Una ragazza in provincia di Torino, ad appena 22 anni, è morta mentre si stava allenando in una palestra priva di condizionatore.
Una persona giovane, allenata e in salute può morire per il caldo a causa di un allenamento al chiuso?
Certo che sì. Ad uccidere non c'è soltanto il sole con le sue temperature elevate all'esterno, ma anche il caldo che penetra negli ambienti chiusi privi di aria che circola e allieva le sofferenze.
Ho letto, tanto per cambiare, un commento assurdo che recita quanto segue:
"Ma cosa c'entra il condizionatore? Aumentiamo il più possibile le FOBIE INUTILI delle persone, giusto? Pochi anni fa il condizionatore non esisteva da nessuna parte, adesso non si vive senza? Ma dai. Adesso diamo la colpa al fatto che non era climatizzata la palestra? Coraggio"
In un suo 2° commento, il tipo specifica che 20 anni fa non c'erano i condizionatori. Coooosa? Nel 2005 non c'erano o ce n'erano pochissimi? Mah, questa mi è nuova. Potrei capirei nel 1995... Ma un tempo le temperature raggiungevano questi picchi solo in certe estati e solo in certi giorni di fine luglio.
Commento delirante, in quanto è risaputo che il caldo può uccidere.
Io in bici in salita sotto il sole estivo non ho mai avuto problemi, ma è anche vero che 1) sono all'aria aperta; 2) non sono mai uscito con più di 30° e in collina ci sono tantissime strade all'ombra.
In un ambiente caldo, con chissà quanti gradi al chiuso in quella palestra (oggi pomeriggio a Torino c'erano 35° max), l'evaporazione del sudore è ridotta, rendendo ardua la dispersione del calore prodotto dall'attività fisica.
E, ricordiamo questa ovvietà, bastano 30° circa per sentirsi accaldati, figurarsi con 35° (poi quanti gradi ci fossero in quella palestra non lo so, forse lo accerteranno gli inquirenti).
E cosa succede al corpo quando deve per forza raffreddarsi?
Succede che il cuore pompa più sangue verso la pelle, ma questo lavoro del cuore aumenta lo sforzo sul sistema cardiovascolare che, appunto, è già stressato per via dell'allenamento.
Non solo, infatti, come tutti già sapranno benissimo, il corpo si disidrata in poco tempo e questo è un fatto problematico ed estremamente rischioso per ogni persona, sia per chi è allenato che per chi no, sia per chi ha 20 anni che per chi ne ha 80.
Con questo post non voglio certo accusare il titolare della palestra o i personal trainer, spetterà a qualcun'altro stabilire se hanno delle colpe o meno, ma voglio dirvi che sì, anche se siete giovani e muscolosi, rischiate di MORIRE se vi affaticate nei giorni più caldi dell'anno, anche se non siete sotto il sole.
Resta comunque il fatto che c'è il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro che stabilisce che il datore di lavoro deve valutare il RISCHIO MICROCLIMATICO (temperatura, umidità, ventilazione) per i lavoratori, quindi in una palestra per gli istruttori, ecc.
Quindi è, tra virgolette, normale che una ragazza giovane e allenata muoia in una palestra senza condizionatore? Certo che sì, purtroppo. Col condizionatore non le sarebbe successo alcunché? Penso proprio di sì, penso che si sarebbe allenata senza problemi.
Cosa fare se proprio volete o dovete allenarvi?
Facile: vi allenate soltanto al mattino, state vicino ad un ventilatore, tenete le porte aperte, valutando ovviamente la quantità di corrente, bevete sia prima l'allenamento che durante. Cosa? Acqua e bevande isotoniche (elettroliti, carboidrati), anche fatte in casa (acqua + limone + miele), integratori di sali minerali, succhi di frutta.
Appena sentite crampi, dolori, colpi di calore, abbassamento della pressione sanguigna, ecc., smettete.
Io, sapete che faccio in questi giorni? Sto completamente fermo! Ovviamente cammino perché devo andare in giro, ma non corro nè faccio altro neanche al mattino. L'unico sport che si potrebbe fare in città penso sia il nuoto, ma io ho da poco terminato l'abbonamento stagionale di 9 mesi, e non mi va di farne uno estivo con le piscine strapiene eheh
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