MONDIALI 2014
Il 18 giugno si è disputata la partita tra il Camerun e la Croazia, finita col risultato di 0-4.
Secondo un giornale tedesco, la sconfitta degli africani (leoni indomabili?) è avvenuta per colpa di un giro di scommesse fraudolente, che avrebbe coinvolto ben 7 elementi!
Però..
Però, se andiamo su BETONEWS, vediamo come l'87% degli scommettitori legali avesse scelto anch'esso la vittoria della Croazia, ergo era un risultato pronosticabile e prevedibile, e quindi non penso che ci fosse tutto questo bisogno di corrompere dei giocatori. Sarebbe stato meglio corromperli per il risultato contrario, cioè il segno 1 quotato 5.90!
Il fatto è che probabilmente il corruttore (o i corruttori), hanno scommesso vagonate di banconote non tanto sulla vittoria della Croazia, quanto sul risultato esatto (0-4) e su cose più particolari come un'espulsione nel 1° tempo, fatto realmente avvenuto, anche se il giocatore che ha dovuto lasciare il campo era Alex Song che non penso abbia problemi economici avendo giocato all'Arsenal e al Barcellona.
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martedì, luglio 01, 2014
lunedì, giugno 30, 2014
Kakà, amore o portafoglio?
KAKA' LASCIA IL MILAN per la SECONDA VOLTA.
Il trequartista brasiliano di 32 anni si svincola dal Milan, per tornare a giocare con il Sao Paulo!
L'ex numer 22 lasciò una prima volta il Milan nel 2009, nell'estate in cui si affacciò dal balcone della sede rossonera con in mano la sua maglietta, illudendo i tifosi.
Poi di quel suo trasferimento s'è sempre pentito.
Finalmente, nel 2013, il ritorno a Milano dicendo: "Finalmente torno a casa".
Se Milano e il Milan è casa sua, perché tutta questa voglia di tornare... negli Stati Uniti d'America?
Avete capito bene, non ho scritto Brasile apposta, poiché se ora andrà a giocare con il Sao Paulo, lo farà soltanto temporaneamente come calciatore prestato dal nuovo club a stelle e strisce Orlando City, di proprietà degli arabi del Manchester City.
Qua gatta ci cova, che tradotto nel linguaggio dei calciatori vuol dire: Qua il portafoglio s'ingrossa!
Alla faccia dei sentimenti e del suo visetto da bravo ragazzo.
Kakà, sei OUT!
Il trequartista brasiliano di 32 anni si svincola dal Milan, per tornare a giocare con il Sao Paulo!
L'ex numer 22 lasciò una prima volta il Milan nel 2009, nell'estate in cui si affacciò dal balcone della sede rossonera con in mano la sua maglietta, illudendo i tifosi.
Poi di quel suo trasferimento s'è sempre pentito.
Finalmente, nel 2013, il ritorno a Milano dicendo: "Finalmente torno a casa".
Se Milano e il Milan è casa sua, perché tutta questa voglia di tornare... negli Stati Uniti d'America?
Avete capito bene, non ho scritto Brasile apposta, poiché se ora andrà a giocare con il Sao Paulo, lo farà soltanto temporaneamente come calciatore prestato dal nuovo club a stelle e strisce Orlando City, di proprietà degli arabi del Manchester City.
Qua gatta ci cova, che tradotto nel linguaggio dei calciatori vuol dire: Qua il portafoglio s'ingrossa!
Alla faccia dei sentimenti e del suo visetto da bravo ragazzo.
Kakà, sei OUT!
L'addio e le parole di Kakà
MILAN E KAKA', FINE DI UN AMORE
Kakà lascia per la seconda volta, e questa è per sempre, il Milan!
Torna nel suo Brasile, più precisamente nel suo Sao Paulo (in prestito dall'Orlando City..) che lo ha cresciuto e portato all'attenzione internazionale.
Queste le sue parole:
"Mi sono preso questi giorni di vacanza per pensare, ho sempre dichiarato di voler giocare un giorno in America e ora ho raggiunto l'accordo per giocare lì. Ora andrò in prestito al San Paolo e poi inizierò la mia avventura in America. L'Orlando city è una nuova squadra, con un bel progetto e ha un brasiliano come proprietario. Sono contento di tornare al San Paolo, è una grossa soddisfazione per me. La mia scelta non è legata al fatto che il Milan non gioca la Champions League, è un altro tipo di progetto. Non indosserò più la maglia numero 22, volevo lasciare questo segno anche ai tifosi del Milan. In Brasile credo che indosserò il numero 8 e poi in America il 10"
Kakà lascia per la seconda volta, e questa è per sempre, il Milan!
Torna nel suo Brasile, più precisamente nel suo Sao Paulo (in prestito dall'Orlando City..) che lo ha cresciuto e portato all'attenzione internazionale.
Queste le sue parole:
"Mi sono preso questi giorni di vacanza per pensare, ho sempre dichiarato di voler giocare un giorno in America e ora ho raggiunto l'accordo per giocare lì. Ora andrò in prestito al San Paolo e poi inizierò la mia avventura in America. L'Orlando city è una nuova squadra, con un bel progetto e ha un brasiliano come proprietario. Sono contento di tornare al San Paolo, è una grossa soddisfazione per me. La mia scelta non è legata al fatto che il Milan non gioca la Champions League, è un altro tipo di progetto. Non indosserò più la maglia numero 22, volevo lasciare questo segno anche ai tifosi del Milan. In Brasile credo che indosserò il numero 8 e poi in America il 10"
Chiellini perdona, Suarez chiede scusa
MONDIALI 2014
Chi non ricorda il morso di Suarez, non visto dall'arbitro, rifilato a Chiellini il 24 giugno?
Da subito ha fatto il giro del mondo, generando risate, sfottò, prime pagine e fotomontaggi, oltre ad una super squalifica per il bomber celeste!
Dopo qualche giorno però, la gravità del fatto è sfumata e Chiellini ha perdonato l'avversario affermando che la squalifica di 4 mesi è esagerata, a parere suo.
Oggi finalmente arrivano le dichiarazioni di Luis Suarez:
"Dopo alcuni giorni a casa con la mia famiglia ho avuto la possibilità di recuperare la calma e riflettere su quanto successo durante la partita Italia-Uruguay del 24 giugno 2014. Indipendentemente dalle polemiche e dalle dichiarazioni contraddittorie che ci sono state in questi giorni, tutto ciò senza aver voluto interferire nel buon cammino della mia selezione, la cosa certa è che il mio compagno di professione Giorgio Chiellini ha subito gli effetti di un morso, perciò: mi pento profondamente, chiedo perdono a Giorgio Chiellini e a tutta la famiglia del calcio, prometto che non ci sarà più un incidente come questo"
Chi non ricorda il morso di Suarez, non visto dall'arbitro, rifilato a Chiellini il 24 giugno?
Da subito ha fatto il giro del mondo, generando risate, sfottò, prime pagine e fotomontaggi, oltre ad una super squalifica per il bomber celeste!
Dopo qualche giorno però, la gravità del fatto è sfumata e Chiellini ha perdonato l'avversario affermando che la squalifica di 4 mesi è esagerata, a parere suo.
Oggi finalmente arrivano le dichiarazioni di Luis Suarez:
"Dopo alcuni giorni a casa con la mia famiglia ho avuto la possibilità di recuperare la calma e riflettere su quanto successo durante la partita Italia-Uruguay del 24 giugno 2014. Indipendentemente dalle polemiche e dalle dichiarazioni contraddittorie che ci sono state in questi giorni, tutto ciò senza aver voluto interferire nel buon cammino della mia selezione, la cosa certa è che il mio compagno di professione Giorgio Chiellini ha subito gli effetti di un morso, perciò: mi pento profondamente, chiedo perdono a Giorgio Chiellini e a tutta la famiglia del calcio, prometto che non ci sarà più un incidente come questo"
Postiga peggio di un bimbo
Durissime le parole dell'ex vice-presidente della Federcalcio portoghese Antonio Boronha:
"Un bambino inesperto sarebbe sicuramente stato più utile di un Postiga zoppo".
Sotto accusa, quindi, il c.t. della nazionale, Bento.
Per chi non lo sapesse, Helder Postiga ha giocato nella seconda metà della passata stagione per la Lazio.
"Un bambino inesperto sarebbe sicuramente stato più utile di un Postiga zoppo".
Sotto accusa, quindi, il c.t. della nazionale, Bento.
Per chi non lo sapesse, Helder Postiga ha giocato nella seconda metà della passata stagione per la Lazio.
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