Fabio Capello, incurante della netta decisione della F.A. inglese di togliere la fascia di capitano della nazionale inglese a John Terry, reo di aver rivolto ingiuriose frasi razziste verso un avversario in campionato, ha scelto invece la presunzione d'innocenza fino a prova a contraria, fino a quando cioè la giustizia ordinaria non condannerà il giocatore.
Scontro fra titani, ma Capello alla fine ha ceduto e s'è dimesso.
Forse sentiva un profumino invitante di soldi provenire da Moratti? eheh
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giovedì, febbraio 09, 2012
mercoledì, febbraio 08, 2012
Due nuovi acquisti di diversa..fattura
Addentriamoci per qualche secondo nel calcio inglese, dove ci son stati almeno 2 trasferimenti che interessano da vicino gli italiani.
Sto parlando del ritorno dell'ex juventino Thierry Henry all'Arsenal e del ritorno, in questo caso semplicemente in Inghilterra, di Djibril Cissè, ex Lazio, ora passato al QPR.
Guardate che differenza:
il primo, storica bandiera dell'Arsenal, è tornato a Londra per giocare per 2 soli mesi in prestito, per poi tornare negli U.S.A. (dove giocare per i N.Y. Red Bulls; se qua gli stadi privati prendono il nome dello sponsor principale della squadra proprietaria, là addirittura gli sponsor danno il nome alle squadre e sugli spalti la gente sventola le bandiere dello sponsor, assurdo, triste..orwelliano!), giusto per tenersi in forma e rivivere e regalare vecchie emozioni e, intanto, ha già fatto 2 gol in 100 minuti, mica male per uno dato per bollito già 3-4 anni fa!
Il secondo, invece, comprato per 5 milioni di Euro, ovvero la stessa cifra scucita la scorsa estate dalla Lazio, quindi come se il giocatore in questa stagione non si fosse svalutato, per ora ha fatto solo piangere gli inglesi, infatti non ha fatto in tempo a scendere in campo che è stato espulso..
Sto parlando del ritorno dell'ex juventino Thierry Henry all'Arsenal e del ritorno, in questo caso semplicemente in Inghilterra, di Djibril Cissè, ex Lazio, ora passato al QPR.
Guardate che differenza:
il primo, storica bandiera dell'Arsenal, è tornato a Londra per giocare per 2 soli mesi in prestito, per poi tornare negli U.S.A. (dove giocare per i N.Y. Red Bulls; se qua gli stadi privati prendono il nome dello sponsor principale della squadra proprietaria, là addirittura gli sponsor danno il nome alle squadre e sugli spalti la gente sventola le bandiere dello sponsor, assurdo, triste..orwelliano!), giusto per tenersi in forma e rivivere e regalare vecchie emozioni e, intanto, ha già fatto 2 gol in 100 minuti, mica male per uno dato per bollito già 3-4 anni fa!
Il secondo, invece, comprato per 5 milioni di Euro, ovvero la stessa cifra scucita la scorsa estate dalla Lazio, quindi come se il giocatore in questa stagione non si fosse svalutato, per ora ha fatto solo piangere gli inglesi, infatti non ha fatto in tempo a scendere in campo che è stato espulso..
martedì, febbraio 07, 2012
Krasic torna in Russia
Milos Krasic, giunto in Italia dalla Russia (Cska Mosca) nell'estate 2010 per sostituire nel cuore dei tifosi juventini il campione Pavel Nedved, a cui è accomunato dalla capigliatura e dalla posizione in campo (e poco altro..), probabilmente, dopo voci che lo volevano alla Lazio o al Tottenham, tornerà proprio nelle fredde terre ex sovietiche per giocare con lo Zenit di San Pietroburgo allenato da Luciano Spalletti.
Lo Zenit offre, secondo Euronews, 10 milioni di Euro, mentre la Juve ne chiede 15.
lunedì, febbraio 06, 2012
Calciopoli: rubavano tutti
Luciano Moggi?
Il processo Calciopoli è partito ed è proseguito prendendo un'unica strada, eppure "Big Luciano" non fu l'unico ad intrattenere discussi rapporti d'amicizia interessata con gli arbitri.
Inoltre, Moggi non agiva su ordini della società Juventus, ma in modo autonomo, anche per conquistare fette di mercato per la sua agenzia Gea.
E quindi, secondo i giudici, lo scudetto del 2005, alla fin-fine, era valido, visto gli intrallazzi anche di altre big e visto che non ci sono prove schiaccianti contro la Juventus, ad esempio tangenti ad arbitri e designatori (tra l'altro i sorteggi degli arbitri sembrano essere avvenuti in totale regolarità) e minacce ad arbitri (famosa la bufala di Paparesta rinchiuso negli spogliatoi dove avrebbe subito minacce).
La Juve potrà tornare a sfoggiare bandiere col numero 29, ovvero il numero degli scudetti italiani conquistati nella sua storia?
Come scrive un commentatore del quotidiano Tuttosport, "è stato condannato perchè faceva meglio di altri quello che facevano tutti"..
Il processo Calciopoli è partito ed è proseguito prendendo un'unica strada, eppure "Big Luciano" non fu l'unico ad intrattenere discussi rapporti d'amicizia interessata con gli arbitri.
Inoltre, Moggi non agiva su ordini della società Juventus, ma in modo autonomo, anche per conquistare fette di mercato per la sua agenzia Gea.
E quindi, secondo i giudici, lo scudetto del 2005, alla fin-fine, era valido, visto gli intrallazzi anche di altre big e visto che non ci sono prove schiaccianti contro la Juventus, ad esempio tangenti ad arbitri e designatori (tra l'altro i sorteggi degli arbitri sembrano essere avvenuti in totale regolarità) e minacce ad arbitri (famosa la bufala di Paparesta rinchiuso negli spogliatoi dove avrebbe subito minacce).
La Juve potrà tornare a sfoggiare bandiere col numero 29, ovvero il numero degli scudetti italiani conquistati nella sua storia?
Come scrive un commentatore del quotidiano Tuttosport, "è stato condannato perchè faceva meglio di altri quello che facevano tutti"..
De Rossi: 5,5
Dopo Totti che disse di essersi meritato il sudato contratto da 5 milioni e passa di Euro a stagione da ultra 35enne (assurdo!), e che solo grazie a questi soldi continuò e continua ad essere la bandiera della Roma (a differenza di Del Piero che accettò un contratto annuale da 1 milione di Euro), ora è la volta di De Rossi che a 28 anni, quasi 29, aspetta ancora di prendere le redini della squadra divenendone capitano (ma Totti si ritirerà a quasi 41, gulp!), ma che intanto ha prolungato di 5 anni il suo contratto con la Roma, incassando, per ogni anno, 5 milioni e 500 milioni di Euro a stagione.
Nonostante questa cifra, così gigantesca da poter essere facilmente definita come unica chiave del prolungamento, Daniele De Rossi ha affermato di non poter giocare per alcuna altra squadra, e qui si potrebbe tornare al discorso appena fatto sul contratto della bandiera Del Piero..
Altra considerazione: finchè la Roma e i suoi calciatori simbolo, non oseranno staccarsi per tentare nuove strade, entrambi rimaranno dei "provinciali" che pensano che il mondo inizi e finisca a Roma. Cosa da sempre avvertita durante i derby e alla fine di ogni stagione, quando la cosa più importante non era e non è vincere lo scudetto o portare a casa una coppa, bensì posizionarsi al di sopra dei rivali storici della stessa città.
Inutile credere alle favole, De Rossi ha firmato perchè all'incirca, sulla carta, c'erano gli stessi soldi che gli avrebbe offerto il Man City (diciamolo chiaramente: non è un top player, e non può pretendere di più; pensate che 11 anni fa Ronaldo prendeva 6 miliardi l'anno (fonte: Guerin Sportivo 1998), ovvero 3 milioni di Euro, ma all'Inter fra sponsor e magliette fece guadagnare 10 volte tanto! Non critico De Rossi, ma il sistema che è sempre più slegato e che presto scoppierà grazie ai conti in rosso, basti pensare ai super stipendi di gente mediocre che gioca nel Milan come Flamini, 4 milioni e mezzo), parlare di bandiere e altre favolette, appunto, distorce la realtà.
Nonostante questa cifra, così gigantesca da poter essere facilmente definita come unica chiave del prolungamento, Daniele De Rossi ha affermato di non poter giocare per alcuna altra squadra, e qui si potrebbe tornare al discorso appena fatto sul contratto della bandiera Del Piero..
Altra considerazione: finchè la Roma e i suoi calciatori simbolo, non oseranno staccarsi per tentare nuove strade, entrambi rimaranno dei "provinciali" che pensano che il mondo inizi e finisca a Roma. Cosa da sempre avvertita durante i derby e alla fine di ogni stagione, quando la cosa più importante non era e non è vincere lo scudetto o portare a casa una coppa, bensì posizionarsi al di sopra dei rivali storici della stessa città.
Inutile credere alle favole, De Rossi ha firmato perchè all'incirca, sulla carta, c'erano gli stessi soldi che gli avrebbe offerto il Man City (diciamolo chiaramente: non è un top player, e non può pretendere di più; pensate che 11 anni fa Ronaldo prendeva 6 miliardi l'anno (fonte: Guerin Sportivo 1998), ovvero 3 milioni di Euro, ma all'Inter fra sponsor e magliette fece guadagnare 10 volte tanto! Non critico De Rossi, ma il sistema che è sempre più slegato e che presto scoppierà grazie ai conti in rosso, basti pensare ai super stipendi di gente mediocre che gioca nel Milan come Flamini, 4 milioni e mezzo), parlare di bandiere e altre favolette, appunto, distorce la realtà.
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