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lunedì, settembre 18, 2023

Quando NON fare trading significa guadagnare

 Questa sera ho fatto davvero bene a non muovere un dito, a non usare neanche 1 cent.

La Salernitana non ha segnato.

La Sampdoria non ha preggiato.

Verona e Bologna non hanno segnato.

Anche il Norrkoping, che giocava in casa, non ha segnato.

Pensate quanti soldi avremmo perso entrando in queste partite!

Facile, dunque, mostrare i propri risultati positivi relativi a singole partite come fanno molti su YouTube. Invece è molto più difficile saper selezionare e quindi eliminare molte partite. Ne puoi azzecare 1 e vantartene, ma se poi ne sbagli 5 sei fregato.

20% perdita 40% profitto come no

Di certi fuffoni ne scrissi già ad aprile, e no non sto parlando di betting exchange, ma di trading e investimenti tradizionali.

Il fatto è che il loro ambito è simile al nostro, ma soprattutto mi compaiono le loro ads su YouTube un giorno sì e... un giorno sì.

Di tanto in cambio cambiano settore nel quale ci invitano ad investire.

Qualche tempo fa si erano fissati col trend dell'intelligenzia artificiale.

Per sapere su chi puntare ovviamente dovevi iscriverti ad un webinar e, a leggere le varie recensioni negative, acquistare un corso perché nel webinar non ti dicevano nulla di concreto, se non 4 o 5 nomi di grandi aziende statunitensi già sulla cresta dell'onda da anni.

Poi mi pare che si fossero fissati con l'economia green, ecc.

Insomma, c'è sempre un trend da seguire.

E perché dare i soldi a loro anziché cercarsi degli appositi ETF?

Forse perché loro, al pari ad esempio di certi fondi, ti promettono mari e monti, tipo DECUPLICARE i tuoi soldi nei prossimi anni (quanti anni? boh), quindi meglio rivolgersi a loro che mettersi lì di impegno a cercare e informarsi per conto proprio usando fonti gratuite. 

E ora di cosa voglio parlarvi?

Di un'altra recensione negativa, del 30 marzo 2023, in cui si dice che questa società di fuffaroli, ti promettono di fare soldi con una strategia che, secondo questo cliente-recensore, consiste in una 'martingala rivisitata', in cui lo stop loss viene impostato al 20% e il take profit al 40%.

In parole povere, secondo loro i profitti che uno va a prendere devono essere e saranno più alti delle perdite.

Peccato che si fa molto in fretta a scendere al 20% e oltre, mentre è ben più difficile salire al 40%, quindi alla fine si rimane fregati. È il sogno di tutti rischiare poco e guadagnare il doppio del rischio, ma le cose non funzionano così. Mica siamo nel mondo dei balocchi.

MA TRA POCO VI PARLO DI UN'ALTRA LORO FUFFATA!

Che percentuale usare per i singoli trade sportivi

BETTING EXCHANGE: QUALE PERCENTUALE USARE PER I SINGOLI TRADE

Per lavorare in maniera professionale sui mercati sportivi tramite le piattaforme di betting exchange, dobbiamo impostare un capitale, avere un obiettivo (basandoci in parte o totalmente sui nostri risultati delle stagioni precedenti, valutando ovviamente anche varie migliorie che possiamo applicare, grazie alla nostra esperienza, intelligenza, ecc.), selezionare campionati, partite, mercati e quote, ma anche decidendo per un certo range di percentuali.

Quali percentuali?

Quelle relative alla nostra esposizione, al rischio, percentuali tramite cui formare le somme che andremo a utilizzare per ogni singolo trade.

Si sente spesso parlare di 1% per le operazioni più rischiose e il 2% per quelle meno.

Ma bisogna per forza stare tra l'1 o il 2?

Non investire con i FONDI

 Cari amici,

quando saremo belli ricchi sfondati (seeeeeeeeeeeee) grazie al betting exchange, che faremo coi nostri soldini, anzi soldoni?

Sicuramente una bella parte li avremmo spesi tra mega ville e auto di lusso da collezione, ma un'altra parte rimarrà liquida.

Questi soldi resteranno fermi in banca, o messi sotto il materasso come dicevano certi nostri vecchi compagni di scuola molto simpatici e intelligenti (uh)? 

Una minima parte sì.

Ma una larga fetta anche no. 

Questa fettazza la dovremmo investire da qualche parte.

In giro trovate tanti fondi vogliosi di gestire i vostri risparmi.

Ciò però ha un costo, e i costi sono presenti anche quando le cose vanno male.

Un altro elemento negativo è il probabile fatto che sarete impossibilitati a disinvestire se non parzialmente e/o se non dopo tot anni.

Inoltre i fondi tentano sempre di fare meglio del mercato, quindi anziché replicheranno, faranno un sacco di trading acquistando e vendendo titoli in base a come si sono svegliati, ma sappiate che è stato provato che i loro rendimenti sono sempre inferiori a quelli del mercato.

In pratica, conviene affidarsi al mercato anziché ai fondi che operano in maniera discrezionale.

Per chi vuole investire passivamente in questo modo, esistono gli ETF.

Nel 2022 ne segnai 4 e ora, nella 2^ parte del 2023, sono tutti in positivo, da un minimo di +0,37% (solo 1 ETF ha avuto un rendimento così basso, e per il fatto che sia legato ad una banca non lo acquisterei mai in realtà; gli altri sono tutti in doppia cifra) ad un massimo di +27,96%.

Nel 2023 ho invece optato, virtualmente, per un solo ETF che ha fornito sino ad ora, dopo circa 8 mesi, un rendimento pazzesco: +34,52%.

2 di questi 5 ETF sono della Lyxor Asset Management, società francese (gli ETF di Lyxor costituiscono efficaci veicoli d'investimento quotati in borsa che offrono un'esposizione trasparente, liquida e a basso costo all'indice di riferimento sottostante. Capitale a rischio. L'investimento in un fondo comporta dei rischi, in particolare il rischio di perdita in capitale.)

Nessuno di questi ha a che fare, perlomeno totalmente, con l'Italia. Alcuni zero, nel senso che non seguono il rendimento delle società italiane o della Borsa italiana.

Gli ETF possono essere ad accumulazione, la sigla è ACC, e servono per sfruttare l'interesse composto reinvestendo automaticamente gli utili. Altrimenti ci sono gli ETF che distribuiscono i dividendi (DIST), in modo da ottenere un reddito passivo costante (vanno pagate le imposte).

Gli ETF sono liberamente acquistabili da ogni privato cittadino tramite siti di broker come Degiro, in cui troverete ETF di iShares e Lyxor.

Takefusa KUBO: fenomeno dal 2011

Io già lo scrissi nel 2011 nel titolo del mio primo post:

Takefusa Kubo, pulcini Barcellona, un fenomeno

E dopo 13 anni, ecco tutto il mondo ad incensarlo.

Facile eh dopo averlo visto giocare contro il Real ihih

Purtroppo inserii un video ora non più esistente.

Ma ecco un video del 2012:

https://questocalciatoreachilodo.blogspot.com/2012/06/nuovo-video-su-takefusa-kubo.html