Oggi ho rivisto alcuni vecchi filmati delle vacanze di quando ero bambino e, a parte piangere per i momenti passati accanto alla mia povera mamma che era tanto bella, ho subito pensato anche al paragone a com'erano certi miei amici dell'epoca rispetto a come sono ora...
Il paragone è improbo perché alcuni sono... lievitati e hanno gli occhi quasi senza più energia, è un qualcosa che mi fa davvero male pensare che non posso più giocare con quelle persone perché non hanno più alcun spirito vitale.
La vita può giocarci brutti scherzi, può andarci tutto male, ma se perdiamo quello spirito, quella giovialità non otterremo nulla e tutto sarà sempre uguale e magari andrà sempre peggio.
Bisogna sempre lottare per rimanere vivi e vitali.
Vedevo come ad esempio nelle partite di calcetto io correvo sempre da una parte all'altra per cercare di prendere il pallone agli altri, per poi dribblarne alcuni e tentare tiri da lontano o altro... oppure quando si faceva la serata karaoke in certi punti delle canzoni gridassi forte.
Mentre crescete, cosa succede?
Che la gente intorno a voi di varia età ed estrazione sociale, vi dirà di stare calmi o vi denigrerà se a 20 vi dimenate per divertirvi... perché mica avete più 12 anni. Poi però tutti ci stanno male quando vedono qualcuno tra i 30 e i 40 anni tutto moscio. Ma ovvio che uno si ammoscia se deve sempre stare a sentire le opinioni altrui e a subire rimproveri e ordini sul posto di lavoro.
Io invece ho sempre rifiutato certe cose, non mi sono mai adagiato e ho sempre tirato dritto per la mia strada pensando, leggendo, scrivendo ogni giorno, così come muovendomi, e devo dire che ora la differenza rispetto alla massa si vede.
Non lo dico per vantarmi (di cosa, poi?), ma per farvi capire che dovete essere sempre e solo voi stessi senza farvi abbattare dal prossimo, dalle convenzioni, dalla società, ecc. Lo sappiamo che ci sono tanti ostacoli e muri dinnanzi a noi, ma dovete fregarvene e rimanere voi stessi, o per meglio dire il voi stessi di quando eravate piccoli e pieni di energia, perché sapevate che facendo qualcosa che vi piaceva, avreste guadagnato qualcosa di sicuro (gioia, un applauso, una medaglietta, ecc.).
Poi, per carità, ognuno ha il proprio spirito, la propria energia, ma vedere certi fisici e soprattutto certi occhi mi fa stare davvero male.
Bisogna lottare per rimanere vivi, vitali, vivaci, proprio come a calcio si rincorreva il pallone da tutte le parti. Altrimenti ci si spegne, ma non a causa della natura, bensì a causa della società e io di farmi schiacciare da essa non ho alcuna voglia!