Il 21 agosto 2017 è morto, a 86 anni, l'ex di Consob, Montedison, Telecom (diede il via alla privatizzazione), Inter (sedette nel cda), FIGC e FIAT, Guido Rossi.
Lui, proprio lui, l'artefice dell'insulsa assegnazione dello Scudetto 2006 all'Inter, a fronte della penalizzazione e retrocessione della fantastica Juventus di Del Piero e Capello.
I bianconeri non hanno mai avuto bisogno di aiutini e non hanno mai pagato gli arbitri, con la rosa di cui disponevano, non avevano certo bisogno di corrompere chichessia. A distanza di anni questo è stato poi accertato: la Juventus non aveva rubato, non a caso Andrea Agnelli sta aspettando un maxi-risarcimento multimilionario proprio da parte della FIGC.
Venendo alla stretta attualità, ci sono persone, tifosi juventini, che hanno insultato questo personaggio, ottenendo in risposta commenti piccati da parte soprattutto di quelli interisti.
Se è sbagliato sfottere un morto o esultare per la morte di qualcuno a causa del calcio, lo è altrettanto inveire verso i morti dll'Heysel (Juventus) o di Superga (Torino), così come è assurdo lanciare scooter dagli spalti e picchiare qualcuno perché ha chiesto di abbassare un bandierone (Inter). Per non parlare delle furbate dell'Inter tra plusvalenze con i cuginetti del Milan (primi anni 00), passaporti falsi e telefonate di Facchetti.
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