La corsa scudetto è una maratona, non bisogna farsi influenzare da alcuni risultati negativi, perché anche all'interno di una corsa ci sono alti e bassi, non c'è sempre una grande continuità senza alcun problema, e risultati inaspettati capitano a tutti.
Se andiamo a vedere i risultati di quest'ultima Serie A, notiamo, per il Napoli, un periodo di flessione in inverno, ma se uno è consapevole che non si può essere perfetti e non si può sempre per forza ottenere il massimo, e che anche gli avversari non lo otterranno sempre, ecco che è possibile concentrarsi nelle successive partite per poi finalmente tornare ai 3 punti.
Dicevo, la flessione degli azzurri è arrivata in inverno, per la precisione, a febbraio, dopo una striscia positiva di ben 7 vittorie di fila (dal 14 dicembre 2024 al 25 gennaio 2025), favorite sia dal calendario aka avversarie abbordabile, ma anche, nelle ultime 2 partite di riferimento, a grandi prestazioni contro Atalanta fuori casa e Juventus al Maradona.
Subito dopo, però, ecco ben 6 pareggi, 1 sconfitta e 2 sole vittorie:
clamorosi i pareggi con l'Udinese in casa e col Venezia in trasferta, per non parlare della sconfitta a Como per 2-1!
Momenti difficili e oserei dire anche imbarazzanti per una squadra che aveva un solo obiettivo poiché fuori da qualsiasi coppa.
Ma la squadra di Conte ce l'ha fatta, perché la diretta avversaria, ovvero l'Inter, essendo impegnata in CL, così come nella Supercoppa It., a febbraio perse contro Fiorentina e Juventus (senza segnare!), pareggiando prima con Bologna e Milan, e poi il 1° marzo proprio contro il Napoli.
Insomma, per vincere bisogna sopportare i momenti giù, capendo dove agire per raddrizzare il tiro, ma anche avere avversari non perfetti per i più disparati motivi.
Forse se il Napoli avesse avuto l'impegno europeo, non ce l'avrebbe fatta, proprio come l'Inter non ce l'ha fatta, per un soffio, perché con testa e gambe anche ben piantate in Europa.
E senza McTominay il Napoli avrebbe festeggiare lo stesso? Ne dubito! Le squadre devono avere un grande carattere, ma senza i giocatori decisivi non si va da nessuna parte.
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