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giovedì, febbraio 22, 2018

Un ginocchio manda fuori dall'Europa l'Atalanta!

Clamoroso! Negli ultimi minuti della sfida tra Atalanta - Borussia Dortmund, quando la Dea stava pregustando uno storico passaggio del turno in Europa League 2017/2018, ecco che un pallone abbastanza innocuo, respinto male da Berisha, complice la pioggia incessante, finisce su un suo ginocchio e viene regalato agli ospiti..

Così l'Atalanta impara a sprecare occasione, a non fare giocare neanche una delle due punte (Petagna e Cornelius entrati agli sgoccioli) e anche a perdere tempo facendo la furba.

mercoledì, febbraio 21, 2018

Belgio e Olanda: i calciatori cresciuti di valore (2017/2018)

Vediamo alcuni giocatori che negli ultimi mesi hanno visto un rialzo notevole del loro valore economico.

BELGIO JUPILER LEAGUE

CLUB BRUGES
Emmanuel Denis, attaccante nigeriano del 1997, da 1.2 milione a 6 milioni

CHARLEROI
Cristian Benavente, trequartista peruviano del 1994, da 600 mila a 3 milioni
Kaveh Rezaei, attaccante iraniano del 1992, da 1 milione a 3 milioni

ANDERLECHT
Pieter Gerkens, centrocampista del 1995, da 1.2 milione a 3 milioni
Leander Dendoncker, mediano del 1995, da 15 a 18 milioni
Henry Onyekuru, ala sinistra nigeriana del 1997, da 7 a 10 milioni

GENK
Joseph Aidoo, difensore ghanese del 1995, da 500 mila a 2 milioni
Sander Berge, mediano norvegese del 1998, da 3.5 a 9 milioni.

STANDARD LIEGI
Christian Luyindama, difensore congolese del 1994, da 500 mila a 3 milioni

PAESI BASSI EREDIVISIE

PSV EINDHOVEN
Marco van Ginkel, centrocampista del 1992, da 7.5 a 10 milioni
Hirving Lozano, ala sinistra messicana del 1995, da 10 a 22 milioni
Steven Bergwijn, ala sinistra del 1997, da 2.5 a 5 milioni
Maximiliano Romero, attaccante argentino del 1999, da 4 a 7.5 milioni

AJAX
André Onana, portiere camerunense del 1996, da 8 a 12 milioni
Matthijs de Ligt, difensore del 1999, da 5 a 16 milioni
Maximilian Wober, difensore austriaco del 1998, da 700 mila a 7 milioni
Donny van de Beek, centrocampista del 1997, da 4 a 9 milioni
Frenkie de Jong, centrocampista del 1997, da 2 a 7 milioni
Hakin Ziyech, trequartista marocchino del 1993, da 15 a 20 milioni
Justin Kluivert, ala sinistra del 1999, da 3 a 7.5 milioni
David Neres, ala destra brasiliana del 1997, da 7 a 15 milioni

FEYENOORD
Jeremiah St. Just, difensore del 1996, da 3.5 a 5.5 milioni
Sofyan Amrabat, centrocampista marocchino del 1996, da 3 a 5 milioni
Steven Berghuis, ala destra del 1991, da 5.5 a 9 milioni
Nicolai Jorgensen, attaccante danese del 1991, da 2.5 (luglio 2016) a 15 milioni

AZ ALKMAAR
Fredrik Midtsjo, mediano norvegese del 1993, da 2.25 a 3.5 milioni
Guus Til, trequartista del 1997, da 500 mila a 3 milioni
Alireza Jahanbakhsh, ala destra iraniana del 1993, da 5.5 a 8 milioni
Wout Weghorst, attaccante del 1992, da 2.75 a 4.5 milioni

UTRECHT
Zakaria Labyad, trequartista marocchino del 1993, da 1.75 a 5 milioni

PEC ZWOLLE
Kingsley Ehizibue, terzino destro del 1995, da 750 mila a 2 milioni
Ryan Thomas, centrocampista australiano del 1994, da 1.25 a 3 milioni
Mustafa Saymak, trequartista del 1993, da 900 a 2 milioni
Youness Mokhtar, ala sinistra marocchina del 1992, da 1.2 a 2.5 milioni

HEERENVEEN
Kik Pierie, difensore del 2000, da 250 mila a 2 milioni
Denzel Dumfries, terzino destro del 1996, da 1 a 2.5 milioni
Michel Vlap, centrocampista del 1997, da 300 mila a 1.5 milione
Martin Odegaard, trequartista norvegese del 1998, da 1.5 a 3.5 milioni

mercoledì, febbraio 14, 2018

Real - PSG 3-1, arbitraggio indegno

Probabilmente il Real Madrid ha meritato la vittoria interna contro il PSG per 3-1, ma l'arbitro, ITALIANO, non è stato guarda caso degno dello scenario della Champions League.

Non ho visto la partita nella sua interezza, ma alcune cose sì, eccole:

rigore inesistente a favore del Real
rigore non concesso al PSG
fuorigioco di Mbappé che non c'era.

Ronaldo ha siglato una doppietta ma ha sbagliato totalmente due punizioni, un tiro di sinistro (tiraccio) e uno di destro (un peto, praticamente). Il primo gol è arrivato su rigore (tirato benissimo, bisogna ammetterlo), il secondo da vero uomo fortunato: rimpallo e gol di ginocchio.

martedì, febbraio 13, 2018

Juventus provinciale contro il Tottenham

A causa del pareggio casalingo per 2-2 col Tottenham, la Juventus rischia seriamente di non passare il turno. Purtroppo i precedenti con le inglesi non sorridono affatto ai bianconeri, ma soprattutto è la tattica di Allegri a lasciare perplessi i tifosi e i commentatori.

La Juventus, questa sera, si è dimostrata provinciale perché, dopo i 2 gol arrivati in fretta e furia, anziché spingere sull'acceleratore o comunque cercare di tenere alto il baricentro, ha pensato più che altro a difendersi, cosa impossibile da fare bene quando gli avversari sono degli ottimi palleggiatori. Questo Tottenham è verametne forte!

Non è possibile avere in squadra giocatori come Bernardeschi e Douglas Costa per poi vederli solamente 2 volte a testa compiere azioni offensive degne di nota. Allegri si è dimostrato per l'ennesima volta un difensivista, ma se lo sei, per vincere, devi chiamarti Mourinho.

Su Higuain, comunque, non si può dire nulla di negativo: ha segnato 2 gol, ha sempre corso e lottato, ha sfiorato il terzo gol (ma tirando di sinistro, quando lui è destro) ed ha sbagliato 1 rigore. Se un giocatore fa 2 gol e la sua squadra non sa nè difendere nè attaccare per continuare a vincere, la colpa deve ricadere solo su di lui? Non penso proprio! Lui ha fatto quello che ha potuto e segnare 2 gol contro questo Tottenham non è certo da tutti.

domenica, febbraio 11, 2018

La grande classe umana di Roberto Baggio e la freddezza di Bernardeschi


 In un articolo comparso ieri su Calciomercato.com (sito che prendo spesso di mira per certe cavolate che spuntano fuori come funghi..), ho letto quanto segui: "Baggio impari da Bernardeschi", come se Baggio giocasse ancora (ma magari!) e come se dovesse/avesse dovuto imparare qualcosa da qualcuno (ah ah ah, al massimo da Messi!).

Perché questa frase, questo titolo?
Perché, secondo l'autore, chi cambia casacca, deve esultare sempre e comunque.

Io non credo sia per forza così, così come non credo che il comportamento di Baggio sia migliore o peggiore rispetto a quello di Bernardeschi. Ognuno fa quello che si sente di fare.

Se devo essere sincero preferisco la classe umana di Baggio perché, pur non essendo cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, ha continuato a portare nel cuore la maglia e il colore viola sia per 5 lunghi anni trascorsi insieme, sia perché la Fiorentina lo ha tenuto con sé e lo ha curato quando si era rotto un ginocchio a 18 anni.

Bernardeschi, invece, pur essendo praticamente cresciuto nella Viola, ci è stato 14 anni, ha cambiato maglia di sua iniziativa e appena ha segnato contro, ha esultato come se non fosse mai stato un ex.

Se qualcuno avesse lanciato una sciarpa della Fiorentina a Bernardeschi, sono sicuro che non l'avrebbe raccolta né degnata di uno sguardo..