Secondo voi è giusto che il VAR venga chiamato in causa per situazioni di fuorigioco alquanto dubbie, su cui si potrebbe tranquillamente sorvolare poiché si sta parlando di millimetri o al massimo di centrimetri?
Perché i dirigenti, allenatori e calciatori possono sbagliare senza possibilità di ripetere scelte, tecniche e azioni, mentre gli arbitri devono essere artificialmente aiutati con lo scopo di raggiungere un'illusoria perfezione che, infatti, non viene sempre ricercata?
Capisco e apprezzo la volontà di avere dei risultati il più legamente veritieri, ma allora perché l'opzione del Video Assistant Referee non viene esercitata in tanti altri casi, come ad esempio per certi possibili falli in area di rigore?
Faccio due esempi concreti e recentissimi:
in Torino - Roma 0-1 di domenica 19 agosto 2018, è stato annullato per pochi cm un gol a Iago Falqué, dopo una bella azione granata. Nella stessa partita, però, il VAR non è stato utilizzato per una spinta del difensore romanista Fabio ai danni dello spagnolo.
Allora, io mi chiedo, il VAR davvero ci aiuta ad ottenere il risultato più giusto possibile, eliminando i naturali errori arbitrali? Secondo me no, perché viene utilizzato evidentemente a singhiozzo (anche se qui devo esclamare "per fortuna!", altrimenti le partite non finirebbero più).
C'è da fare un'ulteriore rilevazione: questa tecnologia viene usata soltanto in Serie A. Perché le categorie italiane inferiori devono farne a meno? Dalla Serie B in giù ce ne dobbiamo fregare della correttezza delle scelte arbitrali? Considerando che poi alcune squadre saliranno nella massima serie, direi di no.
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