Antonio Conte, dal 2014 CT della nazionale italiana, da tecnico di club era contrario agli stage azzurri e, ora che li chiede con fermezza e veemenza, ci sono svariati giornalisti che ricordano questa storiella e gli danno dell'ipocrita.
Ci può stare.
Ma è normale che un professionista, che lavora in un club, badi al proprio "orticello", perché se sta lottando per uno o più obiettivi, non può certo rischiare di ritrovare poi 2 o 3 uomini fondamentali infortunati a causa di uno stupido allenamento o di una stupida amichevole ideata da altri! Un conto è pagare le proprie scelte, un conto è subire quelle altrui!
Inoltre, penso che qualsiasi attuale allenatore e dirigente di club che ora come ora è contrario agli stage della nazionale, nel caso entrasse nel giro di questa, cambierebbe subito idea.
Ci scommetto almeno 100 euro! Qua la mano giornalisti!
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