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sabato, settembre 25, 2021

Ecco cosa succede ai dilettanti allo sbaraglio

Il betting è pericoloso?

Dal mio punto di vista, strettamente personale, ma oserei dire anche oggettivo, no.

Il motivo è molto semplice:

basta, infatti, usare sempre una quantità minima della propria cassa, seguire alcune squadre, sfruttare certe occasioni 

(favorita ancora sullo 0-0, favorita sotto, puntare quote tra 1.5 e 2.5, bancare quote intorno al 2 e sotto, ecc.),

badare in primis alla qualità e poi eventualmente abbinarci un pizzico di quantità 

(ovvero arrivare ad almeno 100 operazioni al mese, il che significa circa 3 al giorno, niente di che), 

per poter guadagnare o, se proprio siete scarsi, perdere poco.

L'importate è notare le perdite, notare la propria scarsezza e smettere quando, ad esempio, si raggiungere una perdita del, chessò, 30%.

 

Esempio pratico:

 

se inizio la stagione con €1.000, lo stake sarà di 20 euro (il 2%);

se le prime operazioni vanno male, tralasciando il cashout utile per dimezzare le perdite 

(che non sempre uso perché i miei pronostici live sono quasi sempre giusti e non avrebbe senso segarsi le gambe, ma le eccezioni ci sono e di recente sono uscito alcune volte - a volte facendo bene altre invece mangiandomi le dita -, mentre in altre no e ho fatto bene),

ecco che perderò dopo 10 tentativi €200. 

Altri 5 tentativi ed ecco una perdita di 300 euro che deve far scattare l'ALLARME ROSSO.

Stiamo parlando di 15 operazioni con stake fisso senza cashout 

(quindi anche se le cose vanno male, usando sempre la % e uscendo quando il caso è disperato, 300 euro li si perdono dopo 30 operazioni, non 15, ma vabbé).

 

SE INVECE...

 

Se invece non c'è una cassa, ma soprattutto se si usano troppi soldi per ogni singola operazione, come ad esempio 100 euro quando non si è ricchi e neanche esperti, scafati, furbi, freddi, veloci, ecc., si fa presto a perdere 1.000 euro!

E se quando si perde e si vuole recuperare la cifra persa si utilizza il doppio, ovvero da 100 si passa a 200, i guai diventano ben più grandi!

E se quando si vince si utilizza l'intero profitto + l'intero stake ma anzi addirittura come leggo a volte l'intera cassa,

(a causa delle ingenti perdite precedenti)

rischiando di bruciare tutto con 1 sola operazione della morte, è come se non si fosse vinto nulla proprio l'ultima operazione può essere ultima in senso di FATALE, MORTALE!

 

Usate sempre POCHI soldi per le singole operazioni. Anche se potrei permettermi di alzare la % e passare da 30 o 35 euro a stake di 50, io rimango con 30 e a volte addirittura uso solo 20. 

Meglio puntare sulla qualità della partita e sulla qualità delle quote. Facendo attezione sono riuscito, per ora, in questo mese di settembre, a guadagnare molto di più rispetto a luglio e agosto quando usavo la stessa cifra!


Ah, a proposito di "VINCERE"...evitate di usare i verbi GIOCARE e VINCERE perché non è un gioco ma un'attività finanziaria. Perciò dovete dire OPERARE e GUADAGNARE.

 

Se non ragionate come me, il rischio è di finire come questa persona:

 

https://www.repubblica.it/moda-e-beauty/2021/09/24/news/tradimento_infedelta_finanziaria_soldi-317650703/?ref=RHTP-BG-I294524205-P9-S3-T1

Siamo andati avanti così per mesi: lui che prosciugava i nostri risparmi e io che non me ne accorgevo. Perché più perdeva più rilanciava e quando vinceva immediatamente si rigiocava tutto.

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