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sabato, aprile 22, 2023

Questo calcio è ideato dagli idioti

 Due elementi mi fanno propendere verso l'idea che questo calcio sia stato progettato da degli idioti, dai dei nerdoni orripilanti.

Vado subito al dunque:

VAR e fantasisti.

VAR: nacque qualche anno per sopperire agli errori arbitrali madornali.

Che bello, ottima idea.

Peccato che ora la tecnologia regni sovrana e, anziché scovare soltanto gli errori e quindi poi fischiare un fallo o altro, si vanno a fischiare fuorigioco millimetri in cui un pezzettino di scarpa di qualche millimetro o max cm, è oltre quella dell'avversario.

Quando guardalinee e arbitro non segnalano un fuorigioco simile non siamo in presenza di un errore.

Che vantaggio può essere mai avere un gomito, mezzo dito più avanti?

Si tratta soltanto di essere schiavi della tecnologia e di voler fare i precisini badando a questi dettagli anziché alla regolarità complessiva dello svolgimento della partita.

Mi fanno proprio ridere questi nerdoni del var che poi magari soprassiedono davanti a gomitate, spinte, ecc.

FANTASISTI: da tempo si parla di crisi dei numeri 10, si potrebbe dire da quando arrivò in Serie A l'Arrigo nazionale. Ma è totalmente colpa sua se gli altri tecnici si adeguarono alle sue idee tattiche? Non credo. Se sono pecoroni è colpa loro. Ora, ma mica solo ora, di sicuro questo capitava anche 20 anni, sento dire che quel certo fantasista o esterno estroso è utile alla squadra perché ritorna.

Ma perché mai un fantasista dovrebbe tornare? Il suo ruolo non consiste affatto nel difendere. Il che non vuol dire evitare ogni tipo di contrasto, per carità. Il suo ruolo consiste nel farsi trovare libero, nello stoppare bene il pallone meglio se a seguire come si suol dire, nel dribblare uno o più avversari, nel lanciare in rete la punta, nel triangolare con gli altri attaccanti, nel segnare su punzione o con diverse trovate tecniche.

Invece ora è tutto un cercare fantasisti ben messi fisicamente, che tornano, che difendono o che ogni secondo pressano difensori e portieri.

Sembra un calcio ideato da pazzi totali.

Calcio vuol dire saper calciare un pallone, non calciare a casaccio un pallone assistendo a spettacoli indecorosi perché si predilige il fisico alla bravura.

Le migliori partite di Sabato 22 Aprile 2023

PARTITE DI SABATO 22 APRILE 2023

Ecco il mio elenco delle partite che possono essere più interessanti per noi footbaaaal trader! :)

14:00

Osasuna - Betis da X2

15:00

Salernitana - Sassuolo partita da btts

15:30

Mainz - Bayern 

Bochum - Wolfsburg, fuori casa i lupi verdi vanno bene

16:00

Brentford - Aston Villa da X2

Liverpool - Nottingham 

Celtic - Motherwell

16:15

Almeria - Bilbao 

17:00

Auxerre - Lille

18:30

Dortmund - Eintracht

21:00

Real M. - Celta 

Lens - Monaco da btts

21:30

Pacos de F. - Porto



Quante ore al giorno bisogna lavorare col betting?

 L'altro giorno ho fatto una veloce ricerca su YouTube sul betting exchange.

Da tanto tempo non cerco e non ascolto video a proposito di questo nostro amato settore, perché ho le mie idee, la mia strategia, perché vado avanti per la strada nella quale mi trovo bene, ecc.

Però mi andava di sentire qualche voce nuova, di vedere qualche novità, magari c'è qualcuno che è diventato milionario o che ha perso tutto, ecc.

Invece niente di tutto questo.

Ho trovato ad es. il video di un tipo, molto esperto, un vero tecnico, una persona molto analitica, da apprezzare, che però ha detto una cosa che non approvo e che inizialmente mi aveva spaventato, preoccupato.

Questa persona, che sicuramente guadagna un sacco di soldi e che già da anni vive di betting alla facciazza nostra (farlo è facile, basta iniziare con almeno 10.000 euro, triplicare il 1° anno, e dal 2° anno si è benestanti, il problema è proprio trovare quei 10k ahah), ha in pratica detto che per diventare dei pro del betting exchange / trading sportivo, è necessario...

LAVORARE TUTTO IL GIORNO.

Dice che lui anni fa era un normale dipendente che lavorava le canoniche 8 ore al giorno.

Ma ha poi ahilui scoperto che anche nel b.e. sarebbe stato necessario impiegare le stesse ore al giorno se non di più.

Quindi non soltanto nei w.e. con tutte le partite che ci sono. No, tutta la settimana: dal lun mattina alla dom sera!

Pazzia totale dal mio punto di vista, sicuramente facilone e mediocre.

In confronto a lui sono sicuramente nessuno o quasi, perché lui è un grande esperto, mentre io snobbo totalmente la parte tecnica, poi come detto sarà pieno di soldi quindi chapeau!

Ma per rimane un qualcosa di folle.

Lui dice che si può operare in tanti sport dalla mattina alla sera: tennis, calcio, basket.

E che bisogna sempre studiare i grafici, la liquidità, le quote, studiare i siti di stats e di quote, ecc.

Io invece penso che sia necessario conoscere certi campionati e certe squadre, analizzare alcune partite e le proprie operazioni, sapendo darsi un voto, stabilendo diverse cose.

Ma dopo che uno conosce i camp. e le squadre, non è che ogni giorno deve sempre stare sul pezzo e cercare di memorizzare qualsiasi dato tra cui il numero di corner o cartellini gialli.

Uno deve soltanto aspettare il w.e. per... aspettare le occasioni giuste.

Tutta questa mania verso la tecnica e i dati la trovo assurda. Si tratta di una concezione che lega la visione del lavoro da speculatore a quello non solo del dipendente, ma addirittura del super laureato in materie scientifiche. Se vuoi guadagnare di più devi laurearti in ingegneria o chirurgia o altre facoltà complicate, altrimenti se non vuoi studiare devi accontentarti di poco.

Questo concetto è realtà, è vero nel mondo del lavoro tradizionale, ma non nel mondo degli investimenti.

Ad es. conosco ragazzi super laureati che, però, snobbano questo mondo del betting exchange, nel quale sono sicuro non riuscirebbero a guadagnarci. Non perché pecchino di una intelligenza matematica, anzi, ma perché non gli piace il calcio, non gli piace stare dietro ogni giorno alle partite, ai risultati, alle scommesse, perché non gli va di rischiare il loro denaro e cose simili.

Quindi si può guadagnare operando 4 ore al sabato e 4 la domenica, più volendo quache ora nelle altre sere dal lun al ven, con tutte le mattine e gli altri pomeriggi liberi, nei quali ogni tanto informarsi sulle formazioni, statistiche, ecc., ma senza fare i nerdoni secchioni tecnicomani precisini.

AU REVOIR

venerdì, aprile 21, 2023

Perché molti perdono soldi col betting?

Ecco una bella domanda a cui per me è facile rispondere:

"Perché molti perdono soldi con le scommesse?"

NB: leggi tutto l'articolo!

A me, sin dall'inizio della mia carrieruncola, è sempre stato chiaro che i miei amici perdevano perché anziché fare multiple con al max 3 partite, facevano le cosiddette lenzuolate.

Il sogno loro e di tutti gli altri consisteva nel mettere pochissimi euro, per ottenere una potenziale vincita gigantesca.

Bellissimo sogno che, guarda caso, non si è mai avverato.

Ci sarà un motivo o no?

Certo che c'è, e consiste nell'assenza della selezione.

Io sono da sempre un grande selezionatore perché sin da quando ero piccolo sono alquanto schizzinoso e testardo. Perciò, se qualcosa nun me garda lo dico a voce alta e non lo mangio, non ci vado, non lo frequento, non lo faccio, non lo ascolto, e così via.

Mentre cosa fa la massa? Si fa piacere un po' di tutto perché con qualcuno bisogna pur stare, perché se quel cantante piace a tutti deve piacere anche a me, perché quel lavoro anche se brutto e anche se mi fa guadagnare poco è meglio di niente, ecc., ecc.

Le persone di successo, invece, cosa fanno?

Selezionano.

Warrenn Buffett da sempre seleziona le società. Non se le fa piacere tutte. No. Se ne fa piacere pochissime. Potreste dirmi: "Ma se ha 40 o più titoli nel suo portafoglio!" Vero, peccato che nella maggioranza dei casi ha pochissime azioni in termini percentuali. Sto parlando di cifre davvero basse: 0,5%. Di pochissime aziende possiede tante azioni.

Ma a parte ciò, ecco che basterebbe levare qualche partita da quelle lenzuolate e operare in singola.

E chi ha iniziato con le singole, deve soltanto togliere/non fare certe operazioni in certe partite.

Io guadagno non certo perché sia un genio o perché conosca chissà quale segreto, ma solo perché non entro in partite in cui molti entrano perché vogliono guadagnare di più (mi dispiace ma più partite/lavoro non vuol dire più guadagno) o perché vogliono mostrarsi come grandi pronosticatori.

Io ho smesso di fare/essere un pronosticatore e mi limito a cogliere le buone/ottime occasioni che si palesano dinnanzi ai miei occhietti da cerbiatto.

Cosa dice Warren Buffett (sempre lui!)?

Dice che quando gli altri sono avidi, noi dobbiamo avere paura (quindi se tutti fanno mille operazioni, noi ne faremo soltanto 10, o 1), poi che le opportunità arrivano raramente. 

"Devi solo fare pochissime cose nella vita, purché tu non faccia molte cose sbagliate"

E che quando piove devi usare un secchio per raccogliere l'acqua, non un ditale.

Dice anche che bisogna diventare i fan n.1 delle aziende in cui investiamo.

Infatti io 'investo' a favore solo di certe squadre che sono o che reputo forti/favorite.

Non vado ad inventarmi una favorita mediocre solo perché non ho nient'altro da fare e voglio guadagnare qualcosa.

Quindi capite che la cosa fondamentale è la propria mente, i propri pensieri, il proprio carattere. Non c'entra un fico secco l'aspetto tecnico del betting exchange come molti formatori furbetti vogliono farvi credere. Dicono così solo perché hanno corsi, libri, consulenze da vendervi. E per farlo devono farvi sentire ignoranti.

Ma il vostro problema non è l'ignoranza, ma la mancata selezione perché vi fate piacere tutto.

Diventate schizzinosi.

La differenza tra persone di successo e persone che hanno davvero successo è che le persone di grande successo dicono no a quasi tutto.

Col Betting si guadagna più che col LAVORO

 Ho appena trovato un articolo che fa al caso nostro:

"Dichiarazione dei redditi 2021, metà dei dipendenti guadagna meno di 20 mila euro"

4 milioni guadagnano così poco da non dover versarel'IRPEF.

Solo 2,4 milioni guadagnano più di 40 mila euro l'anno.

ecc., ecc.

Questi dati, che non sono certo molto diversi dal passato più o meno recente, ci dicono una cosa molto chiara che dobbiamo ficcarci forte in testa:

col lavoro tradizionale non si diventa ricchi, e vabbé, ma neanche benestanti.

Per benestante si intende una persona che guadagna tra 70 e 100 mila euro l'anno.

Un dipendente che arriva a circa 20.000 euro, ora non importa se lordi o netti, riesce a campare, a vivere una vita dignitosa, a mantenere almeno 1 figlio, a farsi una vacanzetta in un modo o nell'altro, ecc.

Ma resta il fatto che se non si è almeno benestanti, non si può vivere bene, lo dice il nome stesso: vivi bene se sei benestante, nel senso che vivi sereno.

Grazie a quella certa quantità di soldi incassata di anno in anno, se si risparmia, si può arrivare ad una cifra di tutto rispeto con cui sostentarsi in momenti difficili. Se invece si guadagna 1.500 al mese, ecco che appena succede un imprevisto si è fregati o quasi, tipo costretti a chiedere esosi prestiti, perché è quasi impossibile risparmiare.

E a noi che importa?

A noi importa perché se iniziassimo una stagione con un capitale degno di nota, tipo 5.000 euro, col mio rendimento attuale (x3 in 10 mesi) si arriverebe a 15.000 euro (questa cifra viene guadagnata dal 26% dei dipendenti italiani), quindi una cifra vicina a questi 20 mila.

Ma in realtà potremmo ottenere risultati migliori, ci, anzi mi basterebbe passare dall'1% max al 2% per poter moltiplicare x6. Quindi da 5 a... 30 mila.

Se si vuole già vivere un po' di betting, allora si vanno a prelevare 10k e si inizia la stagione successiva con 20k che potranno diventare 120k.

In 2 stagioni ecco che si diventa benestanti/ricchi.

Ora, io non so il vostro rendimento, ma basta cogliere le vere occasioni, eliminare tante tante tante partite, pazientare, prendere quote buone e si guadagna con grande continuità e, sfruttando l'interesse composto, sempre di più (anche se ogni mese può riservare sorprese, non c'è per forza ahimé una crescita costante di mese in mese, può sempre arrivare il mese storto).

Perciò non capisco perché molti abbiano paura di intraprendere questa carriera, o la snobbino totalmente, preferendo un lavoro tradizionale che al giorno d'oggi, oltre a essere poco profittevole, è pure poco sicuro e fonte di tanto stress.