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domenica, ottobre 15, 2023

Oggi niente profit con le nazionali

Dopo la serata decente di ieri, oggi invece il nulla, anzi una doppia perdita!

Vedo la Polonia sotto 1 a 0 in casa contro la Moldavia.

Manca Lewandowski e la quota del bancaggio è alta, superiore a 3.5.

Le altre quote lasciamo stare.

E lascio stare tutto.

Sull'1-1, quando manca poco al 90', mi convinco che valesse la pena puntare l'over successivo ad una quota molto alta, anche perché la P. attacca. Niente da fare.

Mancando pochissimi minuti avevo anche messo pochi soldi.

Altra partita:

Galles - Croazia 2-1

Anche qui non entro in tempo ma solo verso la fine.

Si poteva entrare sul 2-0, ma la Croazia mi aveva fregato qualche giorno fa e stasera stava facendo poco. Ha segnato il suo unico gol dopo aver attaccato poco.

Nella 2^ parte del 2° tempo però i gallesi cedono, scompaiono, dai ci sta il pareggio.

Banco l'1 ad una quota cmq bassa, 1.33.

Niente da fare, sigh!

Scommesse prematch o live?

Come alcuni di voi sapranno, iniziai diversi anni fa con i pronostici e le puntate prematch.

Pensate che per la mia prima operazione, preparai un capitale pazzesco, di ben 10 euro!

In realtà non c'era alcun capitale

Pensavo soltanto di mettere di volta in volta 10 euro, per poi smettere dopo, mi pare, 5 bettate perse. Invece mi andò bene ed eccomi ancora qua.

AH AH AH AH AH AH AH

Dopo poco tempo prese piede il betting exchange (che forse era già presente in Italia con Betfair.com, poi da noi vietato, ma non so non so in che anno), così la faccenda si complicò.

I primi esperti di trading sportivo ne parlavano benissimo. Erano tutti entusiasti. Pure io!

Però, pur facendo, com'ero abituato, dei buoni pronostici prematch (che in parte, rivedendoli ora, mi fanno sorridere poiché inserivo anche quote molto basse oppure in bancate puntavo quote superiori a 5!), ecco che le mie scommesse prematch venivano rovinate dalle mie scelte live.

Non è che facessi scommesse prematch e altre live, ben separate.

No-no, da vero pirla mischiavo le cose e alla fine, dato che gli espertoni (uno ancora presente, purtroppo, ovvero quello che parla di winrate dell'83%, percentuale di esposizione del 10% e altre cazzate) consigliavano sempre di ridurre le possibile perdite, capitava che uscissi anzitempo dagli over 1.5, anche se poi si sarebbero rivelati profittevoli.

Sigh!

Ma alla fine, cosa voglio dire?

Che si può avere successo sia con le prematch che live che col trading (inteso come live in cui si sta poco, non si aspetta per forza la fine), oppure il contrario, cioè per perdere in entrambi i modi.

Il mio winrate è attuale è abbastanza deprimente, quindi non è che live/trading sia sinonimo di guadagno sicuro. Fa risparmiare tempo durante la settimana, però poi ne prende tantissimo nei w.e.

Per cui chissà che in futuro non torni alle prematch con piccole escursioni live.

Risultati di 1 settimana di FOREX

Ecco i miei risultati in questa settimana tutta incentrata sul FOREX, DAX40, Petrolio, ecc.

Uso, con un conto demo, €2.000 ad operazione, ipotizzando di avere proprio questa somma totale come capitale (non è la scelta ideale, ovviamente, ma voglio ipotizzare un mio possibile investimento attivo rischioso).

Leva 1:30.

Lunedì 9 ottobre: -€157,06

Troppe operazioni: 29, alcune tenute per poco tempo, che secondo me è la cosa ideale, altre per 1 ora o poco più.

Ma soprattutto ho fatto male a non fermarmi col DAX Germania 40 dopo aver ottenuto iniziali risultati positivi.

In generale di positivo c'è un buonissimo winrate, ma conta ben poco dato che poche grandi perdite si mangiano tanti profitti di misura inferiore.

Continua la sfilata di moralisti contro le scommesse

Dopo Sabatini e un giornalista della Gazza, oggi è il turno di Xavier Jacobelli che riferendosi al caso scommesse ha osato dire che si sente una puzza di marcio proveniente dalle fogne

AH AH AH AH AH 

Rido per non incazzarmi, ma no, non resisto.

Ma che cazzo dice? Forse era ubriaco?!?!?!

Addirittura marcio e fogne, perché uno ha giocato al blackjack e l'altro ha fatto qualche scommessa senza alcuna combine.

Allora cosa avrebbero detto ad inizio anni '80 durante il vero scandalo calcioscommesse con le partite truccate, al pari del 2011, ecc.?

Tutte queste parolone ed esagerazioni non mi pare di averle sentite 12 anni fa (però seguivo molto meno il calcio).

A leggere certi articoli e a sentire certe persone, che tra l'altro campano alla grande anche grazie ai soldi dei bookmaker che sponsorizzano i club e grazie anche ai token (monete virtuali), pare che le scommesse in sé siano il male assoluto. 

Chi scommette è un MALATO.

Chissà perché in Inghilterra, invece, non ne parla quasi nessuno (ieri sono andato nel sito della BBC, nella sezione della Premier League, e nella pagina principale non ho trovato niente nè su Zaniolo nè su Tonali). Se qualcuno viene beccato e squalificato viene accettata la cosa e poi il calciatore torna a giocare senza problemi, senza doversi giustificare, scusare, piangere (qua nel nostro belpaesino cattotalebano è facile sentirsi in colpa anche se non hai fatto nulla di grave) ed essere biasimato dagli addetti ai lavori.

Oltre a Sabatini, Jacobelli, ecc., ecco i nomi di altri famosi moralisti: Marotta: "Noi dirigenti non siamo stati in grado di educare.. bla bla bla.. valori bla bla bla" 

Eh già, i grandi valori dei club calcistici e delle federazioni che vanno a giocare in QATAR, ARABIA SAUDITA, CINA, famosi Stati democratici e liberali, club che aumentano ogni anno gli abbonamenti, che prendono soldi dai book, che pensano alle plusvalenze, tra cui quelle fittizie (e no, di mezzo non c'è solo la Juventus) e a lamentarsi ogni secondo contro avversari e arbitri alla faccia dell'educazione, valori, bla bla bla bla bla bla bla

Continua la sfilata di moralisti con Marchisio e Barzagli.

I calciatori devono dare il giusto esempio, soprattutto oggi che hanno più visibilità bla bla bla

Ma un calciatore che di nascosto fa 2 scommesse del cavolo con i suoi soldi, sarà libero ogni tanto di farsi i cazzi suoi senza doversi mostrare come un uomo perfetto? E perché mai un calciatore dovrebbe fungere da esempio verso i più piccoli? Quando i bambini vanno allo stadio non vedono e non sentono giocatori che si azzuffano, urlano, si insultano così come forse non sentono i cori beceri, volgari e anche razzisti degli ultras?

L'importante, però, è non scommettere!

Intanto, ripeto, ai club, al pari dei calciatori, fanno comodo certi sponsor! Ora sarebbe il colmo se dovesse spuntare pure Luca Toni che recita nello spot di Eurobet.

sabato, ottobre 14, 2023

Altri moralisti sul caso Fagioli

Dopo l'articolo di Sabatino, i vari commenti degli utenti dei vari quotidiani calcistici online, ecco ora l'ennesimo articolo moralista, questa volta sulla Gazza.

Cosa c'è scritto in particolare?

"... quella crepa in cui uno svago è diventato un vizio"

UN VIZIO!

Non un passatempo, un gioco, no un vizio.

"...bla bla bla. Tutto bello, fino a quando dentro quel cellulare non comincia a farsi largo un mostro"

UN MOSTRO!

Non un gioco che sicuramente può creare una certa dipendenza, no, un mostro!

Ovvero, indovinate un po', il vizio del gioco, delle scommesse.

Non ho mai letto un articolo contro qualche giocatore che fa trading o contro il trading in generale.

Mai. Sulle scommesse invece viene facile. Eppure sono tutti ben finanziati dai book!

Ecco un'altra frase dell'articolo della Rosea:

"L'indipendenza economica l'ha guadagnata presto ed evidentemente a un certo punto si è perso"

Non ha perso qualche euro. No, si è PERSO.

Entriamo nella sfera intima, psicologica.

Come se soltanto un 20enne potesse perdere soldi in attività non convenzionali, che vengono spesso denigrate (poi però chissà perché i book fanno gli strasoldi... forse perché tutti giocano?), mentre non si sente mai, vero?, di un padre di famiglia che ha perso tutto col trading? No, gli adulti non si "perdono", casomai vengono truffati. Fagioli invece si è PERSO!

Ma chi l'ha scritto? Un prete?