Cari amici,
in questi primi giorni di agosto, abbastanza confusi, sto ripensando alle origini di questa mia attività bettistica.
Nell'ormai lontano 2013, a gennaio, iniziai per la prima volta a fare le mie prime scommesse.
Il primo mese si concluse con uno strepitoso profitto di ben 66 centesimi ahahah
Ma a fine maggio... booom, +2.000 euro e passa!
Tutto grazie ai miei pronostici prematch e puntate prematch senza alcun intervento live.
Non voglio certo tornare a quei tempi, in cui passavo interi pomeriggi a districarmi tra stats di qua e di là, in cui pensavo a quali doppie o triple fare (facevo già alcune singole, eh).
Però voglio ricordare quel periodo perché anche a fronte delle iniziali difficoltà non mollai mai e proseguii lungo la strada del mio esperimento bettistico, senza alcuna esperienza e formazione! Semplicemente avevo notato che un mio amico sbagliava le sue lenzuolate a causa di pochi risultati. Eliminando partite tra squadre sconosciute e risultati assurdi, ecco che le probabilità di guadagno aumentavano.
E così è stato.
WHAT A GOAT!
Certo, ci furono poi alti e bassi, ricordo ancora l'ansia che provavo al sabato pomeriggio ascoltando per radio le telecronache delle partite di Serie B ahah
D'estate, poi, col ridursi dei palinsesti, ecco che inizialmente ebbi l'idea di fare soltanto 1 scommessa al giorno. Questa pulizia di intenti la trovai e la trovo tutt'ora ideale.
Meglio poco, ma fatto bene e con calma.
Negli ultimi tempi ho operato davvero tanto, anzi troppo. 51 operazioni nei primi 7 giorni di agosto. Non posso proseguire certo così. Devo scegliere bene gli orari e le partite.
Comunque questo post serve anche per farvi capire come i risultati li si ottengano con la costanza, col mettere le mani in pasta, non passando il tempo tra fogli excel, acquistando corsi o cose simili. Bisogna avere un'idea, provare, sbagliare, cadere e rialzarsi ancora più forti di prima, insistere, fare cose semplici da poter replicare ogni giorno, darsi degli obiettivi.
Leggevo in un mio vecchio post che il mio obiettivo futuro era quello di passare da 2.000 a 20.000 euro l'anno. Gianniiii, l'ottimismo è il profumo della vita! Il bello è che ci pensavo senza però capire come farcela. Nel senso che all'epoca non ragionavo con le percentuali, però al crescere della cassa, un po' aumentavo il rischio. Ad esempio da 15 ero passato a 50.
Se ora sono un po' confuso, rivedendo e ripensando alla mia esperienza, devo per forza proseguire con l'animo sereno, per farlo però devo ripulire il cervello da tutte le schifezze o robe astruse che vedo su YT. Iniziai da solo e proseguirò solo con le mie idee. Gli altri facciano quello che meglio credano. Ne ho viste davvero di ogni. Gente con la voce rauca rovinata dal fumo che si destreggiava tra martingale, antimartingale, altre cose con nomi che non ricordo (non me n'è mai fregato nulla), successioni di Fibonacci (forse, non lo posso giurare ahah), grafici e formule di tutti i tipi, sempre lì a capire come fare per guadagnare.
Gente che cerca di darsi fiducia, contegno e coraggio grazie alle formulette. Mah. La sicurezza e la certezza non è propria di questo mondo. Non possiamo pensare che sia tutto sotto il nostro controllo. Il bello è proprio il fatto che possa capitare di tutto, e noi dobbiamo essere svegli per cogliere le occasioni del momento, che possono benissimo andare contro ogni statistica, anche perché questa è relativa al passato e la statistica è destinata ad aggiornarsi sempre.
Non capisco la complessità, perché guadagnare è molto semplice.
C'è una partita interessante? Sì. C'è una favorita? Sì. La quota di un segno che probabilmente sarà quello finale è goduriosa? Sì. Allora si entra lì. Cosa c'è di complicato? Booooh!
Secondo me molte persone devono complicare la faccenda e la loro vita, perché sono convinte che solamente i super tecnici maggiormente istruiti siano degni di ricevere lauti stipendi. Ma qui stiamo parlando di tante, piccole, brevi speculazioni legate al calcio, non di costruire una centrale nucleare.