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domenica, gennaio 08, 2023

Come OCHOA ha iniziato la nuova avventura

 Guillermo Ochoa, portiere messicano del 1985, reduce dal suo 3° Mondiale, è stato l'acquisto "bomba" della Salernitana, che di colpetti particolari ne sa fare, pare una sorta di nuova Udinese :)

Vediamo come sono andate le sue prime partite con la maglia granata.

Contro Milan e Torino ha subìto 3 gol (1 fuori area), e si potrebbe pensare che non sia partito col piede, anzi il guantone, giusto, invece notiamo che ha totalizzato ben 16 salvataggi in 180' (14 da tiri dentro l'area).

Non a caso i suoi voti su Sofascore sono molto alti:

7,9 col Milan e 8,1 col Torino.

sabato, gennaio 07, 2023

2023 iniziato con risultati assurdi

 Dopo un inizio alquanto difficile per me, ma secondo me anche per tanti altri, ecco che ieri pareva essere tornato il sereno, invece oggi ne ho sbagliate ben 5 su 5:

la prima squadra a deludermi è stata quella del Real Madrid che ha perso 2-1 contro il Villarreal;

poi, in contemporanea, il Nizza che perde 1-0 contro una squadra di National 1, e il Newcastle che perde 2-1 contro lo Sheff. Weds., di League One pur attaccando moltissimo.

Infine, di sera, ecco una doppia perdita col PSV: niente over 0.5 ht e niente over 0.5 nel finale.

Non mi pare di aver fatto cose assurde, erroracci, ma operazioni normalissime che ho sempre fatto, quasi sempre con successo, quindi mi viene da pensare che sia in generale un periodo strambo.

Le partite del 7 gennaio

 Vediamo quali partite interessanti verranno disputate oggi, in ordine di orario.

15:00

Fiorentina - Sassuolo 

16:00

Celtic - Kilmarnock

16:15

Villarreal - Real Madrid

17:00

Besiktas - Kasimpasa

18:00

Juventus - Udinese

18:45

AZ - Vitesse

20:45

Monza - Inter 

Anversa - Gent

21:00

PSV - Sparta Rotterdam

21:30

Casa Pia - Porto

venerdì, gennaio 06, 2023

Povero Totti

In questi giorni Totti è tornato sulle prime pagine dei giornali per via di un presunto caso scommesse / gioco d'azzardo.

Dopo i problemi con Ilary ci mancava questa!

Non mi addentro nei dettagli azzardistico-legali-giuridici, ma soltanto in un dettaglio che può essere MOLTO UTILE per tutti voi:

un amico dell'ex capitano giallorosso gli avrebbe chiesto in prestito €160.000, non per giocare al Casinò di Monte-Carlo o altro, ma perché stava attraversando tempo fa un brutto momento, bla bla bla.

Totti glieli avrebbe dati senza alcun problema, senza pensare ad altre cose, quindi grande Francesco, sempre in prima linea per aiutare il prossimo, tanto di cappello, però...

Però cosa leggo sulla Gazza?

Che questo "GRANDE AMICO", in realtà, col cavolo che glieli vuole ridare.

 Leggete:

"Me li ha prestati e io gli ho detto 'te li ridarò piano piano'. Anche se spero, le dico la verità, che non me li richieda. Comunque io non li ho mai spesi. Non sono mai usciti dal mio conto"

1) non li ha ancora spesi... e allora dov'era tutta questa urgenza e necessità?

2) vorrebbe non restituirglieli!

3) a scommettere non sarebbe Totti, ma questo suo presunto amico che, così dice, lo fa con i soldi dei suoceri, prendendogli 300 euro dalle loro pensioni... mah

In pratica questo è il classico finto amicone che chiede, pretende, prende, non restituisce e fa le cose di nascosto.

Grave, molto grave!

Povero Totti.

E, dicevo, è utile anche a tutti questa storia perché può sempre capitare di avere un amico, un parente, un collega, un vecchio compagno di scuola bisognoso e no, non sto dicendo che non lo si debba aiutare, semplicemente di fare attenzione, di badare al tipo di persona che è e alla cifra che chiede. 

Un conto è prestare o regalare 1.000 euro, un altro dargli decine di migliaia di euro per la casa o l'automobile, ben sapendo che quella persona non ha introiti coi quali restituirti quella determinata cifra.

Chi ha bisogno di soldi, tanti soldi, deve semplicemente fare una cosa:

trovarsi un lavoro e chiederli in prestito ad una banca.

Non ci vuole molto!

Addio a Gianluca

 A distanza da pochi giorni dalla ahimé prevedibile morte di Pelé, un altro campione ci lascia.


Si tratta di Gianluca Vialli, anche lui malato di tumore, che nelle ultime settimane si era fatto sempre più aggressivo.

La vita è un mistero senza senso: uno si impegna tanto per realizzare qualcosa di bello e utile per sé, i propri cari, gli amici e la società, e poi all'improvviso arriva un tumore o qualsiasi altra cosa.

A cosa è servito impegnarsi e gioire, piangere e soffrire, conquistare, distruggere, fare e rifare? 

Non si sa, l'importante forse è godersi il presente.

Di Vialli ricorderemo la sua grinta, le sue rovesciate, la Coppa Campioni sollevata al cielo con Soldatino Di Livio nel 1996 (4 anni dopo la finale persa con la Sampdoria contro il Barcellona, e 3 anni dopo dalla Coppa Uefa vinta con la Juventus assieme ai due Baggio, a Moeller, Conte, Julio Cesar, Marocchi, Kohler, Di Canio, Ravanelli, ecc.) che lo guarda e saltella mentre indossa una fascia in testa.

Tutti i calciatori della sua epoca, degli anni '90 e primi 2000, sono per me come degli amici più grandi, perché all'epoca, andando a scuola, ci immedesimavamo sempre in loro nelle partitelle sia in palestra che al parco o nei campi calcetto (Baggio, Del Piero, Mancini, Vialli, Batistuta, Ronaldo, Mihajlovic, Maldini, Cinghialone Peruzzi, Beckham, Zidane, Cantona, Boksic, Signori, ecc., ecc.), e sapere che alcuni non ci sono più fa davvero male, facendoci perdere ancora una volta quell'amore puro verso il gioco e la gioia di vivere che sprigionavamo appunto col pallone tra i piedi, senza pensare ai soldi e alle bollette, pensando che quel gol all'incrocio l'avessero visto in tutto il mondo.

Lo ricorderemo come uno dei primi calciatori emigrati nel Regno Unito di Gran Bretagna, e non in una cittadina qualsiasi, ma a Londra, in cui col Chelsea ha svolto anche il ruolo di calciatore-allenatore (player manager), vincendo diverse coppe. 

Ci ha fatto sognare, ci ha mostrato nuove possibilità, ci ha fatto immaginare il futuro.

Lo ricorderemo anche per la fondazione benefica Vialli-Mauro e per il fondo chiamato Tifosy, attraverso cui si raccolgono soldi da dare in prestito alle società calcistiche per rinnovare i campi di allenamento, gli stadi, ecc.

Finisco con questa sua frase, per me molto importante, e che denota una sua certa sensibilità e intelligenza:

"Vorrei che la famosa frase: ‘Quello che conta è la salute’ diventasse davvero centrale. Vorrei che non accettassimo più nessun taglio alla sanità pubblica, che non crollassero più i ponti e che la sicurezza delle persone diventasse prioritaria. Vorrei che ci ribellassimo a queste città piene di smog che uccide".