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martedì, gennaio 10, 2023

Tutti esperti di politica e calcio ma non di investimenti

 Quando si tratta di politica a 360° gradi (vaccini compresi ahah), di film, di concerti, di programmi tv, di cazzatelle social, di liti condominiali e liti tra vip di dubbia importanza e morale, sono tutti grandi esperti e appassionati.

Ovviamente anche quando si tratta di calcio, ma dal punto di vista del tifoso. La visione non potrà che essere miope, limitata, piena di faziosità.

La maggioranza delle persone impiega tanto di quel tempo per cose futili che uno è portato a chiedersi: "Quando riflette invece sui propri soldi?".

Alla fine, tutti lavorano tante ore al giorno per una certa quantità di denaro, mai elevata, e poi alla fine lo spendono come se nulla fosse e se ne fregano di investire. A subirne maggiormente le conseguenze sono quegli uomini sposati con donne spendaccione o a cui fare tanti regali per ingraziarsele sempre di più (amore puro eh!), o gli stessi mariti che per mostrarsi adulti maturi e di successo devono vestirsi sempre di tutto punto, avere l'auto berlina nuova di lusso, ecc. (incontro tra geni, tra filosofi questi matrimoni :P)

Non si capisce perché, anche tra i grandi laureati in discipline tecnico-scientifiche, molti se ne freghino totalmente degli investimenti. 

Capita anche tra chi, laureato o meno, lavora in banca. Ne conosco alcuni che, pur operando in Borsa per lavoro, per conto proprio non fanno nulla. 

Vi sembra strano? Beh, non più di tanto, perché per lavoro usano soldi altrui, mentre con i soldi propri non gli va proprio di rischiare.

Rischiare?

Sì, perché chi opera in Borsa quotidianamente alla fine è un trader e rischia sempre, e non lavora da solo.

Mentre io per investimento intendo prendere decisioni in solitudine. 

Certi pensieri, domande, problemi, vengono posti soltanto quando si hanno almeno 50.000 euro messi da parte. "E ora come diavolo li investo?"

Se prima, pur essendo dei mezzi geni in campi specifici, se ne si è sempre fregati, ovvio che poi ci si ritroverà super dubbiosi e preoccupati. Così si vorrà affidare un certo gruzzoletto ad una o più banche, ricche però non di consulenti indipendenti ma di promotori, di venditori vogliosi, al pari della banca stessa, di prendersi le loro belle commissioni, belli o brutti che saranno gli investimenti. 

L'unica cosa certa sono e saranno sempre tante brutte commissioni (di gestione, distribuzione, ingresso, uscita, di performance). Per saperne di più sui fondi leggete il post di Econopoly.

Le banche e istituti simili propongono cose come i fondi comuni di investimento, fondi che purtroppo hanno la malsana idea di battere il mercato, che vuol dire puntare a superare il rendimento di indici quali S&P 500, FTSE MIB, DAX 40, ecc., senza MAI riuscirci nella maggioranza dei casi (non ci credete? Leggete cosa scrive Standard & Poor's: l'84% dei fondi sottoperforma l'indice S&P Europe350, ecc.).

Anche quando le cose paiono andare bene, le commissioni fanno sì che il profitto sia inferiore rispetto a quello che si poteva ottenere da soli senza le banche.

Purtroppo molte persone, prima dei 30 anni se ne fregano (ma alla fine non è un grande problema, perché basta mettersi a studiare dopo), mentre verso e dopo i 40 diventano degli zombie e non hanno voglia, pensando di aver già studiato troppo, avendo anche la scusa della famiglia, lavoro, ecc.

Ora, io non sono un grande esperto di finanza, ma al pari di come la penso nel campo del betting, cerco di avere dei punti fermi, basandomi sui numeri, sui risultati, evitando confusione e complicazioni.

C'è chi, ad esempio venditori di video-corsi, adora le complicazioni perché così rendono i loro clienti perennemente o quasi loro studenti, facendoli sentire ignoranti e inferiori.

Nei commenti sotto molti video sul Tubo, leggo di gente che confonde investimenti avventati, rischiosi, in cui bisogna essere parte attiva, con investimenti prudenti, ponderati, ecc., quindi fa un bel minestrone e vorrebbe investire dappertutto, informandosi velocemente su ogni cosa.

A me, invece, interessa sapere che investendo in titoli in Borsa posso potenzialmente ottenere dei buoni profitti nel medio-lungo periodo. Sin da quando ero minorenne questa compravendita mi ha sempre affascinato, anche se soltanto ora riesco in parte a capire su quali titoli conviene investire, valutando alcuni importanti parametri.

Questa caratteristica fa parte di me, infatti così come mi piace selezionare titoli, mi piace selezionare e valutare giocatori, squadre, partite.

Come già scritto di recente, se avessi da parte 50k ne investirei una parte in titoli scelti da me (almeno 30 titoli), una parte in ETF (legati all'indice italiano, statunitense ed europeo, cioè quelli menzionati prima).

Non facendo trading, si tratterebbe di una vera e propria rendita passiva grazie all'elargizione dei dividendi, che è possibile sia incassare, sia reinvestire sfruttando così l'interesse composto (slurp!).

Nel caso il mio budget nel Betting non fosse ancora soddisfacente, una parte dei risparmi la dedicherei ovviamente anche a questa nostra amata attività, accrescendo il capitale con cui iniziare una nuova stagione. Questo però non è certo un investimento passivo, ma attivo e frutto di tante piccole speculazioni.

Quello che secondo me sarebbe giusto fare, ovvero analisi società e titoli, cernita e scelta, non richiede tanto tempo. Bisogna mettersi lì per qualche settimana, informarsi, segnarsi i dati necessari, più importanti, investire e 'dimenticarsene'. 

Molti invece pensano che se si fa in proprio il rischio di sbagliare sia alto, e pensano che sia necessario poi controllo ogni giorno, o quasi, come stanno andando le cose, mentre se ci si affida passivamente ad una banca, ci penserà già lei a fare il meglio per noi (ah ah ah ah ah).

Facendo da sé, a parte quelle settimane dedicate all'analisi, si avrebbe lo stesso tempo libero di quelli che investimento passivamente tramite le banche, con la differenza che chi fa da sé può guadagnare di più e avere molte più soddisfazioni personali (vedere che le proprie scelte sono giuste fa gasare, c'è poco da fare!).

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