Ieri c'è stato l'esordio italiano di DAZN, società tedescha che, scusate l'ignoranza, non so che esperienza abbia nelle trasmissioni in streaming.
Il debutto è stato indecoroso, ma ciò era prevedibile.
Indecoroso perché molte persone (io non ce l'ho quindi non so dirvi) si sono lamentate di uno streaming che andava a singhiozzo, con svariate interruzioni, ecc.
Ciò è dipeso dal fatto che DAZN si fonda appunto sulla connessione ad Internet. E questo non va bene per una serie di motivi:
1) più persone si collegano ad un sito, più questo risponde a rilento (certo, dipende dal server)
2) l'Italia è famosa per il digital divide, ovvero per avere tante persone (ora non so quantificarle, ma basta fare una ricerca veloce per scoprire qualche dato) con una connessione lenta e antiquata
3) con DANZ, molti anziani appassionati e tifosi di calcio vengono completamente TAGLIATI fuori: se infatti prima potevano acquistare un decoder da collegare al TV, ora devono per forza avere e sapere usare uno strumento più sofisticato come uno smartphone, un tablet, un PC, ecc., con tutti i vari problemi che questi si portano appresso, dalla durata della batteria, all'inserimento di username e password, ai possibili e innumerevoli problemi che hanno i vari computer e che magari questi anziani si trovano ad affrontare per la prima volta senza conoscere la mitica combo ctrl+alt+canc.
Insomma, per me DANZ può benissimo chiudere adesso!
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