Ecco le parole dell'agente di Ledesma (D'Ippolito), centrocampista della Lazio, di nazionalità italiana dal 2010.
"La nazionale italiana? Un neo che macchia la sua carriera che ancora
Cristian non riesce a spiegarsi. Quando Maradona era il Commissario
Tecnico dell'Argentina aveva deciso di convocare Ledesma, tuttavia
l'Italia fu più decisa e veloce nel selezionarlo e lo chiamò per
l'amichevole contro la Romania. Il numero 24 biancoceleste rispose con
entusiasmo alla chiamata azzurra, dato il suo sentirsi italiano come la
sua famiglia a tutti gli effetti. In quella gara ci furono anche episodi
di razzismo nei confronti dei giocatori oriundi della nazionale
italiana, Balotelli su tutti, per rispondere a tali gesti Prandelli
avrebbe dovuto convocarlo almeno un'altra volta. Al contrario, il ct
azzurro inspiegabilmente ha chiuso le porte a Ledesma in maniera
definitiva, senza lasciar speranze per un possibile futuro in nazionale.
Il comportamento di Prandelli è stato umanamente vergognoso"
Qualche appassionato di calcio accusa Ledesma così come ogni altro oriundo di "opportunismo".
Questa la mia replica:
"Non è opportunismo ma opportunità. Opportunità che vale anche per la nazionale che lo convoca, nel caso venga reputato un buon giocatore.
Gli oriundi pur essendo nati all'estero e in un posto molto lontano come in questo caso l'Argentina, possono benissimo sentirsi italiani attraverso il ricordi dei loro avi."
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