Che nausea gigantesca.
Il calcio essendo uno sport dove si corre e si esulta, dovrebbe essere motivo di felicità.
E invece ciò che rimane è sempre e solo un senso di frustrazione quando la "propria" squadra non vince, quando gli altri segnano su rigore dubbio o in leggero fuorigioco.
Per non parlare di quando giocatori e allenatori litigano e di quando i presidenti sanno solo fare i ducetti prendendosela stupidamente con gli allenatori, cacciandoli, ecc.
Il calcio non è, ahimé, tanto diverso dalla vita reale: tutti che litigano e basta!
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lunedì, febbraio 20, 2017
domenica, febbraio 19, 2017
Che fine hanno fatto? (Parte 2)
Qui la prima parte.
Vediamo che fine hanno fatto alcuni calciatori passati recentemente dall'Inter!
Nelson Rivas, difensore colombiano del 1983, pagato 7 milioni e mezzo nel 2007, dopo 2 anni venne mandato in prestito al Livorno e l'anno dopo in Ucraina col suo cartellino dal valore di poco più di 2 milioni. Che flop!
Dal 2014 gioca in Colombia.
Flop anche Ricardo Quaresma, pagato 25 milioni nel 2008 e venduto a 7.3 solamente 2 anni dopo!
Ora, in Turchia, ha già fornito 9 assist.
Non ci ha rimesso tanti soldi l'Inter con Luis Jimenez, ex Ternana e Fiorentina, pagato 5.5 nel 2008 e venduto alla Ternana nel 2010 per 3.7.
Ultima stagione in A nel 2010/11 col Cesena: 9 gol e 3 assist, poi l'avventura che sta ancora proseguendo negli Emirati/Qatar, ecc.
David Suazo, ex stella del Cagliari, si è ritirato nel 2012 a 33 anni.
Venne acquistato a 28 anni dall'Inter per 13 milioni, eravamo nel 2007.
Ma venne subito ceduto in prestito prima al Benfica, poi al Genoa e poi al Catania.
Il meglio l'aveva già dato.
Grandissima delusione!
Acquistato per 1.5 e venduto per 6. Stiamo parlando di Luc Castaignos, attaccante olandese che da 19enne fece poco o nulla in Italia nel 2011/2012.
Dopo 3 buone stagioni in Olanda, viene da 1 stagione e mezza deludente.
Livaja è stato un grande affare: acquistato per neanche 200 mila euro nel 2010, è stato venduto all'Atalanta per 5 milioni 3 anni più tardi.
Dopo aver deluso con l'Empoli e il Rubin Kazan, ora gioca nel Las Palmas.
Samuele Longo ha finalmente scoperto il gol: 8 in questa stagione col Girona, più 2 assist.
E' sempre di proprietà del club nerazzurro.
Ci ha rimesso tanti soldi l'Inter col terzino Alvaro Pereira che ora gioca nell'Estudiantes, che lo ha acquistato l'anno scorso per 2 milioni e mezzo.
Quando l'Inter lo ingaggiò, a 19 anni, pareva un ottimo prospetto, in realtà Patrick Olsen era buono solo a palleggiare davanti alle telecamere: acquistato nel 2013, eccolo svincolato nel 2015.
Poi Haugesund, Lens e Grasshoppers (qui 0 pres.).
Belfodil pareva essersi perso, invece ora, dopo 1 anni negli Emirati, gioca per lo Standard Liegi con cui ha realizzato 9 gol e fornito 5 assist.
Con lui l'Inter non ci ha perso: acquistato e venduto alla stessa cifra!
Vediamo che fine hanno fatto alcuni calciatori passati recentemente dall'Inter!
Nelson Rivas, difensore colombiano del 1983, pagato 7 milioni e mezzo nel 2007, dopo 2 anni venne mandato in prestito al Livorno e l'anno dopo in Ucraina col suo cartellino dal valore di poco più di 2 milioni. Che flop!
Dal 2014 gioca in Colombia.
Flop anche Ricardo Quaresma, pagato 25 milioni nel 2008 e venduto a 7.3 solamente 2 anni dopo!
Ora, in Turchia, ha già fornito 9 assist.
Non ci ha rimesso tanti soldi l'Inter con Luis Jimenez, ex Ternana e Fiorentina, pagato 5.5 nel 2008 e venduto alla Ternana nel 2010 per 3.7.
Ultima stagione in A nel 2010/11 col Cesena: 9 gol e 3 assist, poi l'avventura che sta ancora proseguendo negli Emirati/Qatar, ecc.
David Suazo, ex stella del Cagliari, si è ritirato nel 2012 a 33 anni.
Venne acquistato a 28 anni dall'Inter per 13 milioni, eravamo nel 2007.
Ma venne subito ceduto in prestito prima al Benfica, poi al Genoa e poi al Catania.
Il meglio l'aveva già dato.
Grandissima delusione!
Acquistato per 1.5 e venduto per 6. Stiamo parlando di Luc Castaignos, attaccante olandese che da 19enne fece poco o nulla in Italia nel 2011/2012.
Dopo 3 buone stagioni in Olanda, viene da 1 stagione e mezza deludente.
Livaja è stato un grande affare: acquistato per neanche 200 mila euro nel 2010, è stato venduto all'Atalanta per 5 milioni 3 anni più tardi.
Dopo aver deluso con l'Empoli e il Rubin Kazan, ora gioca nel Las Palmas.
Samuele Longo ha finalmente scoperto il gol: 8 in questa stagione col Girona, più 2 assist.
E' sempre di proprietà del club nerazzurro.
Ci ha rimesso tanti soldi l'Inter col terzino Alvaro Pereira che ora gioca nell'Estudiantes, che lo ha acquistato l'anno scorso per 2 milioni e mezzo.
Quando l'Inter lo ingaggiò, a 19 anni, pareva un ottimo prospetto, in realtà Patrick Olsen era buono solo a palleggiare davanti alle telecamere: acquistato nel 2013, eccolo svincolato nel 2015.
Poi Haugesund, Lens e Grasshoppers (qui 0 pres.).
Belfodil pareva essersi perso, invece ora, dopo 1 anni negli Emirati, gioca per lo Standard Liegi con cui ha realizzato 9 gol e fornito 5 assist.
Con lui l'Inter non ci ha perso: acquistato e venduto alla stessa cifra!
sabato, febbraio 18, 2017
Buon compleanno MITICO ROBY!
Oggi Roberto Baggio compie 50 anni!
Ma davvero Roberto Baggio compie gli anni come i comuni mediocri mortali?
Pare incredibile dato che per me lui è sempre quello degli anni 90, quelli stupendi passati tra Nazionale e Juventus. Non riesco a dargli un'età, nel senso che non ho mai pensato potesse invecchiare, avendolo avuto in camera sottoforma di immagine ingrandita (poster) per tanti anni, sempre con quell'espressione e sempre coi ricci neri.
Ero un bambino prima e un ragazzino poi e del calcio non me ne fregava molto, fino a quando non lo vidi arrivare a Torino, la mia città.
Prima di lui avevo visto qualche gol in tv di Platini e Maradona, ma non mi ero mai emozionato, sarà che mi sembravano appartenere ad altre generazioni.
Poi è arrivo lui, il mitico Roby, col suo sguardo tagliente e allo stesso tempo timido, con la sua velocità impressionante e il suo incedere curioso che ti teneva col fiato sospeso.. riuscirà a superarlo, riuscirà a fare gol da quella posizione? Sì, certo, che ce la farà e se non ce la fa.. pazienza.. lui è RobertoBaggio (tutto attaccato!) e quando sbaglia lo fa solo per farci capire che alla fine è umano come noi, non è un robot, ma un mito e mito non significa perfezione tecnologica.
Lui mi ha fatto capire che nonostante i miei difetti potevo dire la mia, mi ha fatto capire che essere diversi dalla massa, avendo un'altra fede religiosa, avendo un altro look, essendo più piccoli e gracili, oltre che più gentili, sinceri e con un sogno indefinito dentro di sè, inesprimibili.. un'ideale così alto da non sapere descrivere, ecco lui mi ha fatto capire che la diversità è un bene prezioso che dobbiamo cullare e dobbiamo sforzarci ogni giorno per rimanere noi stessi, fregandocene di convenzioni e regole.
Senza di lui non amerei il calcio, e la realtà è che è dal 2004 che non amo più il calcio.
Dal 2004 al 2012 l'ho mollato completamente. Per me calcio è sempre stato sinonimo di RobertoBaggio.
Perchè, alla fine, cos'è il calcio per la massa e per gli allenatori? Niente di più che una insensata con tacchetti su prati finti dove falciare l'avversario, dove imbrigliare l'avversario, dove insultare l'arbitro, gli avversari e i tifosi della squadra opposta, insomma, una vera e propria battaglia contro chi appartiene ad altre fazioni.
E invece con Baggio il calcio è ARTE e pure PACE.
Per me era un vero orgoglio indossare la 10 bianconera, specialmente al mare, magari quando si giocava con ragazzetti stranieri. Io tra i miei amici immaginari avevo RobertoBaggio, io ero RobertoBaggio.. e loro, e voi?
E' incredibile la forza che una singola persona riesce a dare a tanti bambini.
E la dà giocando a calcio da numero 10. Non la dà facendoci il lavaggio del cervello per istruirci, ammaestrarci e mandarci in guerra. Lui donava magia, bellezza, lui era tutto il contrario di questo mondo rovinato dagli umani.
Ma lui è RobertoBaggio, un sovrumano, un MITO!
PS: se avesse segnato quel rigore.. non si sarebbe chiamato RobertoBaggio!
Ma davvero Roberto Baggio compie gli anni come i comuni mediocri mortali?
Pare incredibile dato che per me lui è sempre quello degli anni 90, quelli stupendi passati tra Nazionale e Juventus. Non riesco a dargli un'età, nel senso che non ho mai pensato potesse invecchiare, avendolo avuto in camera sottoforma di immagine ingrandita (poster) per tanti anni, sempre con quell'espressione e sempre coi ricci neri.
Ero un bambino prima e un ragazzino poi e del calcio non me ne fregava molto, fino a quando non lo vidi arrivare a Torino, la mia città.
Prima di lui avevo visto qualche gol in tv di Platini e Maradona, ma non mi ero mai emozionato, sarà che mi sembravano appartenere ad altre generazioni.
Poi è arrivo lui, il mitico Roby, col suo sguardo tagliente e allo stesso tempo timido, con la sua velocità impressionante e il suo incedere curioso che ti teneva col fiato sospeso.. riuscirà a superarlo, riuscirà a fare gol da quella posizione? Sì, certo, che ce la farà e se non ce la fa.. pazienza.. lui è RobertoBaggio (tutto attaccato!) e quando sbaglia lo fa solo per farci capire che alla fine è umano come noi, non è un robot, ma un mito e mito non significa perfezione tecnologica.
Lui mi ha fatto capire che nonostante i miei difetti potevo dire la mia, mi ha fatto capire che essere diversi dalla massa, avendo un'altra fede religiosa, avendo un altro look, essendo più piccoli e gracili, oltre che più gentili, sinceri e con un sogno indefinito dentro di sè, inesprimibili.. un'ideale così alto da non sapere descrivere, ecco lui mi ha fatto capire che la diversità è un bene prezioso che dobbiamo cullare e dobbiamo sforzarci ogni giorno per rimanere noi stessi, fregandocene di convenzioni e regole.
Senza di lui non amerei il calcio, e la realtà è che è dal 2004 che non amo più il calcio.
Dal 2004 al 2012 l'ho mollato completamente. Per me calcio è sempre stato sinonimo di RobertoBaggio.
Perchè, alla fine, cos'è il calcio per la massa e per gli allenatori? Niente di più che una insensata con tacchetti su prati finti dove falciare l'avversario, dove imbrigliare l'avversario, dove insultare l'arbitro, gli avversari e i tifosi della squadra opposta, insomma, una vera e propria battaglia contro chi appartiene ad altre fazioni.
E invece con Baggio il calcio è ARTE e pure PACE.
Per me era un vero orgoglio indossare la 10 bianconera, specialmente al mare, magari quando si giocava con ragazzetti stranieri. Io tra i miei amici immaginari avevo RobertoBaggio, io ero RobertoBaggio.. e loro, e voi?
E' incredibile la forza che una singola persona riesce a dare a tanti bambini.
E la dà giocando a calcio da numero 10. Non la dà facendoci il lavaggio del cervello per istruirci, ammaestrarci e mandarci in guerra. Lui donava magia, bellezza, lui era tutto il contrario di questo mondo rovinato dagli umani.
Ma lui è RobertoBaggio, un sovrumano, un MITO!
PS: se avesse segnato quel rigore.. non si sarebbe chiamato RobertoBaggio!
martedì, febbraio 14, 2017
Allegri nel segno del 100
Massimiliano Allegri, vincendo con la Juventus contro il Cagliari nella 24^ giornata di Serie a 2016/2017, ha raggiunto le sue 75 vittorie da allenatore nella massima serie in 100 giornate.
E ha anche raggiunto le 100 vittorie in totale col club bianconero, tra l'altro in 142 partite: nessuno come lui!
IIIIIINCREDIBILE, AMISCI!
E ha anche raggiunto le 100 vittorie in totale col club bianconero, tra l'altro in 142 partite: nessuno come lui!
IIIIIINCREDIBILE, AMISCI!
sabato, febbraio 11, 2017
LO SPORT E' VIOLENZA
A me lo sport piace tantissimo in tutte le sue forme, ma tranni in rari casi non l'ho mai praticato a livello agonistico.
L'agonismo non lo sopporto, non capisco perché sia adulti che bambini debbano fare una cosa bellissima volendo primeggiare l'uno sull'altro o peggio litigare e picchiarsi.
Ma che senso ha?
Dello sport agonistico, quindi non solo professionistico, non sopporto il doversi per forza allenare ogni giorno come automi o soldati. Ecco, il problema è che le squadre sembrano degli squadroni della morte composte da bestioni pieni di muscoli e senza cervello e sentimenti.
E infatti cosa succede? Che ogni volta che si sfidano due squadre, e ciò avviene ogni giorno in centinaia di occasioni in tutto il mondo, ecco notare due schieramenti opposti che si sfidano, a volte si odiano, e spesso si fanno a vicenda dei falli assurdi, violenti, coi tifosi super faziosi che urlano e insultano. Queste squadre che si sfidano, spesso rappresentano città e nazioni, quindi la similitudine con gli eserciti e gli Stati non è certo campata in aria.
Insomma, l'avere un fisico muscoloso e quindi perfetto, e il dover trovare dei rivali, fa sembrare lo sport una vera e propria guerra.
L'agonismo non lo sopporto, non capisco perché sia adulti che bambini debbano fare una cosa bellissima volendo primeggiare l'uno sull'altro o peggio litigare e picchiarsi.
Ma che senso ha?
Dello sport agonistico, quindi non solo professionistico, non sopporto il doversi per forza allenare ogni giorno come automi o soldati. Ecco, il problema è che le squadre sembrano degli squadroni della morte composte da bestioni pieni di muscoli e senza cervello e sentimenti.
E infatti cosa succede? Che ogni volta che si sfidano due squadre, e ciò avviene ogni giorno in centinaia di occasioni in tutto il mondo, ecco notare due schieramenti opposti che si sfidano, a volte si odiano, e spesso si fanno a vicenda dei falli assurdi, violenti, coi tifosi super faziosi che urlano e insultano. Queste squadre che si sfidano, spesso rappresentano città e nazioni, quindi la similitudine con gli eserciti e gli Stati non è certo campata in aria.
Insomma, l'avere un fisico muscoloso e quindi perfetto, e il dover trovare dei rivali, fa sembrare lo sport una vera e propria guerra.
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