Ieri ho guardato il 1° tempo e parte del 2° tempo di una partita dell'anno scorso del campionato Under 17 (non vi svelo le squadre altrimenti poi qualcuno va a vederla e mi scrivere: "Ma và, quelli sono scarsi", ecc.).
Mi sono segnato alcuni nomi, tra l'altro tutti di una sola squadra, perché l'altra subiva soltanto e perdeva subito il pallone.
A distanza di 8 - 9 mesi sapete cos'è successo?
Che un giocatore ha cambiato squadra, andando a giocare per la Primavera (saltando quindi la U18), perdendo però la titolarità.
Che altri 3, di cui uno passato all'U19 (Primavera), hanno perso anch'essi il posto da titolare.
E che soltanto uno, tra l'altro quello che mi sono segnato al 1° posto, è ancora titolare nell'Under 18.
Insomma, il passaggio di categoria si fa sempre sentire e bisogna tenerlo in considerazione quando si valutano i giovani che lo possono soffrire, eccome. Anche se a volte non dipende tanto dal loro fisico e dalla loro mentalità, quanto invece dal nuovo tecnico che ha certe idee, certe preferenze, gusti, ecc. (io, ad esempio, ne incontrai uno che mi fece giocare poco perché avevo un anno in più rispetto a molti altri, perciò non avrebbe avuto senso tenere fuori uno più giovane che avrebbe potuto giocare anche l'anno successivo in quella data categoria. Poi ne incontrai un altro che mi guardo un po' storto quando gli dissi di voler giocare a sinistra pur non essendo mancino... questo giusto per farvi capire in breve e con esempi banali cosa può succedere).
Sono rimasto deluso che il 2° giocatore che mi ero segnato non stia giocando con regolarità in questa stagione, perché si tratta di un'ala davvero forte: piccolo, ma rapido, sgusciante, col pallone attaccato ai piedi, che sa immediatamente se dribblare o passarla. Secondo me un giocatore superiore.
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