Siamo nella fase calda del calciomercato: Ibrahimovic è vicinissimo al Paris Saint-Germain.
Negli scorsi giorni Raiola e Galliani hanno discusso per ore e tutto fa pensare a riguardo proprio del trasferimento dello svedese. Poi il procuratore sembra essere volato in Svezia per mostrare ad Ibra l'offerta dei francesi, anzi, degli sceicchi.
Ora Raiola, che sta girando l'Europa, è nella sede del PSG per rifinire i dettagli con Leonardo del PSG.
Non ci si deve lamentare se in Italia, prima, quando si avevano grandi disponibilità economiche, si facevano grandi offerte a club e giocatori, mentre ora sono altri i presidenti che possono permettersi ciò. Non è che prima c'era un senso di giustezza, ma si spendeva e spandeva a mani basse. Purtroppo i tempi in cui le squadre allevavano nei propri vivai i campioni del futuro sono finiti da decenni e ora al posto degli Agnelli e Berlusconi, ci sono imprenditori ancora più ricchi come statunitensi o kuwaitiani che giocano al fantacalcio per creare dei dream-team mondiali.
Il sogno di chi ama il vero calcio, però, è quello di tifare per una squadra che inglobi non solo stelle attirate dai milioni di euro, ma anche giocatori del luogo che, allenamento dopo allenamento, diventano delle star, che è un po' ciò che da anni fa il Barcellona, nonostante anche molti acquisti milionari (A.Sanchez, Fabregas, ecc.).
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