Ieri Milan-Napoli, 0-0.
Nel 2° tempo ecco quello che non accadeva da un po', ovvero un gesto violento dell'attaccante Ibrahimovic verso il difensore partenopeo Salvatore Aronica, gesto che Ibra non commetteva da quasi un anno (marzo 2011), quando sferrò da dietro, da vero vigliacco, per non farsi vedere nè dalla sua vittima prescelta nè dall'arbitro, un bel pugno sul costato di un difensore del Bari, tale Marco Rossi.
Questa volta, Ibra, ha tirato uno schiaffo, ma non da dietro, anche se la vigliaccheria rimane, infatti ha pensato bene di far finta di abbracciare Nocerino per poi rifilare quella "stoccata" al difensore avversario. Anche questa volta, dunque, non ha affrontato di petto la situazione, ma s'è nascosto - usando un compagno, che poi per ripicca ha subito un controschiaffetto di Aronica - conscio del suo vile gesto da tamarro.
Noi non eravamo in campo, ma pur sapendo che i difensori molte volto possono provocare, è ovvio che la gente si concentri sul gesto più eclatante, sul gesto più visibile fra tutti quanti, ovvero il pugno e lo schiaffo. Se è il caso di darli, li si diano, ma non da vigliacchi!
E il suo procuratore, il famoso e discusso Raiola, non poteva di certo esimersi dal dire la sua, bah.
Ecco il verdetto della Lega: 3 giornate di squalifica. E il Milan pronto a fare ricorso, "complimenti", cosa già avvenuta proprio un anno fa quando i rossoneri riuscirono ad abbassare le giornate di squalifica, passando dalle fatidiche 3 a sole 2.
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