Come sicuramente noterete, nessuno ha osato prendere la maglia n.10, troppo fresco l'addio del capitano Alessandro Del Piero, troppo pesante la sua ombra. Portare il suo numero aumenta l'attenzione e la pressione, non tanto da parte della stampa, quanto dei tifosi che col nuovo stadio, sono a 5 metri dai giocatori sul campo.
I numeri:
1 Buffon 2 Lucio 3 Chiellini 4 Caceres 5 Masi 6 Pogba 7 Pepe 8 Marchisio 9 Vucinic 11 De Ceglie 12 Giovinco 13 Leali 15 Barzagli 16 Ziegler 18 Boakye 19 Bonucci 20 Padoin 21 Pirlo 22 Asamoah 23 Vidal 24 Giaccherini 26 Lichtsteiner 27 Quagliarella 30 Storari 32 Matri 33 Isla 39 Marrone
Lucio prende il 2 che fu di Motta, ora al Bologna; Masi il 5 di Pazienza che verrà girato in prestito da qualche parte, se n'era interessato il Torino; Pogba il 6 del desaparecido Grosso; Vucinic il 9 di un altro scomparso: Iaquinta; Giovinco opta per un 12 usato da nessuno la scorsa stagione, scelta estrosa degna di un fantasista; Leali il 13 che fu di Manninger; Ziegler, quest'anno munito di numero, sembra poter rimanere; Boakye, che sembrava destinato a tornare in prestito al Sassuolo, prende la maglia di Quagliarella, il quale a sua volta prende quella dell'ex Krasic; Padoin il numero di Toni; Asamoah il 22 di Vidal, che scende di un numero e prende il 23 che fu di Borriello; Marroni, non si sa come mai, lascia il 34 e opta per un numero maggiore, il 39.
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giovedì, agosto 09, 2012
venerdì, giugno 08, 2012
Il mercato catalano favorisce la Juventus
Grande novità: sia la Juventus che il Barcellona, sono alla ricerca di un esterno sinistro.
Se i catalani riusciranno a portare a casa loro il formidabile Gareth Bale dal Tottenham (una dispendiosa azione di mercato fuori dalla portata delle casse juventine), la Juventus potrebbe acquistare ad un prezzo nettamente inferiore, l'esterno del Barcellona, ed ex Siviglia (proprio come Caceres) Adriano.
Si parla di 12 milioni di euro, ma l'offerta sarà di qualche milione in meno.
Se i catalani riusciranno a portare a casa loro il formidabile Gareth Bale dal Tottenham (una dispendiosa azione di mercato fuori dalla portata delle casse juventine), la Juventus potrebbe acquistare ad un prezzo nettamente inferiore, l'esterno del Barcellona, ed ex Siviglia (proprio come Caceres) Adriano.
Si parla di 12 milioni di euro, ma l'offerta sarà di qualche milione in meno.
Gli occhi della Fiorentina su due attaccanti italiani
La Fiorentina, con il ds Pradè (ex Roma), sta cercando di capire la fattibilità degli acquisti di Alessandro Matri e Marco Borriello.
I due "tronisti" hanno un futuro bianconero incerto, sicuramente più il secondo del primo, visto che ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2012, mentre Matri potrebbe optare per una partenza nel caso a Torino arrivasse un top player per l'attacco, ad esempio Van Persie, visto che già nella passata stagione 2011/12, il suo minutaggio è stato abbastanza scarso.
I due "tronisti" hanno un futuro bianconero incerto, sicuramente più il secondo del primo, visto che ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2012, mentre Matri potrebbe optare per una partenza nel caso a Torino arrivasse un top player per l'attacco, ad esempio Van Persie, visto che già nella passata stagione 2011/12, il suo minutaggio è stato abbastanza scarso.
Van Persie: parla il padre
Il padre di Robin, Bob, parla con asprezza del futuro del n.10 dell'Arsenal, affermando che al Barcellona non ci andrà perchè di punta hanno già Messi, al Real Madrid neppure perchè è un insieme di stelle e non un gruppo, ma neanche al Manchester City perchè, anche se allestito per vincere, il figlio non vuole giocare per un'altra squadra inglese, dopo 8 anni passati a Londra.
Vuoi vedere che forse la trattativa con la Juventus sta per andare in porto? Anche perchè nel club torinese potrebbe essere l'unica vera stella mondiale, escluso Pirlo, a cui sarebbe affidata la maglia numero 10.
Vuoi vedere che forse la trattativa con la Juventus sta per andare in porto? Anche perchè nel club torinese potrebbe essere l'unica vera stella mondiale, escluso Pirlo, a cui sarebbe affidata la maglia numero 10.
lunedì, maggio 14, 2012
Quanta commozione ieri!
Ultima partita in campionato e penultima in generale per Del Piero con la maglia della Juventus, la sua unica squadra nel mondo professionistico del pallone!
704 partite e 289 gol, in attesa dell'ultima partita contro il Napoli per la finale di Coppa Italia.
Partito titolare contro l'Atalanta, ha segnato con un bel tiro preciso e a girare da fuori area (solita linguaccia e calca dei compagni di squadra che l'hanno letteralmente sommerso), per poi uscire all'11° del secondo tempo con lo stadio che s'è alzato in piedi e con i giocatori che si sono fermati per ammirare il saluto tribatuto a lui da tutti i tifosi e per salutarlo a loro volta. Poi, una volta uscito, mentre la partita è ripresa, eccolo compiere il giro del campo salutando tribune e curve, ricevendo tantissime sciarpe che ha prontamente raccolto.
Lettera di Del Piero del 30 giugno:
A Milano, invece, gli addii non si contano: Gattuso, Inzaghi, Nesta, Zambrotta, Van Bommel.
Tutti sono scoppiati a piangere perchè è terminato un ciclo, perchè quel gruppo si sfalda completamente, perchè anche se continueranno a giocare, dovranno calarsi in una nuova realtà dove magari finiranno per essere dei rincalzi di lusso. Seedorf, indeciso fino all'ultimo, ha poi annunciato di voler continuare a giocare.
704 partite e 289 gol, in attesa dell'ultima partita contro il Napoli per la finale di Coppa Italia.
Partito titolare contro l'Atalanta, ha segnato con un bel tiro preciso e a girare da fuori area (solita linguaccia e calca dei compagni di squadra che l'hanno letteralmente sommerso), per poi uscire all'11° del secondo tempo con lo stadio che s'è alzato in piedi e con i giocatori che si sono fermati per ammirare il saluto tribatuto a lui da tutti i tifosi e per salutarlo a loro volta. Poi, una volta uscito, mentre la partita è ripresa, eccolo compiere il giro del campo salutando tribune e curve, ricevendo tantissime sciarpe che ha prontamente raccolto.
Lettera di Del Piero del 30 giugno:
"Finisce qui, il mio contratto con la Juventus scade oggi.
Non
è una notizia, ma sapere che è “ufficiale” fa comunque effetto. Per me
non è un momento triste, non c’è rimpianto né nostalgia. Non più. Perché
in questi giorni ho avuto modo di ripensare a tutto quello che è
successo nella mia ultima stagione in bianconero, poi di lì tornare
indietro, e rivivere il più bel sogno che avrei potuto sognare.
Tutti
i ricordi, tutte le gioie, tutti i trionfi e – per dirla tutta – anche
qualche recente amarezza… oggi tutte queste immagini mi passano davanti e
a un certo punto si appannano e si dissolvono in quell’abbraccio
meraviglioso della mia ultima partita a Torino. Quella è la fotografia
che racchiude tutto, l’istantanea che voglio portare sempre con me,
quella che dal 13 maggio mi si è stampata nel cuore. Incancellabile.
Qualche
tempo fa, prima di partire per le vacanze, ho svuotato il mio
armadietto a Vinovo e, uscendo dal campo d’allenamento, mi sono fermato
là dove per molti mesi mi avete aspettato voi per un una foto, un
autografo, un saluto… sotto la neve, il gelo, la pioggia, il sole che
picchia. Ma questa volta sono io a salutarvi e a ringraziarvi, come voi
avete fatto con me.
I giocatori passano, la
Juventus rimane. Rimangono i miei compagni, ai quali auguro il meglio:
tiferò sempre per loro. Rimanete soprattutto voi tifosi, che siete la
Juventus. Rimane quella maglia che ho amato e amerò sempre, che ho
desiderato e rispettato, senza alcuna deroga, senza sconti. Sono felice
che altri dopo di me possano indossarla, anche e soprattutto la “10” che
da quando esistono i nomi sulle maglie bianconere, ha sempre portato il
mio. Sono felice per chi la indosserà l’anno prossimo, sono felice che
da qualche parte – in Italia e nel mondo – qualcuno sta sognando di
indossarla. E sarei orgoglioso che volesse ripercorrere la mia storia,
come io ho fatto con altri campioni, altri esempi, altre leggende.
Da domani non sarò più un giocatore della Juventus, ma rimarrò per sempre uno di voi.
Adesso comincia un’altra avventura. E io sono carico come 19 estati fa.
Arrivederci, ragazzi. Grazie di tutto."
A Milano, invece, gli addii non si contano: Gattuso, Inzaghi, Nesta, Zambrotta, Van Bommel.
Tutti sono scoppiati a piangere perchè è terminato un ciclo, perchè quel gruppo si sfalda completamente, perchè anche se continueranno a giocare, dovranno calarsi in una nuova realtà dove magari finiranno per essere dei rincalzi di lusso. Seedorf, indeciso fino all'ultimo, ha poi annunciato di voler continuare a giocare.
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