Facciamo brevemente chiarezza!
Il "fair play finanziario" voluto da Platini, e indetto dalla UEFA da lui presieduta, fondamentalmente colpisce due tipologie di squadre: quelle che non onorano i loro impegni (cioè che non pagano i propri dipendenti - non stupiamoci poi se i calciatori si accordano e compiono scommesse illegali -, i fornitori e gli altri club da cui hanno acquistato dei calciatori); quelle con debiti (fra queste sono presenti PSG, Manchester City, Real Madrid e Barcellona).
Per cui se oggi si viene a sapere che l'Atletico Madrid, a differenza del Real Madrid, compare fra le 23 squadre colpite dal mancato introito di premi UEFA, non vuol dire che i secondi, assieme a tutti gli altri "top club" indebitati, non verranno mai toccati dalla mannaia se non addirittura puniti (esclusione temporanea dalle competizioni UEFA), perchè la punizione che colpisce l'Atletico, lo Sporting Lisbona, il Malaga, la Dinamo Bucarest, il CSKA Sofia, ecc., riguarda i mancati pagamenti dei dipendenti e di club dai quali si sono riforniti di calciatori. Problemi di pagamenti, non di debiti.
Per quanto riguarda i debiti, ad esempio, il Besiktas è stato recentemente escluso dalle coppe europee perchè club ricco sì, ma di debiti, e club al quale le banche non vogliono più prestare soldi, mentre il Real, pieno di debiti ma con un fatturato in crescita, continua ad avere un grande appeal assieme al Barcellona.
Rischiano grosso invece Man City e PSG.
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