I giornali e telegiornali necessitano di grandi campioni, o ex, ma sempre grandi a livello di "immagine", per attirare milioni di telespettatori, perché sono solo poche migliaia quelli interessati invece a club e giocatori minori o giovani, per cui ecco che, nonostante il Milan stia per puntare forte su giovani e giovanissimi, son stati tirati in balli prima Kakà e ora Droga.
Per il primo niente da fare perché il Real non lo presta aggratis, per il secondo il problema è l'ingaggio (problematico per ogni club italiano, Juve compresa: 2 milioni alla firma + 4 da qua a giugno + 8 per la prossima stagione, sono una cifra folle), ma l'importante è far sognare i tifosi convinti che solo i grandi nomi sappia giocare e segnare.
Su Kakà mi son già espresso recentemente: ho paura che fallisca perché quando arrivò era un giovane di belle speranze voglioso di arrivare, di sfondare, di vincere tutto il possibile. Ora la storia è diversa, ora è un "ometto" sistemato che può far bene il suo compitino. Per Drogba il discorso è simile: nonostante una sorta di pausa in Cina lui si mostra voglioso, sì, ma di soldi. Sicuramente è un professionista serio che ogni volta scende in campo concentrato, ma a parte un problema di bilancio, ci sarebbe anche il problema di equilibri all'interno degli spogliatoi.
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