Ieri ho incontrato un conoscente che mi ha raccontato che suo figlio, il quale non ha certo un super stipendio, ha appena avuto un secondo bebé (e già mantenerne uno costa) e, giusto per non farsi mancare nulla, ha pensato bene di acquistare un'automobile nuova da ben 20.000 euro (ma secondo me costa di più perché ha menzionato un modello ben preciso che costa addirittura 36.000, magari si sarà sbagliato).
Sono diversi i giovani che acquistano auto di questo prezzo pur avendo lavori normalissimi, pur dovendo pagarsi l'affitto o il mutuo, mantenere figli, ecc.
Dal mio punto di vista, spendere quella cifra per un bene che si svaluta subito dopo l'acquisto, che comporta ulteriori spese (assicurazione, riparazioni, carburante, accessori, cambio gomme, ecc.), è una cosa folla.
Pensate iniziare invece una "carriera" nel betting exchange con 20k!
Anche solo dopo 1 stagione positiva è possibile arrivare a cifre davvero alte, incredibili.
Ma a parte ciò, per muoversi se non si è ricchi e neanche benestanti si può benissimo acquistare un'auto usata intorno ai 10.000 euro. Se poi invece la si usa poche volte, forse è meglio noleggiarla in quei pochi giorni, ma questi sono altri discorsi, insomma, ognuno deve farsi i propri conti.
Di sicuro molto meglio risparmiare per investire per poi avere molti più soldi, anziché spendere subito i soldini che si sono messi da parte, per acquistare qualcosa che si svaluta e si consuma, rovina, ecc.
Ma torniamo ai 10 mila euro rimanenti, dopo averne spesi 10 per un'auto decente usata.
Che farne?
Considerando che chi spende 10k e ha da parte da usare subito 20k, avrà già iniziato a speculare nel betting mettendo sul piatto tra i 2 e i 5k, direi che i restanti 10k sono da mettere assolutamente in Borsa. Pare facile, ma in questa società composta da gente ignorante, facilona, che si fa fregare dalle banche, dai consulenti, dai truffatori veri e propri, che si fa prendere dalle mode e che vuole tutto e subito, mi rendo conto che non sia affatto semplice.
I miei consigli legati alla Borsa sono questi, se si vuole essere intraprendenti:
investire in circa 40 titoli,
selezionando 40 società tra Italia, Europa e USA,
badando ad alcuni numeri e parametri come gli 'Utili', il 'Rapporto P/E' (profitto/guadagni), il 'ROE' (return on equity, ritorno sul proprio capitale), il 'Margine operativo' (misura la capacità di generare margini di guadagno) e il 'Payout ratio' (percentuale di utili distribuita agli azioni sottoforma di dividendi).
Facendo tutto ciò in totale autonomia non ci sono spese, fregature, mancate trasparenze, impossibilità di riottenere il proprio capitale, ecc. Basta registrarsi presso una piattaforma online tipo Degiro, Directa, Interactive broker, ecc., e tenere i propri titoli per anni, evitando come la peste di fare trading (il trading è speculazione, spesso fallimentare, e comunque è un'attività quotidiana anche stressante, mentre l'investimento è passivo e a medio-lungo termine).
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