Titolo forte, lo so, ma in questi giorni sto facendo una riflessione molto interessante a riguardo.
Sono solito dire che prima di tutto bisogna risparmiare per poi investire.
Ma... c'è un ma.
Questo ma riguarda il mancato interesse della persona media nei confronti della gestione dei propri soldi.
A guadagnare qualcosa e a risparmiare qualcosina sono + o - capaci tutti. Basta lavorare, andare al discount, comprare un'auto usata, et voilà.
Ma chi lavora sudando tutto il giorno non è/diventa ricco. Anche soltanto i benestanti sono pochi...
E una volta che si è risparmiato, che fine fanno quei soldi messi da parte? Qual è lo scopo di tenerli lì fermi o dati in gestione attiva alla banca o ad altri enti/società?
Se i risparmi sono pochi, non si può certo pensare di cambiare vita affidandoli a chi prende belle commissioni e i cui rendimenti sono spesso molto bassi e inferiori ai vari indici.
Per cui bisogna sapere cosa fare dei propri soldi, ancora prima di averli risparmiati, perché poi quando si arriva a tot euro, che si fa? Il rischio è quello di spenderli tutti per togliersi delle voglie consumistiche che portano al nulla assoluto.
Per me lo scopo del risparmio può consistere nella possibilità di avere sempre più soldi per poter poi essere libero, quindi non dovermi preoccupare di andare a lavoro (o trovarne uno) e di pagare le bollette, il cibo, così come di poter andare a vivere dove preferisco.
Già ora sono molto fortunato perché abito in un appartamento di famiglia per il quale non ho mai dovuto scucire un euro. Se penso che la maggior parte delle persone deve lavorare per pagarsi il mutuo sto male per loro. Non li reputo dei poveretti o altro, ma anzi gli sto proprio vicino empaticamente e trovo tutto ciò assurdo perché va contro la vita, nel senso che uno dovrebbe lavorare per poter vivere sempre meglio, invece vedo gente che fatica, ma non gli cambia mai niente e anzi, appena succede qualcosa di brutto (ad es. una spesa medica o una riparazione) sono in crisi, nonostante lo stipendio sicuro.
Quindi bisogna per forza sapere dove mettere i propri risparmi, come farli fruttare e avere un'idea di quanto possa rendere i vari investimenti passivi in Borsa.
Certo, i risultati del passato non sono garanzia di ottimi rendimenti futuri, però se X ha reso l'8%, mentre Y mi garantisce solo il 2,5%, mi pare ovvio che se voglio arricchirmi opterò per la prima opzione, nonostante la 2^ mi dia più garanzie (oggi in Posta ho visto alla veloce una proposta con quell'interesse...forse è un loro conto deposito).
Morale della favola:
sia quando guadagnate da un lavoro tradizionale, sia quando risparmiate e magari investite, dovete per forza avere uno scopo o più scopi, molto più grandi delle piccole spese e preoccupazioni quotidiane.
Se avete un'idea, uno scopo, allora vi verrà naturale investire bene per diventare sempre più ricchi ed essere liberi.
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