Situazione imbarazzante e insopportabile, ormai, quella relativa al Mondiale '22 in Qatar a proposito di diritti dei lavoratori, omosessuali, oppositori politici, cittadini in generale.
Mezzo mondo reputa scandalosa l'assegnazione della competizione in quello Stato dittatoriale e teocratico, ma i leader del mondo tacciono, fanno finta di niente. Avete ad esempio sentito dire qualcosa di FORTE da parte dell'ex premier Draghi, dell'attuale premieressa (così si arrabbia) Meloni o della Von der Leynen? E la UEFA?
Della FIFA, nonostante l'addio ormai antico di Blatter e Platini, inutile parlarne, anzi sì:
il boss Infantino sparla dell'Europa dicendo che eravamo razzisti e altre cose fino a pochi decenni fa e che quindi non possiamo far la morale a nessuno, per poi farci credere che il Qatar farà passi in avanti incredibili.
Allora, dato che l'Europa un tempo era guidata da imperi che comandavano sfruttando mezzo mondo, dato che l'Europa fino all'altro ieri se ne fregava dell'ambiente e degli omosessuali, deve stare costantemente zitta mentre in giro avvendono abusi statali da noi non più accettati?
Infantino, al pari di tanti capi, pare essere il classico utile-idiota tirato sù dal sistema malato per perpetuarlo, e che viene difeso a spada tratta ogni volta che si palesano tanti bei soldoni.
Ma alla fine ha ragione, perché dobbiamo sparlare del Qatar se del Mondiale in quel Paese se ne sapeva già da 12 anni e se nel frattempo il Qatar ha sponsorizzato il Barcellona e ha ospitato gare di F1 e MotoGP?