Dopo aver visto un breve video del 2003, nel quale si vedeva un 40enne Sarri intento a festeggiare la conquista della Coppa Italia di Serie D, ho deciso di andare a spulciare le statistiche della sua carriera da allenatore di provincia.
Per vedere i vari numeri potete andare su Wikipedia.
Non voglio, quindi, elencarli tutti, ma solamente evidenziarne alcuni per farvi capire come il presente può essere travaglio e di come, di conseguenza, il futuro possa essere inaspettatamente meraviglioso.
Già, perché c'è stato un periodo, lungo ben 5 anni, in cui Sarri, tra il 2005 e il 2010, non riusciva ad ottenere il successo sperato dopo essere arrivato ad allenare in Serie B.
Guardate:
2005-2006, col Pescara, vince 14 partite, ma ne perde 16;
2006-2007, passa all'Arezzo, ma viene esonerato dopo 18 giornate (7 sconfitte);
a luglio 2007 firma per l'Avellino, ma non debutterà mai in panchina;
sta fermo fino a gennaio 2008, quando viene ingaggiato dall'Hellas Verona, questa volta scendendo in C1, ma il rapporto durerà anch'esso pochissimo, infatti verrà cacciato senza pietà dopo appena 6 giornate e 5 sconfitte;
In estate rimane nei piani bassi del calcio professionistico, firmando per il Perugia in Lega Pro 1D: non va malissimo, ma vincendo solo 5 volte, viene esonerato alla 18^ giornata;
il 2009 è un anno terribile senza squadre, ne trova una, il Grosseto in B, nel marzo 2010 ma vince solo 2 volte in 11 partite, per cui viene mandato via;
in estate va a guidare l'Alessandria, di nuovo in Lega Pro 1D, dove finalmente dura un campionato intero, vince 15 partite e ne perde 7;
la stagione successiva siede nella panca del Sorrento nella stessa divisione, dove perde solo 3 volte ma dura solo fino a dicembre.
Il successo arriva solo a partire dal 2012-2013, quando va ad Empoli dove sta per 3 stagioni piene, di cui 2 in B e 1 in A.
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