Quanti soldi avrebbe ora, in euro, un miliardario, in lire, degli anni '90?
Spesso sentiamo storie di gente che negli anni Novanta era all'apice del successo (sportivi, cantanti, attori), guadagnava tantissimo, ma spendeva altrettanto e ora si ritrova senza soldi, anche perché nel frattempo la fama è calata e quindi pure gli ingaggi o le vendite dei vari album.
Purtroppo la nostra mente, pur facendoci immaginare, ma per pochi istanti, il futuro, ci fa in realtà rimanere bloccata nel presente, quindi se abbiamo dei soldi da parte, ecco che vogliamo farne 2 cose:
1) spenderli per goderci la vita;
2) non investirli per un medio-lungo periodo, ma compiere tante speculazioni per cercare di ottenere un profitto nell'immediato.
Noi sports trader rientriamo nel 2° caso, ma è anche vero che usiamo un capitale basso, quindi non ci tocca tanto a differenza di chi fa trading operando con titoli e forex, in cui per guadagnare bene (sempre che si riesca a guadagnare!) bisogna mettere tanti soldi sul piatto della bilanca.
Insomma, si tratta di 2 ottimi modi per perdere i propri soldi, nonostante le nostre intenzioni siano quelle di vivere bene e avere sempre più soldi.
Se, invece, la nostra mente avesse il potere di eliminare i vari desideri imminenti, ecco che riusciremo a investire per un lungo periodo una larga fetta dei nostri risparmi.
Per noi poverelli è difficile riuscirci, perché la larga fetta degli introiti viene usata per affitto/muto, vestiti, cibo, bollette, carburante, ecc, ma per quelli che come scritto all'inizio del post erano dei ricconi negli anni Novanta, non era affatto difficile.
Ci sono tanti ex cestisti dell'NBA che ora piangono miseria, eppure guadagnavano, chessò, 10 milioni di dollari l'anno.
Anziché spendere tutto in auto sportive poi da demolire, in serate infinite nei night club, nel noleggio scriteriato di yacht e nell'acquisto di gioielli da regalare alle amanti, potevano benissimo investire anche soltanto il 50% di un singolo ingaggio annuale, per poter vivere tranquillamente sia nel presente dell'epoca, sia nel futuro (ovvero l'attuale presente).
Basta investire in un ETF che replica l'indice S&P 500 per veder ora moltiplicato x7 il proprio capitale dai primi mesi del 1997 a oggi (settembre 2024).
Stiamo parlando, in soldoni, di 5 milioni che ora non varrebbero tipo la metà a causa dell'inflazione, ma la bellezza di... 35 milioni!!!
Un altro possibile ragionamento potrebbe essere il seguente:
ogni anno potevano investire 5 milioni (o comunque la metà del loro ingaggio annuale) in diversi ETF e/o con diversi orizzonti temporali, quindi ecco un ETF sul Nasdaq, uno sulle materie prime, uno globale, uno sui Paesi emergenti, uno sull'Europa, ecc.; un investimento da lì ai prossimi 5 anni, uno da lì ai prossimi 10 anni e così via.
In questo modo, oltre a differenziare, ecco che potevano bearsi di tanto in tanto di una parte di capitale che gli tornava con gli interessi.
Certo, nel frattempo ci sono state diverse crisi (2000, 2008, 2020, 2022), a cui però sono sempre seguiti periodi di crescita. Nel lungo periodo l'economia americana e globale è sempre cresciuta, basta aspettare e non svendere per la paura che tutto crolli.
Venendo invece a casa nostra, cioè all'Italia, ecco il recente caso della cantante Gerardina Trovato che inanellò una breve serie di hit nella 1^ metà degli anni 90 per poi sparire col tempo. Ora mi pare che anch'essa 'pianga miseria', ma non è certo l'unica persona del mondo dello spettacolo.
In quegli anni di certo guadagnò bene e da quello che ricordo di aver letto qualche settimana fa, comprò una casa ai genitori e sicuramente una per sé. Niente di male, probabilmente usò solo una parte di tutti i soldini che aveva, ma l'altra metà?
Forse venne usata per spese meno importanti e per spese ricorrenti: non bisogna mai dimenticarsi che esistono diversi tipi di spese e che anche quelle che sembrano piccole, mese dopo mese, si rivelano essere invece importanti e divoratrici del nostro patrimonio.
Sono praticamente sicuro che non investì per il medio-lungo periodo: se l'avesse fatto, mettendo ad esempio 200 mila euro (attualizziamo in euro) sempre nel 1997, ora grazie all'S&P500 si ritroverebbe con 1 milione e 400 mila euro.
Oppure ogni tot anni avrebbe potuto vendere una parte delle sue quote per poter vivere, lasciando investita la maggior parte del suo capitale, oppure avrebbe potuto acquistare 1 o più ETF a distribuzione (che cioè elargiscono dividendi).
Quando si guadagnano dei soldini, bisogna pensare che non è detto che questi ci entreranno in tasca con certezza nel futuro o nella stessa quantità, quindi evitiamo di spenderli tutti. Bisogna sia ragionare nel breve che nel lungo, mentre la mente e la società ci spingono a usarli solo per il breve periodo.
Nel betting exchange capita di fare lo stesso ragionamento sbagliato:
chi riesce ad ottenere dei buoni profitti cosa fa? Sin dal primo mese non pensa a fare altro che prelevarli per vivere di quei soldi, come se si trattasse di uno stipendio. La cosa giusta da fare invece è quella di far crescere il capitale per poter potenzialmente guadagnare sempre di più mese dopo mese.
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