Tempo dicevo che per investire, bisogna prima guadagnare e poi risparmiare, e se uno guadagna cifre normali e vuole investire in maniera importante, deve di conseguenza stringere molto la cinghia.
Ma da un po' di tempo, a furia di rifletterci, ho cambiato parzialmente idea.
Nel senso che bisogna certamente risparmiare, ma senza diventare dei tirchi assurdi.
Conosco persone che hanno una quantità davvero ingente di denaro tra c/c e Borsa (tipo 600.000 euro se non di più!) che non hanno mai speso soldi in vita loro per niente, e intendo davvero per niente, solo per mangiare le solite cose (niente abiti, niente case, niente auto, niente ristrutturazioni, niente viaggi, niente uscite di vario tipo, niente collezioni di oggetti vari, tipo che ne so cd o dischi o libri, no niente di niente), gente che alla fine quando starà per morire vedrà questi soldi svanire con loro, chiedendosi che senso abbia avuto non godersi un minimo la vita... ma caxxo finché sei in salute un giorno al mare lo vuoi passare? Vuoi andare a vedere il Monte Bianco? Ma come caxxo si fa!?!?!?
Il desiderio di accumulare per sentirsi sicuri non ha mai fine, quindi lo si antepone alla vita e quei 500 o 600 mila euro o quel milione di euro, nella loro testa bacata, non basta mai, anche se hanno già una casa e anche se hanno 90 anni.
Se uno guadagna e ha dei soldi da parte, perché dovrebbe fare il tirchio, se tanto sa di non essere uno spendaccione?
Se bene o male anziché spendere 5 euro ne va a spendere 7 perché quel giorno non c'è l'offerta o perché c'è un prodotto nuovo upgradato, gli cambia qualcosa?
Direi proprio di no.
Cambia forse per chi ha una mentalità da super taccagno e precisino al limite del ridicolo e del patologico, che lo porta a controllare (la mania di controllare tutto è micidiale, consultate degli psicologi se ne soffrite) ogni movimento in uscita, ogni spesa.
Invece chi guadagna bene e ha soldi da parte, può benissimo spendere i soldi che bisogna spendere per ottenere beni e servizi che desidera e di un certo livello.
Esempio: voglio andare dal dermatologo per farmi controllare dei nei. Non c'è posto per 1 anno nel pubblico. La cosa ovviamente mi fa incazzare, ma non ci vado? Certo che ci vado. Da un privato, pagando, ma ci vado. La salute prima di tutto. Idem il dentista. Devo fare un'operazione costosa? Non me ne frega niente, molto più importante quello che spendere la stessa cifra in una vacanza in cui magari rimango fregato, conosco gente merdosa, ecc.
Oppure, se guadagno 1.500 euro al mese e ho 50.000 euro da parte, perché mai d'estate dovrei rinunciare a comprarmi un bel gelatone e o una bella granita una volta ogni 2 giorni? Perché dovrei comprarla soltanto 1 volta a settimana? O perché dovrei mangiare ogni giorno il gelato, sì, ma quello confenzionato? Ma come si fa ad essere taccagni pure coi gelati???
Se il tuo conto posso da 50.000 a 49.990 ti senti male? Ma fatti curare!
Su, forza, cerchiamo di ragionare in maniera corretta: chi è povero perché non guadagna e non ha soldi da parte ovvio che deve risparmiare il poco che bene o male racimola in giro, idem chi guadagna poco, tipo meno di 1.300 euro, non ha una casa di proprietà e quindi ogni mese deve versare soldi, non ha nessuno che gli compri qualcosa, oppure è malato e non ha soldi da parte. In questi casi è normale essere tirchi, anche se non si tratta di spilorceria, ma di fare di necessità virtù.
Ma chi alla fine sta bene, non deve limitare troppo le uscite, perché altrimenti termina ogni giorno con una certa dose di insoddisfazione: "Eh però quella cosa avrei potuto acquistarla..." e ripete ogni giorno la stessa frase.
L'importante è non passare da un'uscita come detto prima di 5 euro, ad una di 50 euro.
Oppure, se ci si sente non molto abbienti, è importante limitare piccole uscite per cose di poco valore, per comprare invece cose di maggiore valore anche se in misura limitata.
Tipo: a me non frega alcunché di tantissime cose per cui la massa dà invece grande importanza. Quindi posso risparmiare e accumulare a sufficienza per poter poi affittare una casetta col giardino al mare o in montagna per svariati mesi. Si tratta di una cosa a cui prima non pensavo, perché prima volevo solo risparmiare, quindi pensavo al max a qualche giorno.
Ma anche no, anche basta!
Voglio che i soldini mi aiutino a vivere bene, in un posto che mi piace, dove trovo serenità e bellezza.
Non mi interessa risparmiare se devo soffrire in un posto che non mi piace, così come risparmiare per fareuna vacanza di una settimana, ma cosa me ne frega! Le vacanzine sono uno strumento di distrazione di massa per accontentare la massa e farla stare buona.
Non mi interessano tante cose.
Penso alle persone che ogni giorno devono andare al bar al mattino e alla sera, devono comprarsi le ultime scarpe sportive costose, devo abbonarsi allo stadio, devono avere la tv gigantesca, devono avere l'auto nuova che sia proprio nuova, quindi non usata poco o a km0, no, nuova, splendente, magari con gli inutili cerchi in lega e altre cavolate, oppure l'aria condizionata in tutte le stanze di casa.
Ho installato una torretta per deumidificare e climatizzare una sola stanza e mi va bene così, e l'ho comprata solo per il mio cane, altrimenti sarei andato avanti con la mia ventola attaccata al lampadario, non per taccagneria ma perché se fuori si crepa dal caldo non ha senso non tentare di resistere, non saper resistere o farsi condizionare dall'aria condizionata, pensando che "Ah vabbé dai, così si sta bene, che bello".
Che bello un paio di palle, se fuori fa caldo e non sopporti questo caldo, prendi e te ne vai in montagna, non che rimani qui con la scusa dell'aria condizionata.
Ovvio che se le persone spendono certe cifre ogni giorno, mese, anno, non potranno mai lasciare il lavoro e avranno la scusa del lavoro tradizionale - in cui magari c'è l'aria condizionata - per non cambiare mai vita! Peggio per loro.
Io sono per il risparmio con una finalità filosofica di fondo: il cambiare vita. Basta lavoro tradizionale, basta città. Viva la libertà, viva la pace!
Ma torniamo ai soldoni.
C'è una grande soluzione per poter sia SPENDERE che RISPARMIARE.
Soluzione semplicissima, alla portata di tutti, che però quasi nessuno sfrutta perché gli spendaccioni spendono tutto per poter dire in giro che loro vivono davvero, si godono la vita (quando invece sono dei sempliciotti vittime del consumismo e dell'apparenza), e perché i risparmiatori accaniti pensano soltanto a limitare le spese e ad accumulare senza alcun progetto futuro.
La mia soluzione è la seguente:
bisogna stabilire il reddito annuale netto
bisogna stabilire il proprio costa della vita, quanto si deve spendere per sentirsi bene e non insoddisfatti e invidiosi dei propri amici, ecc.
bisogna stabilire quanti soldi investire in Borsa ogni anno o quanti soldi bisogna arrivare ad avere da parte per investirli tutti in una volta in Borsa, per poi dopo 5 o 10 anni goderne i frutti.
Se compro un'auto - ovviamente usata - che mi costa 10.000 euro, e me la tengo 10 anni, ecco che mi viene a costare 1.000 euro l'anno (più assicurazione, carburante, ecc.), se affitto una casa per viverci tutto l'anno a 750 euro al mese, spenderò 9.000 euro l'anno, se le scarpe mi durano 1 anno e me ne servono 5 paia per i più diversi usi (lavoro, sport, montagna), spenderò 350 euro l'anno e così via per il cibo, bollette, ecc. Quindi alla fine tiro la riga, faccio la somma e vedo quanto spendo in un anno.
Quello che non spendo, se mi rimane qualcosa, lo investo.
Se non mi rimane niente o compra soltanto roba di qualità o limito le spese o cerco di aumentare gli introiti. Un po' bisogna per forza mettere da parte, sia per avere un cuscino di sicurezza (mi pare si dica così), sia appunto per investire (per poi magari diventare ricchi e vivere meglio, non per avere tanti soldi senza mai usarli!).
Ma se una spesa bisogna farla, la si fa.
Se lavoro o se comunque guadagno e ho dei soldi, perché non devo spenderli, quando vengono usati per qualcosa di utile e magari anche di bello?
Quindi alla fine ecco che uno che ha un budget annuale di 30.000 euro, potrebbe dire:
non metto da parte 25.000 euro, e neanche spendo 30.000 euro, ma faccio una cosa sensata, del tipo: spendo 15.000 euro ogni anno per vivere decentemente/bene secondo i miei gusti e le mie necessità, gli altri 15.000 li investo, oppure ne investo 15 e 5 li tengo fermi per eventuali spese extra.
Non penso ci voglia tanto.
Eppure conosco persone che spendono tutto ciò che incassano perché devono godersi la vita o perché non ne possono fare a meno, come se comprassero sempre e solo beni di prima necessità, quando invece comprano tante cavolate accumulando non soldi ma roba.
Preferisco accumulare soldi e non roba, in modo poi da poterli spendere per cose sensate e per cambiare vita.
Morale della favola:
sì al risparmio, ma che abbia un fine e che non limiti le proprie necessità!
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