare e gestire questo gruppo, provo vergogna, scusate, me ne vado".
Ma parte sua questo pensiero e conseguente azione non esiste, ahimé.
In buona sostanza la Juve può fare davvero poco o niente:
senza l'Europa ci sarà un danno economico mica da ridere, caleranno anche gli introiti del merchandising, dei biglietti, ecc., quindi è impossibile ingaggiare un allenatore top, poi è impossibile vendere bene i giocatori più in vista come Chiesa e Vlahovic, ormai svaluato di brutto, così come ormai è appurato che nessuno acquisterà le varie pippe cedute in prestito all'estero.
Ma non finisce qui, perché c'è sempre Kean in mezzo agli zebedei, col suo cartellino dal prezzo totalmente folle e irreale pari a 30 milioni.
Insomma, la Juve dovrebbe trovare un modo per far fuori tutti ricominciando dalla Serie B come nel 2006.
Au revoir!
1 commento:
Sono completamente d'accordo.
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