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martedì, marzo 29, 2022

Cosa ci vuole per diventare dei PRO del Betting

 Cari amici,

torno ancora una volta sull'argomento "VIVERE DI BETTING" / "DIVENTARE UN PRO", perché ne sento tante, tanti frullatoni/minestroni di parole e non si capisce mai bene.

Allora, per diventare dei professionisti del betting, ovvero gente che guadagna almeno, tanto per iniziare, quasi uno stipendiuccio italiano medio, si deve:

1 - avere un capitale decente, quindi almeno 2.000 euro, che tanto se le cose partiranno bene, non verrà mai utilizzato/rischiato totalmente;

2 - avere esperienza, che consiste nell'avere un database, anche nel proprio cervello, in cui sono evidenziati casi negativi, operazioni sbagliate per motivi ben precisi, e anche nel sapere riconoscere ottime occasioni da cogliere al volo senza perdere troppo tempo cercando conferma da questa o quella statistica;

3 - stabilire alcune percentuali in base a vari fattori: forza oggettiva e live di una squadra, minuti rimanenti, probabilità, quota;

4 - freddezza, quindi evitare di farsi prendere dalla FEAR OF MISSING OUT o di smettere quando le cose vanno male per paura di perdere tutto il capitale;

5 - continuità, operando quindi perlomeno ogni fine settimana, o stabilendo giorni e orari, in modo da entrare nell'ottica del professionista che non viene distratto da altre attività e che opero in modo freddo quando c'è da operare o quando ha stabilito di operare;

6 - capire che si sta operando, non giocando, e che non esistono nè fortuna nè sfortuna; 

7 -  fregarsene dei risultati positivi ottenuti dagli altri: se c'è chi guadagna 10.000 euro al mese e voi magari soltanto 200, chissenefrega. I soldi prima  o poi arriveranno. Il punto è che non si deve svolgere un'attività per i soldi, perché questi contano fino ad un certo punto. Ad esempio in questi giorni pensavo a quanto sia stupido lavorare duramente tutti i giorni e guadagnare tanto per comprarsi un'auto nuova costosa... ma cosa ve ne fate? Io niente. 

8 - allo stesso tempo, prendere ispirazione da chi guadagna tanto, per avere la certezza nei momenti di sconforto che è possibile vivere di betting, essendo consapevoli del fatto che è fisiologico incappare in brevi momenti negativi (se poi i momenti diventano mesi, è meglio smettere di metterci soldi e rivedere tutte le proprie operazioni, andando alla ricerca della loro insensatezza);

9 - non essere schiavi delle statistiche stagionali o di quelle live, e neanche delle quote, pur badando ovviamente a queste ed altre cose (ad es. le formazioni, le quote, le prossime sfide o quelle precedenti che possono aver stancato i giocatori);

10 - operare eliminando l'avidità, altrimenti si correrà il rischio di fare tanti trade o di usare una percentuale troppo alta perché si vogliono incassare tanti soldi;

11 - dare il giusto peso alla tecnica: questa da sola non vi salverà, l'ho già scritto in passato e lo ribadisco ora che arrivo da 2 mesi STUPENDI in cui sono entrato in un giusto numero di partite (circa 100, quindi niente di che) con grande semplicità e velocità;

12 - sapere che la propria mente e quindi mentalità è più forte e importante della tecnica, in quanto se non sapete gestire le vostre emozioni sia positive che negative, se non sapete stabilire orari, stake, campionati da seguire, ecc., se non avete una mentalità propositiva e positiva, non otterrete nulla (conosco persone che si scoraggiano subito, questi non otterranno mai i risultati desiderati che inizialmente li spronavano ad operare);

13 - non rinunciare alla propria libertà, al proprio tempo: mi è capitato di sentire un trader italiano il quale ha affermato di spendere 12 ore al sabato e 12 alla domenica dinnanzi al monitor per operare... dal mio punto di vista ciò equivale ad una follia totale, 1° perché mi verrebbe male agli occhi, alla testa, al culo, ecc., 2° perché nelle belle giornate autunnali e primaverili nei w.e. in cui c'è poco traffico, voglio anche godermi il tempo libero e se c'è il bel tempo (e uscire non significa non operare, infatti si può operare dalle 12:00 alle 15:00 e poi dalle 18:30 alle 20:30 ad es.).

Per ora è tutto, ciao!

4 commenti:

Luc4 ha detto...

Condivido molto di quello che hai scritto, sopratutto l'aspetto mentale come dici tu è importantissimo... Passare ore e ore di fronte a un monitor è da pazzi.. Una cosa che mi sono accorto è che giocare in maniera lucida è semplice al 99% ti porta porta profitto. La cosa difficile da gestire è la continuità, magari chi non è abituato a vincere tende subito ad "alzare l'asticella" perdendo quanto di fatto in precedenza :)

Dani QCACLD ha detto...

Già, io ad esempio seguo le squadre più forti e ne approfitto quando non hanno ancora segnato o stanno perdendo. Non mi servono chissà quali programmi o statistiche.

Per quanto riguarda l'asticella, io uso al max il 2% e mi trovo molto bene. Il rischio che corrono alcuni consiste nell'usare percentuali più alte quando hanno perso soldi per tentare di rifarsi subito.

Luc4 ha detto...

Ci sono tante strategie, ogni partita ha una storia a sè :)
Comunque mi piacerebbe condividere pensieri, strategie e giocate Exchange... se vuoi ci scambiamo una mail :)

Dani QCACLD ha detto...

CIao Luc, per discutere c'è questo blog e il mio canale su YT.
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