Eljero Elia, acquistato a suon di bigliettoni dall'Amburgo la scorsa estate, non ha praticamente mai visto il campo (4 partite in campionato, per un totale di 97 minuti, mentre in una sola partita in un Bundesliga, quest'anno, ha già totalizzato 90 minuti, sigh!), non perchè scarso (è un nazionale olandese!), ma perchè semplicemente il buon uomo di Antonio Conte non lo vedeva e neanche gli parlava. Mai!
Come se non bastasse, la Juventus avrebbe regalato ad ogni tesserato della prima squadra una Ferrari e 200 mila euro (così, giusto perchè c'è crisi..), a tutti tranne che a lui. Bisogna vedere se sia vero, sarei curioso di capire se anche gente come Martinez e Iaquinta li abbiano ricevuti. Questi premi non li ha ricevuti, perchè la Juventus lo avrebbe ricattato dicendogli pressapoco così: "O i premi (e la prossima stagione continui a marcire in tribuna o in una squadretta) o il tuo amato Werder Brema!"
Non è la prima volta che la Juve (così come tanti altri club) si comporta così, già anni fa si parlava di un ricatto di Moggi fatto a Grabbi, ex promessa messasi poi in luce col Modena e con la Ternana. Oppure si pensi al recente sgarbo fatto ad Amauri: il brasiliano volle giocarsi un posto da titolare allenandosi con serietà, la società invece decise in modo unilaterale di sbolognarlo in prestito. Risultato: Amauri confinato neanche in tribuna, ma a casa!
Ma lo stile Juve lo abbiamo visto proprio oggi: la Fiorentina ormai era certa di avere acquistato Berbatov, quando all'improvviso si sono materializzati i veri e propri disperati dirigenti bianconeri (che non sono riusciti ad acchiappare nessun attaccante presente nella loro lista dei papabili top player) che hanno furbescamente anticipato i viola, porgendogli un contratto più remunerativo.
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mercoledì, agosto 29, 2012
lunedì, febbraio 06, 2012
Calciopoli: rubavano tutti
Luciano Moggi?
Il processo Calciopoli è partito ed è proseguito prendendo un'unica strada, eppure "Big Luciano" non fu l'unico ad intrattenere discussi rapporti d'amicizia interessata con gli arbitri.
Inoltre, Moggi non agiva su ordini della società Juventus, ma in modo autonomo, anche per conquistare fette di mercato per la sua agenzia Gea.
E quindi, secondo i giudici, lo scudetto del 2005, alla fin-fine, era valido, visto gli intrallazzi anche di altre big e visto che non ci sono prove schiaccianti contro la Juventus, ad esempio tangenti ad arbitri e designatori (tra l'altro i sorteggi degli arbitri sembrano essere avvenuti in totale regolarità) e minacce ad arbitri (famosa la bufala di Paparesta rinchiuso negli spogliatoi dove avrebbe subito minacce).
La Juve potrà tornare a sfoggiare bandiere col numero 29, ovvero il numero degli scudetti italiani conquistati nella sua storia?
Come scrive un commentatore del quotidiano Tuttosport, "è stato condannato perchè faceva meglio di altri quello che facevano tutti"..
Il processo Calciopoli è partito ed è proseguito prendendo un'unica strada, eppure "Big Luciano" non fu l'unico ad intrattenere discussi rapporti d'amicizia interessata con gli arbitri.
Inoltre, Moggi non agiva su ordini della società Juventus, ma in modo autonomo, anche per conquistare fette di mercato per la sua agenzia Gea.
E quindi, secondo i giudici, lo scudetto del 2005, alla fin-fine, era valido, visto gli intrallazzi anche di altre big e visto che non ci sono prove schiaccianti contro la Juventus, ad esempio tangenti ad arbitri e designatori (tra l'altro i sorteggi degli arbitri sembrano essere avvenuti in totale regolarità) e minacce ad arbitri (famosa la bufala di Paparesta rinchiuso negli spogliatoi dove avrebbe subito minacce).
La Juve potrà tornare a sfoggiare bandiere col numero 29, ovvero il numero degli scudetti italiani conquistati nella sua storia?
Come scrive un commentatore del quotidiano Tuttosport, "è stato condannato perchè faceva meglio di altri quello che facevano tutti"..
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