Il VAR è un sistema che consente di rilevare errori e sviste arbitrali per ristabilire oggettività e imparzialità.
Il problema del VAR, come spiegato da Buffon, consiste nell'interrompere per un tempo indeterminato la partita, dando ad esempio rigori che nessuno, o pochi, reputavano certi.
Io la penso così: così come ci sono giocatori, allenatori e dirigenti che sbagliano, perché gli arbitri non hanno più il diritto di sbagliare e devono essere invece corretti dalla "moviola in campo"?
Non si sa quanto possa durare questa pausa, perché l'arbitro ferma l'azione (magari scatenando l'ira di qualche giocatore per aver interrotto un'ottima azione), ascolta l'auricolare e poi eventualmente, su suggerimento degli arbitri incollati al monitor, corre a bordo campo a vedere il monitor.
In certi casi la VAR sicuramente serve, ma perchè usarla solo in certi frangenti? Alle volte basta anche assegnare per errore un calcio d'angolo, anzichè un rigore, per cambiare le sorti di una partita! Come potete capire e/o immaginare, non ci sono solo talune azioni importanti e dubbie da rivedere.
Non condivido il fatto che una partita di SERIE A possa utilizzare la VAR, mentre le categorie inferiori no. Perchè questa disparità? Se davvero serve a garantire giustizia, perchè le serie minori devono continuare a vivere tra sbagli clamorosi ed eventuali intrallazzi?
Ma soprattutto, perchè la VAR non ha notato il fuorigioco del giocatore del Genoa durante Genoa-Juventus 2-4 del 26 agosto 2017? Misteri!
Se volete farvi una cultura sulla VAR, andate nel blog dell'ex arbitro Luca Marelli.
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