L'Arsenal, da un po' di tempo gioca fra alti e bassi, non poteva non disfarsi, almeno momentaneamente di un calciatore ultimamente discontinuo e che dovrebbe invece giocare ad alti livelli con continuità.
Stiamo parlando di Arshavin, messosi in luce ad Euro 2008, comprato nel 2009 per 13 milioni di Euro e ora dato in prestito allo Zenit di Spalletti. Speriamo rinasca!
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sabato, febbraio 25, 2012
La rovente panchina nerazzurra
Durante una conferenza stampa, l'attuale allenatore dell'Inter, Claudio Ranieri, s'è detto sicuro di restare alla guida della squadra nerazzurra, nonostante il succedersi di ben 4 allenatori in 1 anno e mezzo.
Normale, da parte sua, professare ottimismo, ma la storia recente della squadra presieduta da Massimo Moratti è caratterizzata, oltre che da faraonici acquisti e stipendi per dei nuovi calciatori (ora si è un po' calmato, ma i bidoni continuano ad arrivare: Castaignos, Zarate, Jonathan, un Forlan che non è più lui, ecc.), da un irrefrenabile ricerca dell'allenatore che sappia posizionare perfettamente in campo i vari campioni, veri o presunti che siano.
Quest'anno, oltre a Forlan che ha avuto problemi fisici, è stato Sneijder a non trovare una giusta posizione e anche per questo si parla di un addio di Ranieri, i cui schemi non combaciano coi desideri e le caratteristiche del fantastista olandese.
Dicevamo del nervoso avvicendarsi di molti allenatori, vediamo le annate più burrascose.
1995/96, primo anno morattiano: 3 allenatori (Ottavio Bianchi, Luis Suarez e Roy Hodgson, quello famoso per aver mandato via Roberto Carlos);
1998/99: 4 allenatori (Luigi Simoni, Mircea Lucescu, Luciano Castellini - già mister nel 1996/97 - e nuovamente Roy Hodgson);
2003/2004: 3 allenatori (Hector Cuper, Corrado Verdelli, Alberto Zaccheroni);
2010/2011 e 2011/2012: 4 allenatori (Rafael Benitez, Leonardo, Gian Piero Gasperini, Claudio Ranieri - in bilico! -)
Come potete notare, è difficile che un allenatore possa lavorare con serenità in questa società. Moratti sembra il fratello di Zamparini!
Dal 2004 al 2010 le acque s'erano calmate grazie a Mancini e a Mourinho, ma perchè erano e sono dei fuoriclasse, persone e personaggi che sanno farsi benvolere o rispettare davvero da tutta la squadra.
Normale, da parte sua, professare ottimismo, ma la storia recente della squadra presieduta da Massimo Moratti è caratterizzata, oltre che da faraonici acquisti e stipendi per dei nuovi calciatori (ora si è un po' calmato, ma i bidoni continuano ad arrivare: Castaignos, Zarate, Jonathan, un Forlan che non è più lui, ecc.), da un irrefrenabile ricerca dell'allenatore che sappia posizionare perfettamente in campo i vari campioni, veri o presunti che siano.
Quest'anno, oltre a Forlan che ha avuto problemi fisici, è stato Sneijder a non trovare una giusta posizione e anche per questo si parla di un addio di Ranieri, i cui schemi non combaciano coi desideri e le caratteristiche del fantastista olandese.
Dicevamo del nervoso avvicendarsi di molti allenatori, vediamo le annate più burrascose.
1995/96, primo anno morattiano: 3 allenatori (Ottavio Bianchi, Luis Suarez e Roy Hodgson, quello famoso per aver mandato via Roberto Carlos);
1998/99: 4 allenatori (Luigi Simoni, Mircea Lucescu, Luciano Castellini - già mister nel 1996/97 - e nuovamente Roy Hodgson);
2003/2004: 3 allenatori (Hector Cuper, Corrado Verdelli, Alberto Zaccheroni);
2010/2011 e 2011/2012: 4 allenatori (Rafael Benitez, Leonardo, Gian Piero Gasperini, Claudio Ranieri - in bilico! -)
Come potete notare, è difficile che un allenatore possa lavorare con serenità in questa società. Moratti sembra il fratello di Zamparini!
Dal 2004 al 2010 le acque s'erano calmate grazie a Mancini e a Mourinho, ma perchè erano e sono dei fuoriclasse, persone e personaggi che sanno farsi benvolere o rispettare davvero da tutta la squadra.
venerdì, febbraio 24, 2012
Musi gialli con la maglia gialla
Ieri stavo leggendo un vecchio numero del Guerin Sportivo in cui si parlava del numero esorbitante di calciatori (o presunti tali) stranieri nel campionato italiano di Serie A "piovuti dal cielo" (uh) dalla stagione '96/'97, cosa che destabilizzò il sistema, visto che molti calciatori italiani che giocavano in A dovettero scendere di categoria per trovare posto, vista la mania dell'epoca - e attuale - di ingaggiare a parametro zero un fracco di stranieri comunitari senza alcun problema (ma non c'era e non c'è alcun problema neanche con gli extracomunitari: se infatti provengono dal Sud-America, è facile trovare qualche lontano parente europeo o, se proprio non si trova niente di meglio, falsificare i passaporti come fecero gli onesti dell'Inter..).
Negli stessi istanti stavo pensando al Parma "guidato" da Giovinco, piccolo fantasista nato a Torino e cresciuto nella Juventus che Ghirardi, il presidente del Parma, vorrebbe tenersi a vita.
Cosa pensavo precisamente? Che sicuramente questa società punta sugli italiani, meglio se giovano, pescandoli da qualche Primavera. Invece no, Primavera sì, forse, ma meglio se cinese.
Il motivo? Il calcio cinese è in espansione - ad esempio è stato recentemente ingaggiato Nicolas Anelka - ed entrarci fin dall'inizio del boom è una buona tattica di marketing. Non c'è altro motivo che i soldi che si prevedono di incassare o di risparmiare, ad esempio facendo arrivare calciatori promettenti, il cui ingaggio sarà sostenuto da imprese private cinesi che avranno in cambio uno spazio per pubblicizzarsi.
E i nostri calciatori devono espatriare andando in Polonia, Grecia, Romania, ecc.
Negli stessi istanti stavo pensando al Parma "guidato" da Giovinco, piccolo fantasista nato a Torino e cresciuto nella Juventus che Ghirardi, il presidente del Parma, vorrebbe tenersi a vita.
Cosa pensavo precisamente? Che sicuramente questa società punta sugli italiani, meglio se giovano, pescandoli da qualche Primavera. Invece no, Primavera sì, forse, ma meglio se cinese.
Il motivo? Il calcio cinese è in espansione - ad esempio è stato recentemente ingaggiato Nicolas Anelka - ed entrarci fin dall'inizio del boom è una buona tattica di marketing. Non c'è altro motivo che i soldi che si prevedono di incassare o di risparmiare, ad esempio facendo arrivare calciatori promettenti, il cui ingaggio sarà sostenuto da imprese private cinesi che avranno in cambio uno spazio per pubblicizzarsi.
E i nostri calciatori devono espatriare andando in Polonia, Grecia, Romania, ecc.
Oggi si conoscerà il futuro di Reja e della Lazio
Dimissioni irrevocabili o no?
Addio dettato soltanto dal mercato fallimentare?
Sono vari i punti interrogativi sul destino di Edy Reja, (ex?) allenatore della Lazio che sta discutendo con Lotito del futuro suo e della società, all'interno della quale sembra non trovarsi molto bene con Igli Tare.
Ieri sera, intanto, la Lazio ha di nuovo perso contro l'Atletico Madrid
Addio dettato soltanto dal mercato fallimentare?
Sono vari i punti interrogativi sul destino di Edy Reja, (ex?) allenatore della Lazio che sta discutendo con Lotito del futuro suo e della società, all'interno della quale sembra non trovarsi molto bene con Igli Tare.
Ieri sera, intanto, la Lazio ha di nuovo perso contro l'Atletico Madrid
mercoledì, febbraio 22, 2012
Guardiola e il doping. Per la precisione.
In una sua recente dichiarazione, Guardiola, il tecnico del Barcellona, ha elogiato Zeman per il suo gioco e per le sue denunce sul doping nel calcio.
Lo potete sentire e vedere qui (Tuttosport).
Un lettore/commentatore denuncia però il fatto che Guardiola avrebbe subito una condanna proprio per doping quando giocava in Italia nel Brescia di Baggio.
Falso, fu assolto (Spysport).
Lo potete sentire e vedere qui (Tuttosport).
Un lettore/commentatore denuncia però il fatto che Guardiola avrebbe subito una condanna proprio per doping quando giocava in Italia nel Brescia di Baggio.
Falso, fu assolto (Spysport).
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