Conosco alcune persone che voglio iniziare una carriera nel mondo del betting usando euro a caso, tipo che si ritrovano 20 o 30 euro in tasca e vogliono usarli per fare la loro prima bettata/tradata.
Ma ciò non ha senso. Se dovesse andare male, e tanto prima o poi andrà così, tipo dopo la 2^ o la 3^ vittoria, che si fa? Niente, si smette. Oppure si ributtano altri 20 euro. E si va avanti così a casaccio.
Dall'altra parte ci sono i super pro che usano l'1 o il 2% del loro capitale e questa cosa ha senso.
Sì, ma per loro, mica per tutti. Infatti loro iniziano con migliaia o decine di migliaia di euro/sterline, quindi quella piccola % corrisponde ad un ottimo stake!
La gente comune non inizia con ingenti capitali... quindi io sconsiglio anche questa modo di formare/stabilire il proprio stake.
Potrei dire che più è basso il capitale iniziale, più sarà alta la percentuale di esposizione, altrimenti i potenziale profitti saranno nella maggioranza dei casi molto bassi e insoddisfacenti, con tutte le conseguenze negative del caso che non ho voglia di elencare.
Oppure uno può dire: ho 500 euro, faccio operazioni singole iniziano con 20 euro. Oppure ho 300 euro e ne uso 25. Quello che volete, basta che ci sia un po' di distanza tra le 2 cifre. Non c'è per forza bisogno di fare i precisini come certi che addirittura si segnano i punti percentuali di profitti che hanno ottenuto.
Ma non solo, infatti alcuni si segnano pure quelli che dovranno ottenere giorno dopo giorno, perché hanno un obiettivo stagionale da ottenere.
Io, però, come scritto qualche settimana fa, non ho più alcun obiettivo economico, perché il mio vero obiettivo è quello di operare con grande continuità facendo soltanto operazioni altamente sensate. Se opererò come ho sempre fatto e come penso di fare, allora i risultati positivi arriveranno.
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