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martedì, febbraio 28, 2012

Bonucci infangato, Totti intoccabile?

Calcioscommesse.

Dopo Doni, ecco un altro nome importante, quello di Bonucci, difensore della Juventus, coinvolto nell'inchiesta perchè ai tempi del Bari "non poteva non sapere".
Leggete questo articolo su Repubblica, al fondo si parla di una combine fra Roma e Lecce a favore di chi scommise "over". Bene, viene trascritta una parte d'intercettazione in cui si parla del "capitano giallorosso" che garantì a Corvia il risultato over, ma il nome del capito, cioè Totti, su questo giornale non viene fatto.
Ah, ovviamente il risultato fu un bell'over, 2-2.

Complimenti.
Perchè Bonucci sì e Totti no?

sabato, febbraio 25, 2012

Lo stile Milan continua a mietere vittime

L'anno scorso ci fu il pugno sferrato, da dietro, da Ibrahimovic al difensore Marco Rossi.

Quest'anno, ancora Ibrahimovic protagonista, con l'ormai famosissimo schiaffo rifilato a Salvatore Aronica, previa "mimetizzazione" dietro a Nocerino.

Questa sera, un'altra vittima di questo stile Milan (difeso o giustificato dalla società, d'altronde con a capo Berlusconi cosa si può pretendere?), ovvero Marco Borriello colpito sullo sterno/stomaco con un pugno dall'ex compagno di squadra Mexes che, proprio come Zlatan un anno fa, l'ha tirato da dietro, da vile.
In questo caso, purtroppo, l'arbitro e i suoi assistenti non se ne sono accorti e quindi il rude e vigliacco difensore ha potuto continuare a giocare come se nulla fosse. Per fortuna esiste la prova Tv!

Da ricordare un altro bruttissimo gesto, ovvero la serie di pugni rifilata da Muntari a Lichsteiner a seguito di una vistosa trattenuta di quest'ultimo a cui però è assurdo reagire con fare da delinquente di strada.

Inutile raccontare le "diatribe" avvenute a fine gara fra, ad esempio, Ambrosini e Chiellini e Galliani e Conte, come se l'arbitro fosse un tesserato della Juve e avesse sbagliato solo per favorire la Juve, quando invece ha favorito anche il Milan, e come se un 2-0 non fosse ribaltabile (ogni settimana invece ne abbiamo di esempi così!).

Arshavin torna in russia

L'Arsenal, da un po' di tempo gioca fra alti e bassi, non poteva non disfarsi, almeno momentaneamente di un calciatore ultimamente discontinuo e che dovrebbe invece giocare ad alti livelli con continuità.

Stiamo parlando di Arshavin, messosi in luce ad Euro 2008, comprato nel 2009 per 13 milioni di Euro e ora dato in prestito allo Zenit di Spalletti. Speriamo rinasca!

La rovente panchina nerazzurra

Durante una conferenza stampa, l'attuale allenatore dell'Inter, Claudio Ranieri, s'è detto sicuro di restare alla guida della squadra nerazzurra, nonostante il succedersi di ben 4 allenatori in 1 anno e mezzo.

Normale, da parte sua, professare ottimismo, ma la storia recente della squadra presieduta da Massimo Moratti è caratterizzata, oltre che da faraonici acquisti e stipendi per dei nuovi calciatori (ora si è un po' calmato, ma i bidoni continuano ad arrivare: Castaignos, Zarate, Jonathan, un Forlan che non è più lui, ecc.), da un irrefrenabile ricerca dell'allenatore che sappia posizionare perfettamente in campo i vari campioni, veri o presunti che siano.
Quest'anno, oltre a Forlan che ha avuto problemi fisici, è stato Sneijder a non trovare una giusta posizione e anche per questo si parla di un addio di Ranieri, i cui schemi non combaciano coi desideri e le caratteristiche del fantastista olandese.

Dicevamo del nervoso avvicendarsi di molti allenatori, vediamo le annate più burrascose.
1995/96, primo anno morattiano: 3 allenatori (Ottavio Bianchi, Luis Suarez e Roy Hodgson, quello famoso per aver mandato via Roberto Carlos);
1998/99: 4 allenatori (Luigi Simoni, Mircea Lucescu, Luciano Castellini - già mister nel 1996/97 - e nuovamente Roy Hodgson);
2003/2004: 3 allenatori (Hector Cuper, Corrado Verdelli, Alberto Zaccheroni);
2010/2011 e 2011/2012: 4 allenatori (Rafael Benitez, Leonardo, Gian Piero Gasperini, Claudio Ranieri - in bilico! -)

Come potete notare, è difficile che un allenatore possa lavorare con serenità in questa società. Moratti sembra il fratello di Zamparini!
Dal 2004 al 2010 le acque s'erano calmate grazie a Mancini e a Mourinho, ma perchè erano e sono dei fuoriclasse, persone e personaggi che sanno farsi benvolere o rispettare davvero da tutta la squadra.

venerdì, febbraio 24, 2012

Musi gialli con la maglia gialla

Ieri stavo leggendo un vecchio numero del Guerin Sportivo in cui si parlava del numero esorbitante di calciatori (o presunti tali) stranieri nel campionato italiano di Serie A "piovuti dal cielo" (uh) dalla stagione '96/'97, cosa che destabilizzò il sistema, visto che molti calciatori italiani che giocavano in A dovettero scendere di categoria per trovare posto, vista la mania dell'epoca - e attuale - di ingaggiare a parametro zero un fracco di stranieri comunitari senza alcun problema (ma non c'era e non c'è alcun problema neanche con gli extracomunitari: se infatti provengono dal Sud-America, è facile trovare qualche lontano parente europeo o, se proprio non si trova niente di meglio, falsificare i passaporti come fecero gli onesti dell'Inter..).

Negli stessi istanti stavo pensando al Parma "guidato" da Giovinco, piccolo fantasista nato a Torino e cresciuto nella Juventus che Ghirardi, il presidente del Parma, vorrebbe tenersi a vita.
Cosa pensavo precisamente? Che sicuramente questa società punta sugli italiani, meglio se giovano, pescandoli da qualche Primavera. Invece no, Primavera sì, forse, ma meglio se cinese.
Il motivo? Il calcio cinese è in espansione - ad esempio è stato recentemente ingaggiato Nicolas Anelka - ed entrarci fin dall'inizio del boom è una buona tattica di marketing. Non c'è altro motivo che i soldi che si prevedono di incassare o di risparmiare, ad esempio facendo arrivare calciatori promettenti, il cui ingaggio sarà sostenuto da imprese private cinesi che avranno in cambio uno spazio per pubblicizzarsi.

E i nostri calciatori devono espatriare andando in Polonia, Grecia, Romania, ecc.