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venerdì, maggio 05, 2023

200 feriti roba da pazzi

FESTA SCUDETTO NAPOLI

200 feriti e 1 morto, questo è il bilancio dei festeggiamenti malsani in quel di Napoli ieri notte.

Il morto, ci tengono a precisarlo i giornalisti e il sindaco, non c'entra nulla con la festa in quanto pare si sia trattato di un regolamento di conti tra bande criminali.

Insomma, solita robetta quotidiana, niente di che!

Sui 200 (D U E C E N T O) feriti mi aspettavo qualche titolo scandalizzato, qualche ferma condanna o cose simili.

Invece niente.

Andando avanti così, questa città non potrà mai migliorare perché le viene perdonata ogni cosa, come se fossero normali certi comportamenti, come se non fosse possibile porvi rimedio.

Siete tutti INCASELLATI

 Cari amici,

non so se lo sapete, ma quando andavo a scuola, non mi sentivo uno studente, così come quando andavo a lavorare (mah, insomma, per fortuna ci son andato poche volte) non mi sentivo un lavoratore.

Mi son sempre sentito un qualcosa d'altro, ma è sempre stato tutto molto indefinito. Tutt'ora lo è, anche perché non posso dire in giro che lavoro come trader sportivo. La gente, che magari perde soldi in Borsa con le varie banche, mi direbbe di stare attento ah ah ah 

Ora tutti mi diranno: "Buuuh, vergogna, sei uno sfaccendato, non ti vergogni?"

No, non mi devo vergognare di nulla.

Primo perché non mi mantiene lo Stato.

Secondo perché sono un genio del betting.

A parte cio, dicevo... non mi sono mai sentito x o y.

Eppure ognuno di voi viene INCASELLATO, volente o nolente.

Alcuni volente.

"Ahhh, io sono laureato in X e ora sono un Y"

"Ahhh, io faccio per tutto il giorno da 20 anni ormai il Z"

E così via.

Sì ma chi siete, chi siete dentro la vostra mente? Ce ne avete una?

Nolente quando uno si sente di non appartenere a quella categoria, a quel gruppo, ma per motivi economici, ma anche psicologici, non può o non riesce a liberarsene.

Ecco, io per tanto tempo mi sono sentito obbligatoriamente incasellato prima come studente, poi come lavoratore (e che lavoratore... l'ultima ruota del carro), infine come nullità/disperato che non sa cosa fare nella vita.

Poi, eccola, dopo tanto pensare, l'ILLUMINAZIONE.

Io sono io.

E io sono, anche, un genio del betting proprio come scritto prima.

Se invece voi, cari amici, pur volendo diventare dei pro del betting, continuate a vedere questa attività come un gioco, e continuate a vedervi in primis come lavoratori in un certo settore, che non posso ambire ad elevare la propria condizione economica, ecco che non otterrete nulla.

La vostra mente vi condiziona, vi blocca in uno stato mentale, in un gruppo e non vi eleva.

Io ho iniziato a guadagnare quando mi sono elevato. Ho eliminato i condizionamenti sociali, le varie pressioni, le dicerie, qualsiasi cosa, e mi sono focalizzato sul calcio, proprio come un commercialista si focalizza sulle tasse e le dichiarazioni, e un dentista sulle carie e sugli impianti. E fanno ogni giorno quelle operazioni perché per la loro mente loro sono al 100% dei commercialisti e dei dentisti. 

Di sicuro se vi sentite degli operai sfruttati, o al contrario dei businessmen già arrivati, non riuscirete a guadagnare col betting, perché la vostra mente è altrove.

Volete guadagnare col betting?

Disancoratevi. Salpate. Galoppate. Abbandonate tutti quegli ambienti malsani che non portano a nulla, brrrr.

Se non vi piacciono i posti che frequentate, allontanatevi da essi il prima possibile, perché voi non siete per forza quella 'cosa' che vogliono farvi credere.

La società è organizzata per incasellarvi, in modo tale che ognuno compia un proprio percorso, il più preciso possibile, affinché possa vivere occupato e 'sereno', al pari della società stessa, che non avrà paura di trovare in giro troppi rivoluzionari o altro.

Venite dunque incasellati non per il vostro bene, per la vostra felicità, ma per perpetuare il sistema. Infatti a scuola mica vengono insegnati gli investimenti e la libertà finanziaria. Viene insegnata la gerarchia, l'ubbidienza, viene fatto accettare sin dalla 1^ elementare il costante giudizio altrui, anche severo.

In buona sostanza, se volete avere successo dovete usare la vostra mente per riflettere e per poi evadere.

Buona evasione a tutti!

Ottimi giocatori del Napoli che non hanno vinto lo Scudetto

 Voglio fare un elenco dei più forti calciatori del Napoli degli ultimi anni che, purtroppo per loro, non hanno vinto questo storico 3° scudetto!

La scorsa estate sono andati via dei pezzi da 90 come:

Insigne al Toronto, Mertens (massimo goleador partenopeo) andato in Turchia, Koulibaly al Chelsea, Fabian Ruiz al PSG, Ghoulam all'Angers.

Negli anni precedenti:

Manolas all'Olympiacos, Allan all'Everton, Milik al Marsiglia, Callejon alla Fiorentina, Albiol al Villarreal, Jorginho al Chelsea, Hamsik in Cina, Maggio al Benevento, Reina al Milan, Higuain alla Juve, Gabbiadini al Southampton, Inler al Leicester, Dzemaili al Galatasaray, Paolo Cannavaro al Sassuolo, Pandev al Galatasaray, Cavani al PSG (ormai 10 anni fa!), De Sanctis alla Roma, Lavezzi al PSG (11 anni fa!), ecc., ecc.

92 anni fa il 3° scudetto della Juve

 Tuttosport vuole rimarcare penso per l'ennesima volta la grande superiorità del club bianconero nei confronti del Napoli e non solo.

Infatti la società degli Agnelli vinse il 3° scudetto non negli anni 2000, 90 o 80, bensì nel... 1931, ovvero 92 anni fa!!!

Un'altra epoca se non addirittura era:

Gianni Agnelli aveva 10 anni, Boniperti soltanto 3, Maradona sarebbe nato 29 anni dopo e Platini 24. 

La TV sarebbe arrivata 3 anni dopo, con i primi programmi realizzati proprio a Torino.

La II GM sarebbe scoppiata circa 8 anni dopo (1939, invasione della Polonia da parte dei nazisti) e l'Italia era nel vivo del 10° anno del regime dittatoriale fascita e contava 41 milioni di abitanti.

Le FIAT Balilla e Topolino dovevano ancora essere ideate e prodotte (1932 e 1936).

Se volete scoprire cosa accadde nel 1931 in giro per il mondo, andate nel sito di Tuttosport.

giovedì, maggio 04, 2023

La figuraccia di Diletta

Nel prepartita di Udinese - Napoli si è parlato anche di passato.

Il passato, ad esempio, di Luciano Spalletti, il quale nel 2005 portò i friulani in Champions l'Udinese (preliminari).

Secondo la conduttrice Diletta Leotta, sarebbero passati quasi 30 anni.

Peccato che siano passati 18 anni!