Non ci avevo mai pensato a fondo, ma soltanto ora col probabilissimo arrivo di Modric al Milan:
i campioni dovrebbero smettere di giocare a calcio a livello professionistico una volta compreso di non avere più il fisico.
Modric ha disputato un buon numero di partite col Real quest'anno, ma poche da titolare, per una media di circa 50 minuti. Poca roba per poter fare affidamento su di lui per ritornare grandi.
Fossi in lui mi ritirerei per andare a giocare a calcio in qualche squadretta locale o spagnola o croata.
Cosa che avrebbero dovuto fare tanti ex calciatori di fama internazionale, ma che non fecero MAI perché attratti dai soldoni.
Penso a Del Piero che, anziché ritirarsi a 38 anni o andare a giocare nella squadretta del suo paese natale, andò prima in Australia e infine in India dove diede una fine ingloriosa alla sua carriera. In India, oltre che in Cina, ci finirono per poco tempo tante vecchie glorie europee (Trezeguet, Pires, Materazzi, Nesta, ecc.). Pochissime partite per un campionato subito sfiorito. Quello cinese almeno è durato qualche anno di più.
Oppure penso a Totti che ha voluto tirarla per le lunghe con la Roma, smettendo soltanto a 41 anni quando non correva più.
E che dire di Pirlo che già a 32 anni non correva e che, nonostante ciò, a 36 pensò bene (per il suo portafoglio) di andare a giocare nella MLS.
Dicono: "Un'esperienza di vita"
Ah, perché ritirandosi non potrebbero girare il mondo con maggiore libertà rispetto ad un professionista?
I casi più eclatanti degli ultimi anni sono quelli di Messi e Ronaldo, col 1° che dopo una inutile parentesi parigini se n'è andato all'Inter Miami, facendo secondo me calare enormemente le sue quotazioni nell'immaginario collettivo relativo alle icone dei più grandi di sempre...
e col 2° che dopo la Juventus, anziché smettere o tornare allo Sporting, optò per tornare al Man. Utd dove fece bene, giocando ovviamente in un ruolo e modo un po' diverso rispetto alla 2^ metà del 1° decennio degli anni 00, ma cmq senza ingrandire ancora di più la sua fama. Quello che aveva da dare lo diede prima, il resto è un extra abbastanza inutile.
Quindi figuratevi che senso possa avere vederlo giocare in Arabia Saudita. Ovvio che i calciatori, diventati delle vere e proprie aziende, girano il mondo non per il piacere di giocare, ma solo per incassare ancora tanti soldi, in certi casi mai così tanti!
Nella vita non esistono solo i soldi, ma anche la dignità e il senso delle cose.
Sin da quando ero piccolo mi fanno specie i calciatori famosi che vanno in campionati minori a raggranellare gli ultimi denari. Mi capitava di vedere le carriera di certi giocatori e non riuscivo a capire perché fossero finiti lì... Anche negli 70 e 80 capitava di vedere stelle di livello assoluto negli Stati Uniti. Ovvio che lo facessero per i soldi, mica per il piacere di giocare lì, dovendo ogni w.e. sobbarcarsi lunghi viaggi.
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