Se non si corrono rischi, si rimane nella mediocrità.
Impossibile ottenere qualcosa di significativo se si ripetono sempre le stesse mediocri azioni, derivanti da pensieri mediocri.
Se non si osa si otterrà sempre la stessa cosa, infatti la maggioranza delle persone non osa e come risultato non finale ma quotidiano ha soltanto quello della costante lamentela o depressione.
Conosco persone che si lamentano, ma allo stesso tempo non fanno nulla per cambiare la loro siutazione, perché cercano certezze. Se non c'è una certezza, ecco che non fanno nulla, perché non si sa mai...
Ma è soltanto nell'insicurezza che si può operare bene con grande spirito avventuroso, diciamo così.
Quando una persona partecipa ad una competizione sportiva, o anche più semplicemente quando vuole raggiungere una cima in bici o a piedi, non ha mica la certezza del successo. Anzi, se non si è già un atleta top, ci sono più certezze relative ad un risultato medio-basso o fallimentare che ad un risultato fantastico.
Ma è proprio lì il bello: andare, uscire, provare, godersi il momento, affrontare le difficoltà, raggiungere la cima e godersi quella giornata, quella piccola o grande impresa.
E la cosa triste è che la ricerca della certezza la troviamo anche nei rapporti interpersonali nel quotidiano: ho un amico che quando è libero in alcuni giorni feriali, non può mai venire in giro con me per colline, città e montagne perché... perché o ha impegni famigliari di vario tipo legati alla quotidianità, oppure non viene perché tanto nei w.e. andrà in giro con la moglie (e senza di me... bei tempi quando invece gli amici non erano fidanzati/sposati e ci si vedeva ogni sab e dom, poi col tempo la gente si imborghesisce e deve sempre stare in famigghia!) e avendo paura che la moglie lo chiami e poi si lamenti del fatto che è andato a zonzo, allora non esce.
Beh, io di gente così non so che farmene.
Chi non apprezza la libertà sia di pensiero che di movimento non fa al caso mio e può benissimo restare nel suo piccolo mondo patetico senza di me!
PS: ovviamente non voglio dire che io sia la persona migliore del mondo, più illuminata o altro, anche io ho dei limiti mentali e infatti ogni giorno ci penso e vorrei liberarmene, ma c'è anche da dire che a 20 anni ho preso e me ne sono andato dall'Italia per provare a fare una cosa... andò male ma chi se ne frega, volevo provarci e ci ho provato, poi poco dopo iniziai a fare un lavoro che volevo fare con tutto il mio cuore e anche lì ci ho provato e sono ben contento di averci provato e aver ottenuto qualcosa, idem col betting. Magari non diventerò il migliore e il più ricco ma come si suol dire ho sempre seguito il mio 'cuore', non la via più facile e sicura che puzza di muffa!
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