Dopo Totti che disse di essersi meritato il sudato contratto da 5 milioni e passa di Euro a stagione da ultra 35enne (assurdo!), e che solo grazie a questi soldi continuò e continua ad essere la bandiera della Roma (a differenza di Del Piero che accettò un contratto annuale da 1 milione di Euro), ora è la volta di De Rossi che a 28 anni, quasi 29, aspetta ancora di prendere le redini della squadra divenendone capitano (ma Totti si ritirerà a quasi 41, gulp!), ma che intanto ha prolungato di 5 anni il suo contratto con la Roma, incassando, per ogni anno, 5 milioni e 500 milioni di Euro a stagione.
Nonostante questa cifra, così gigantesca da poter essere facilmente definita come unica chiave del prolungamento, Daniele De Rossi ha affermato di non poter giocare per alcuna altra squadra, e qui si potrebbe tornare al discorso appena fatto sul contratto della bandiera Del Piero..
Altra considerazione: finchè la Roma e i suoi calciatori simbolo, non oseranno staccarsi per tentare nuove strade, entrambi rimaranno dei "provinciali" che pensano che il mondo inizi e finisca a Roma. Cosa da sempre avvertita durante i derby e alla fine di ogni stagione, quando la cosa più importante non era e non è vincere lo scudetto o portare a casa una coppa, bensì posizionarsi al di sopra dei rivali storici della stessa città.
Inutile credere alle favole, De Rossi ha firmato perchè all'incirca, sulla carta, c'erano gli stessi soldi che gli avrebbe offerto il Man City (diciamolo chiaramente: non è un top player, e non può pretendere di più; pensate che 11 anni fa Ronaldo prendeva 6 miliardi l'anno (fonte: Guerin Sportivo 1998), ovvero 3 milioni di Euro, ma all'Inter fra sponsor e magliette fece guadagnare 10 volte tanto! Non critico De Rossi, ma il sistema che è sempre più slegato e che presto scoppierà grazie ai conti in rosso, basti pensare ai super stipendi di gente mediocre che gioca nel Milan come Flamini, 4 milioni e mezzo), parlare di bandiere e altre favolette, appunto, distorce la realtà.
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